Art. 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
Art. 243. Registro di esposizione e cartelle sanitarie
1. I lavoratori di cui all’articolo 242 sono iscritti in un registro nel quale è riportata, per ciascuno di essi, l’attività svolta, l’agente cancerogeno o mutageno utilizzato e, ove noto, il valore dell’esposizione a tale agente. Detto registro è istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente. Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro.
2. Il medico competente, per ciascuno dei lavoratori di cui all’articolo 242, provvede ad istituire e aggiornare una cartella sanitaria e di rischio secondo quanto previsto dall’articolo 25, comma 1, lettera c).
3. Il datore di lavoro comunica ai lavoratori interessati, su richiesta, le relative annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e, tramite il medico competente, i dati della cartella sanitaria e di rischio.
4. In caso di cessazione del rapporto di lavoro, il datore di lavoro invia all’INAIL, per il tramite del medico competente, la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e, secondo le previsioni dell’articolo 25 del presente decreto, ne consegna copia al lavoratore stesso.
5. In caso di cessazione di attività dell’azienda, il datore di lavoro consegna il registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio all’INAIL.
6. Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dall’INAIL fino a quarant’anni dalla cessazione di ogni attività che espone ad agenti cancerogeni o mutageni.
7. I registri di esposizione, le annotazioni individuali e le cartelle sanitarie e di rischio sono custoditi e trasmessi con salvaguardia del segreto professionale e del trattamento dei dati personali e nel rispetto del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, e successive modificazioni.
8. Il datore di lavoro, in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni, oltre a quanto previsto ai commi
da 1 a 7:
a)consegna copia del registro di cui al comma 1 all’INAIL ed all’organo di vigilanza competente per territorio, e comunica loro ogni tre anni, e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta, le variazioni
intervenute;
b)consegna, a richiesta, all’Istituto superiore di sanità copia del registro di cui al comma 1;
c) in caso di cessazione di attività dell’azienda, consegna copia del registro di cui al comma 1 all’organo di vigilanza competente per territorio;
d) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato attività con esposizione ad agenti cancerogeni, il datore di lavoro chiede all’INAIL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1, nonché copia della cartella sanitaria e di rischio, qualora il lavoratore non ne sia in p ossesso ai sensi del comma 4.
9. I modelli e le modalità di tenuta del registro e delle cartelle sanitarie e di rischio sono determinati dal decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali 12 luglio 2007, n. 155, ed aggiornati con decreto dello stesso Ministro, adottato di concerto146 con il Ministro per le riforme e le innovazione nella pubblica amministrazione, sentita la Commissione consultiva permanente.
10. L’INAIL trasmette annualmente al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali dati di sintesi relativi al contenuto dei registri di cui al comma 1 ed a richiesta li rende disponibili alle regioni.
L'articolo 243 del Decreto Legislativo 81/2008 disciplina l'obbligo di tenuta e gestione del registro di esposizione e delle cartelle sanitarie per i lavoratori esposti ad agenti cancerogeni o mutageni. Stabilisce le modalità di istituzione, aggiornamento e conservazione di questi documenti, nonché gli obblighi di comunicazione da parte del datore di lavoro e le responsabilità dell'INAIL.Di Seguito Un Riassunto Tecnico-Giuridico Dettagliato:
Dettaglio delle Disposizioni:
Iscrizione nel registro:
I lavoratori esposti ad agenti cancerogeni o mutageni devono essere iscritti in un registro in cui sono riportati l'attività svolta, l'agente utilizzato e, ove noto, il valore dell'esposizione. Il registro è istituito e aggiornato dal datore di lavoro tramite il medico competente e deve essere accessibile al responsabile del servizio di prevenzione e ai rappresentanti per la sicurezza.
Cartella sanitaria e di rischio:
Il medico competente deve istituire e aggiornare una cartella sanitaria e di rischio per ciascun lavoratore esposto, come previsto dall'articolo 25, comma 1, lettera c). Queste cartelle contengono informazioni dettagliate sulla salute del lavoratore in relazione all'esposizione agli agenti pericolosi.
Comunicazione e accesso ai dati:
Il datore di lavoro deve fornire ai lavoratori interessati, su richiesta, le annotazioni individuali contenute nel registro e, tramite il medico competente, i dati della cartella sanitaria e di rischio. Alla cessazione del rapporto di lavoro, queste informazioni devono essere inviate all'INAIL e consegnate in copia al lavoratore.
Gestione in caso di cessazione dell'attività:
In caso di cessazione dell'attività dell'azienda, il datore di lavoro è obbligato a consegnare all'INAIL sia il registro di esposizione che le cartelle sanitarie e di rischio dei lavoratori.
Conservazione dei documenti:
I documenti devono essere conservati dal datore di lavoro fino alla risoluzione del rapporto di lavoro e dall'INAIL per almeno quarant'anni dalla cessazione di ogni attività espositiva. Questo garantisce un monitoraggio a lungo termine delle condizioni di salute dei lavoratori.
Tutela della privacy:
La custodia e la trasmissione del registro e delle cartelle sanitarie devono avvenire nel rispetto del segreto professionale e della normativa sulla protezione dei dati personali (D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 e successive modifiche).
Obblighi aggiuntivi per esposizione ad agenti cancerogeni:
In caso di esposizione ad agenti cancerogeni, il datore di lavoro ha ulteriori obblighi, tra cui consegnare copia del registro all'INAIL e all'organo di vigilanza competente, comunicare le variazioni intervenute ogni tre anni, e gestire la documentazione relativa a lavoratori precedentemente esposti.
