verifica Attenuazione sonora e efficienza Dpi Rumore con metodo SNR
Attenuazione sonora semplificata otoprotettori in excel
L’attenuazione ottimale fornita dai dispositivi di protezione auricolare è misurata in laboratorio secondo una procedura di prova illustrata nella UNI EN 24869-1. Sulla base di tali dati vengono calcolati diversi descrittori di attenuazione, con i metodi indicati nella UNI EN ISO 4869-2
METODO SNR: esprime con un solo valore, in dB, l’attenuazione sonora semplificata (Simplified Noise Reduction) del DPI; il fabbricante ricava questo valore dai valori in banda d’ottava. L’attenuazione deve essere tale da non generare una protezione insufficiente o, viceversa, una iperprotezione; lo spettro di attenuazione dovrebbe essere scelto in funzione dello spettro del rumore da cui proteggere e delle modalità di espletamento del lavoro; nel seguito verranno illustrati i metodi per calcolare la protezione fornita dall’otoprotettore.
L’uso dei “dispositivi di protezione individuale dell’udito” è regolato in primo luogo dall’articolo 193 comma 1.a del D.Lgs. 81/08, che ne stabilisce l’obbligo di messa a disposizione per livelli di esposizione quotidiana al rumore superiori ai valori inferiori di azione (80 dB(A) di LEX e/o 135 dB(C) di LCpicco) e l’obbligo del Datore di Lavoro di esigere che i lavoratori utilizzano i dispositivi di protezione individuale per livelli superiori ai alori superiori di azione (85 dB(A) di LEX e/o 137
dB(C) di LCpicco). Oltre che essere adatti al singolo lavoratore, i DPI uditivi devono risultare adeguati alle condizioni di lavoro. Il lavoro fisico in condizioni ambientali sfavorevoli (alte temperature e/o alti tassi d’umidità e polverosità) può provocare sudorazione e irritazioni cutanee sotto le cuffie. Per ovviare a tali inconvenienti si possono utilizzare delle sottili coperture per i cuscinetti; in tal caso è necessario conoscerne le caratteristiche acustiche per calcolare la perdita di attenuazione della cuffia.
Esistono oggi in commercio cuffie studiate per ambienti termici severi caldi, come fonderie e vetrerie, dotate di cuscinetti imbottiti di glicerina che consentono di conservare una temperatura confortevole all’interno delle coppe.In alternativa si possono utilizzare gli inserti auricolari, che solitamente sono meglio tollerati dagli utilizzatori, tenendo conto della ridotta attenuazione acustica rispetto alle cuffie e della loro maggiore criticità per quanto riguarda il corretto inserimento nel meato acustico esterno, pena una ulteriore perdita di attenuazione sonora, e degli aspetti igienici. Nel caso di esposizione ripetitiva a rumori di breve durata, sono preferibili le cuffie o gli inserti auricolari con archetto, perché facili da mettere e togliere. Per quanto riguarda l’udibilità di messaggi verbali e/o di avvertimento e di allarme, regolati da una specifica norma, la UNI EN ISO 7731:2006, sono preferibili DPI con attenuazione uniforme in tutto lo spettro di frequenza. Esistono oggi in commercio cuffie elettroniche ad attenuazione controllata, con amplificazione delle frequenze del parlato (400 ÷ 3000 Hz) regolabile dall’utilizzatore e con un sistema di limitazione elettronica dei rumori impulsivi a 82 dB(A). Queste cuffie consentono quindi al lavoratore di comunicare agevolmente pur essendo in presenza di rumori dannosi per l’udito.
Mettiamo a disposizione un pratico modello editabile che permette il calcolo direttamente in excel.
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