VALUTAZIONE RISCHIO SCIVOLAMENTO IN PIANO

VALUTAZIONE RISCHIO SCIVOLAMENTO IN PIANO CON EXCEL

VALUTAZIONE RISCHIO SCIVOLAMENTO IN PIANO
EXCEL

Per valutare il rischio di scivolamento di un pavimento, è necessario considerare diversi fattori, tra cui la natura del materiale del pavimento, il suo grado di rugosità, l'eventuale presenza di rivestimenti antiscivolo, le condizioni di pulizia e manutenzione, nonché l'uso previsto dell'area in questione.
Ecco alcuni passaggi generali che possono essere utili per valutare il rischio di scivolamento di un pavimento:
1. Esame del materiale del pavimento: Determinare il tipo di materiale del pavimento (piastrelle, linoleum, legno, cemento, ecc.) e la sua superficie (liscia, ruvida, strutturata, ecc.).
2. Misurazione del coefficiente di attrito statico (SCOF): Questo è un parametro importante per valutare il rischio di scivolamento. Il coefficiente di attrito statico misura la resistenza al movimento di una superficie quando non è ancora in movimento. Un SCOF più alto indica una maggiore resistenza allo scivolamento. Questo può essere misurato utilizzando un apposito strumento chiamato tribometro.
3. Esame delle condizioni di pulizia e manutenzione: La presenza di sporco, olio, acqua o altre sostanze può influenzare significativamente il rischio di scivolamento. Un pavimento sporco o bagnato aumenta il rischio di scivolamento.
4. Considerazione dell'uso previsto: Il rischio di scivolamento può variare a seconda dell'uso previsto dell'area. Ad esempio, le aree ad alto traffico pedonale o quelle soggette a versamenti di liquidi possono richiedere misure aggiuntive per prevenire scivolamenti.
5. Valutazione delle normative locali: In alcuni luoghi, esistono normative e linee guida specifiche per la sicurezza dei pavimenti, che dovrebbero essere prese in considerazione durante la valutazione del rischio di scivolamento.
6. Valutazione delle soluzioni antiscivolo: Se il rischio di scivolamento è considerato elevato, possono essere considerate soluzioni antiscivolo come rivestimenti speciali, tappeti antiscivolo o l'applicazione di sostanze chimiche per migliorare la trazione.

Il calcolo del rischio di scivolamento di un pavimento coinvolge la valutazione di diversi fattori, tra cui il coefficiente di attrito statico (SCOF), la superficie del pavimento, le condizioni di pulizia e manutenzione e l'uso previsto dell'area. Ecco alcuni passaggi che possono essere seguiti per calcolare il rischio di scivolamento:
1. Misurazione del coefficiente di attrito statico (SCOF): Utilizzare un tribometro per misurare il coefficiente di attrito statico della superficie del pavimento. Questo parametro fornisce una valutazione della resistenza al movimento quando il pavimento è statico. Un SCOF più alto indica una maggiore resistenza allo scivolamento.
2. Esame delle condizioni di pulizia e manutenzione: Valutare le condizioni di pulizia del pavimento e assicurarsi che non ci siano accumuli di sporco, olio, acqua o altre sostanze che possano aumentare il rischio di scivolamento.
3. Valutazione della superficie del pavimento: Considerare il tipo di materiale del pavimento e la sua superficie (liscia, ruvida, strutturata, ecc.). Le superfici più lisce tendono ad avere un rischio di scivolamento maggiore rispetto a quelle più ruvide.
4. Analisi dell'uso previsto dell'area: Tenere conto dell'uso previsto dell'area per determinare il potenziale rischio di scivolamento. Ad esempio, le aree ad alto traffico pedonale o quelle soggette a versamenti di liquidi possono presentare un rischio maggiore.
5. Consultazione delle normative locali: Verificare se esistono normative o linee guida locali che specificano requisiti minimi per la sicurezza dei pavimenti e tenerle in considerazione durante la valutazione del rischio di scivolamento.
6. Applicazione di formule o modelli di valutazione: In alcuni casi, è possibile utilizzare formule o modelli specifici per calcolare il rischio di scivolamento in base ai dati raccolti durante la valutazione dei fattori sopra citati.

Il coefficiente di attrito statico (SCOF) è un parametro chiave per valutare il rischio di scivolamento di un pavimento. La misurazione del SCOF può essere utilizzata insieme ad altri parametri per calcolare un punteggio complessivo che rifletta il rischio di scivolamento. Ecco alcuni parametri e un possibile metodo per assegnare uno score:
1. Coefficienti di attrito statico (SCOF): Questo parametro è misurato utilizzando un tribometro e fornisce una valutazione della resistenza al movimento quando il pavimento è statico. SCOF più alti indicano una maggiore resistenza allo scivolamento.
2. Tipo di superficie: La natura del materiale del pavimento può influenzare il rischio di scivolamento. Le superfici più lisce tendono ad avere un rischio maggiore rispetto a quelle più ruvide.
3. Condizioni di pulizia e manutenzione: Le condizioni di pulizia del pavimento possono influenzare il rischio di scivolamento. I pavimenti puliti e ben mantenuti riducono il rischio rispetto a quelli sporchi o danneggiati.
4. Uso previsto dell'area: Il tipo di attività svolta nell'area può influenzare il rischio di scivolamento. Ad esempio, un'area soggetta a molte persone o a versamenti di liquidi avrà un rischio maggiore.
Metodo di assegnazione dello score: Per assegnare uno score complessivo, potremmo utilizzare una scala da 1 a 10, dove un punteggio più alto indica un rischio maggiore di scivolamento. Qui di seguito un esempio semplificato di come potrebbe essere assegnato lo score:
• SCOF:
• SCOF ≥ 0.6: 1
• SCOF 0.5 - 0.59: 2
• SCOF 0.4 - 0.49: 3
• SCOF < 0.4: 4
• Tipo di superficie:
• Superficie liscia (es. ceramica, vetro): 4
• Superficie ruvida (es. gres porcellanato, linoleum): 2
• Condizioni di pulizia e manutenzione:
• Pavimento pulito e ben mantenuto: 1
• Pavimento sporco o danneggiato: 3
• Uso previsto dell'area:
• Basso traffico pedonale e nessun rischio di versamenti: 1
• Alto traffico pedonale o rischio di versamenti: 3
Dopo aver assegnato uno score a ciascun parametro, si può calcolare uno score complessivo sommando i punteggi di tutti i parametri. Ad esempio, uno score complessivo di 10 o superiore potrebbe indicare un alto rischio di scivolamento, mentre uno score inferiore a 5 potrebbe indicare un rischio più basso. Questo approccio fornisce una valutazione complessiva del rischio di scivolamento, tenendo conto di diversi fattori influenti.