Modelli e modalità di tenuta:
I modelli e le modalità di tenuta del registro e delle cartelle sanitarie sono definiti dal decreto ministeriale 12 luglio 2007, n. 155, e possono essere aggiornati con ulteriori decreti ministeriali.
Trasmissione dei dati all'autorità:
L'INAIL ha l'obbligo di trasmettere annualmente al Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali una sintesi dei dati contenuti nei registri e, su richiesta, renderli disponibili alle regioni.
Sintesi:
L'articolo 243 regola la gestione e la conservazione dei registri di esposizione e delle cartelle sanitarie per i lavoratori esposti ad agenti cancerogeni o mutageni. Il datore di lavoro, attraverso il medico competente, deve garantire l'istituzione, l'aggiornamento e la conservazione di questi documenti, con obblighi specifici di comunicazione e trasmissione dei dati all'INAIL e alle autorità competenti. La normativa stabilisce inoltre misure per garantire la riservatezza delle informazioni contenute in questi documenti.
indice Titolo IX Sostanze pericolose (Art. 221-265)
Capo I Protezione da agenti chimici
Art. 221 - Campo di applicazione
Art. 223 - Valutazione dei rischi
Art. 224 - Misure e principi generali per la prevenzione dei rischi
Art. 225 - Misure specifiche di protezione e di prevenzione
Art. 226 - Disposizioni in caso di incidenti o di emergenze
Art. 227 - Informazione e formazione per i lavoratori
Art. 229 - Sorveglianza sanitaria
Art. 230 - Cartelle sanitarie e di rischio
Art. 231 - Consultazione e partecipazione dei lavoratori
Art. 232 - Adeguamenti normativi
Capo II Protezione da agenti cancerogeni e mutageni
Sezione I Disposizioni generali
Art. 233 - Campo di applicazione
Sezione II Obblighi del datore di lavoro
Art. 235 - Sostituzione e riduzione
Art. 236 - Valutazione del rischio
Art. 237 - Misure tecniche, organizzative, procedurali
Art. 239 - Informazione e formazione
Art. 240 - Esposizione non prevedibile
Art. 241 - Operazioni lavorative particolari
Sezione III Sorveglianza sanitaria
Art. 242 - Accertamenti sanitari e norme preventive e protettive specifiche
Art. 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
Art. 244 - Registrazione dei tumori
Art. 245 - Adeguamenti normativi
Capo III Protezione dai rischi connessi all'esposizione all'amianto
Sezione I Disposizioni generali
Art. 246 - Campo di applicazione
Sezione II Obblighi del datore di lavoro
Art. 248 - Individuazione della presenza di amianto
Art. 249 - Valutazione del rischio
Art. 251 - Misure di prevenzione e protezione
Art. 253 - Controllo dell'esposizione
Art. 255 - Operazioni lavorative particolari
Art. 256 - Lavori di demolizione o rimozione dell'amianto
Art. 257 - Informazione dei lavoratori
Art. 258 - Formazione dei lavoratori
Art. 259 - Sorveglianza sanitaria
Art. 260 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie e di rischio
Capo IV Sanzioni
Art. 262 - Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente
Art. 263 - Sanzioni per il preposto
Art. 264 - Sanzioni per il medico competente
Art. 264 bis - Sanzioni concernenti il divieto di assunzione in luoghi esposti
Art. 265 - Sanzioni per i lavoratori
Capo I: Protezione da Agenti Chimici
Questo capo stabilisce le misure di sicurezza per proteggere i lavoratori dall'esposizione a sostanze chimiche pericolose presenti nei luoghi di lavoro. Le norme includono l'obbligo per il datore di lavoro di valutare i rischi, adottare misure preventive e protettive e garantire la formazione e informazione dei lavoratori sui pericoli associati a tali agenti.
Capo II: Protezione da Agenti Cancerogeni e Mutageni
Questo capo è diviso in tre sezioni che regolano la protezione dei lavoratori dall'esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni.
Sezione I: Disposizioni Generali
Stabilisce i criteri generali per la gestione del rischio derivante dall'esposizione a sostanze cancerogene o mutagene, inclusa la necessità di sostituire queste sostanze con alternative meno pericolose ove possibile.
Sezione II: Obblighi del Datore di Lavoro
Il datore di lavoro deve valutare i rischi, limitare l'esposizione dei lavoratori, adottare misure tecniche e organizzative specifiche, e garantire che le operazioni lavorative siano sicure. Include anche l'obbligo di tenere registri di esposizione e cartelle sanitarie.
Sezione III: Sorveglianza Sanitaria
Regola la sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti, richiedendo visite mediche periodiche e monitoraggio continuo della salute per prevenire malattie correlate all'esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni.
Capo III: Protezione dai Rischi Connessi all'Esposizione all'Amianto
Questo capo disciplina le misure specifiche per proteggere i lavoratori dall'esposizione all'amianto.
Sezione I: Disposizioni Generali
Stabilisce il campo di applicazione delle norme relative all'amianto, definendo le attività soggette a regolamentazione e i requisiti generali di sicurezza.
Sezione II: Obblighi del Datore di Lavoro
Dettaglia gli obblighi specifici del datore di lavoro in relazione alla gestione dell'amianto, inclusa la valutazione del rischio, la notifica all'autorità competente, l'adozione di misure di prevenzione e protezione e la gestione dei rifiuti contenenti amianto.
Capo IV: Sanzioni
Questo capo definisce le sanzioni per il mancato rispetto delle disposizioni del Titolo IX.
Disclaimer
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