Mappa dei rischi nei comuni italiani
Per ciascun Comune i dati sul rischio sismico, idrogeologico e vulcanico sono corredati da informazioni demografiche, abitative, territoriali e geografiche.
L'obiettivo è fornire variabili e indicatori di qualità, a livello comunale, che permettono una visione di insieme sui rischi di esposizione a terremoti, eruzioni vulcaniche, frane e alluvioni, attraverso l'integrazione di dati provenienti da varie fonti istituzionali, quali Istat, INGV, ISPRA, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Per ciascun Comune i dati sul rischio sismico, idrogeologico e vulcanico sono corredati da informazioni demografiche, abitative, territoriali e geografiche.
Rischio idrogeologico
I dati relativi a popolazione esposta a rischio alluvione e a rischio frane e quelli relativi alle rispettive superfici sono consultabili sul Rapporto ISPRA 2015 “Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio“.
Rischio sismico
La pericolosità sismica è la valutazione dello scuotimento del terreno atteso in una certa area in un certo periodo di tempo a causa di terremoti naturali.
Non essendo in grado di fare previsioni deterministiche del verificarsi di un evento (una previsione dovrebbe indicare quando, dove e quanto grande sarà un terremoto), si segue un approccio che indica la probabilità che si registrino movimenti del suolo che superano una certa soglia.
Questa valutazione si basa sulla definizione di tutte le possibili sorgenti sismogenetiche (cioè che possono generare terremoti), sull’attribuzione ad ognuna di esse di tassi (o frequenze) di accadimento di terremoti per diversi valori di magnitudo (essenzialmente sulla base di un catalogo dei terremoti storici, combinati con dati geologici e geodetici), sulla modellazione in termini probabilistici degli scuotimenti che questi terremoti possono produrre nel sito di interesse.
I dati presentati riportano per ogni comune italiano il valore di accelerazione orizzontale del suolo che si stima possa verificarsi o essere superato con una probabilità del 10% in 50 anni, valutato su suolo roccioso e pianeggiante, ed espresso come frazione dell'accelerazione di gravità (1g=0.981 cm/s2).
La stima, disponibile su zonesismiche.mi.ingv.it è stata compiuta da INGV, ed è stata recepita quale mappa di pericolosità sismica di riferimento per l'Italia con l'Ordinanza PCM 3519 del 2006.
Fonte Istat
Qual è il rischio sismico, idrogeologico e vulcanico ? Online la mappa dei rischi naturali
Due sono le modalità di consultazione: quella tramite indicatori e quella cartografica. Nel sito compaiono, infatti, le 2 sezioni:
Indicatori
Cartografia
Sezione Indicatori
Nella prima, selezionando il Comune, è possibile visualizzare oltre 140 variabili relative a:
superficie e altre caratteristiche territoriali
rischio sismico, idrogeologico (frane e alluvioni) e vulcanico
stato degli edifici a uso residenziale e delle abitazioni (tipo di materiale utilizzato per la costruzione, numero dei piani fuori terra, epoca di costruzione dei fabbricati e distribuzione delle abitazioni per tipologia di occupanti)
numero dei beni culturali presenti nel territorio comunale
indicatori demografici di contesto (quali variazione della popolazione, densità abitativa, indici di vecchiaia e di dipendenza strutturale, vulnerabilità sociale e materiale e numerose altre variabili)
Sezione Cartografica
Nella seconda, invece è possibile consultare i dati tramite un’interfaccia cartografica.
La sezione consente di produrre mappe interattive a livello comunale su oltre 20 temi informativi.
Istat espone, infine, questi dati anche tramite un’interfaccia REST.
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