Per comprendere meglio il rischio di scivolamento in base allo score complessivo ottenuto dai parametri considerati, possiamo definire dei range che indicano il livello di rischio associato a determinati punteggi complessivi. Questi range possono variare a seconda del contesto e delle specifiche esigenze dell'area in questione, ma possiamo fornire un esempio generale.
Supponiamo di utilizzare una scala da 1 a 20 per lo score complessivo del rischio di scivolamento, dove i punteggi più bassi indicano un rischio più basso e quelli più alti un rischio più elevato. Definiamo quindi dei range che identificano il livello di rischio:
1. Basso rischio: Punteggi compresi tra 1 e 5. In questo range, il rischio di scivolamento è considerato basso. Questo potrebbe corrispondere a un pavimento con superficie ruvida, condizioni di pulizia e manutenzione eccellenti e un uso previsto dell'area con basso traffico pedonale e nessun rischio di versamenti di liquidi.
2. Rischio moderato: Punteggi compresi tra 6 e 10. In questo range, il rischio di scivolamento è considerato moderato. Questo potrebbe corrispondere a un pavimento con superficie liscia, condizioni di pulizia e manutenzione soddisfacenti e un uso previsto dell'area con un traffico pedonale moderato e una possibilità limitata di versamenti di liquidi.
3. Alto rischio: Punteggi compresi tra 11 e 15. In questo range, il rischio di scivolamento è considerato alto. Questo potrebbe corrispondere a un pavimento con superficie liscia, condizioni di pulizia e manutenzione inadeguate e un uso previsto dell'area con alto traffico pedonale e la possibilità frequente di versamenti di liquidi.
4. Rischio molto alto: Punteggi superiori a 15. In questo range, il rischio di scivolamento è considerato molto alto. Questo potrebbe corrispondere a un pavimento con superficie molto liscia, condizioni di pulizia e manutenzione molto scadenti e un uso previsto dell'area con traffico pedonale estremamente elevato e la presenza costante di versamenti di liquidi.

Il Coefficiente di Attrito Statico (SCOF) è un parametro cruciale per valutare il rischio di scivolamento di un pavimento. È una misura della forza di attrito tra due superfici quando la superficie superiore è statica e la superficie inferiore è inclinata. In pratica, misura quanto sia scivolosa una superficie quando non c'è movimento.
Il valore del SCOF può variare da 0 a 1, dove un valore più alto indica una maggiore resistenza allo scivolamento. Di solito, un SCOF di 0,5 o superiore è considerato accettabile per la maggior parte degli ambienti, mentre valori inferiori possono indicare un rischio maggiore di scivolamento.
La misurazione del SCOF avviene tipicamente utilizzando un tribometro, un dispositivo appositamente progettato per valutare la resistenza allo scivolamento di una superficie. Il tribometro applica una forza ad una piattaforma inclinata e misura la forza di attrito tra la piattaforma e un campione di superficie, consentendo di calcolare il coefficiente di attrito statico.


I valori di SCOF possono variare a seconda del materiale e della finitura del pavimento, delle condizioni ambientali (come umidità e temperatura) e della presenza di contaminanti come olio, acqua o polvere sulla superficie del pavimento. Una corretta valutazione del SCOF è essenziale per garantire la sicurezza delle persone che utilizzano l'area e per adottare misure preventive contro il rischio di scivolamento

Gres Porcellanato (ruvido) 0.6 - 0.8
Piastrelle di Ceramica (lisce) 0.4 - 0.6
Legno (non trattato) 0.4 - 0.6
Tappeti 0.3 - 0.5
Cemento (lucido) 0.4 - 0.6
Marmo (lucido) 0.3 - 0.5
Linoleum 0.4 - 0.6
Vinile 0.4 - 0.6
Vetro (liscio) 0.8 - 1.0
Acciaio (lucido) 0.4 - 0.6
Piastrelle in pietra naturale: 0.6 - 0.8
Piastrelle in porcellana smaltata: 0.5 - 0.7
Pavimenti in resina epossidica: 0.4 - 0.6
Piastrelle in terracotta: 0.5 - 0.7
Pavimenti in laminato: 0.4 - 0.6
Pavimenti in legno trattato: 0.5 - 0.7
Pavimenti in vinile: 0.4 - 0.6

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