Valutazione del rischio in excel con metodo di Niman

VALUTAZIONE DEL RISCHIO MEDIANTE METODOLOGIA ADATTATA DI NIMAN

VALUTAZIONE DEL RISCHIO IN EXCEL CON METODO NIMAN

L'equazione di NIMAN, nel contesto del reddito nazionale e della macroeconomia, non ha un'applicazione diretta alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Tuttavia, possiamo fare un parallelismo e creare un modello che adatta alcuni concetti economici alla gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro.

L'approccio del modello "NIMAN" applicato alla sicurezza sul lavoro fornisce una prospettiva strutturata per analizzare e migliorare la sicurezza complessiva. Le aziende possono trattare i fattori di sicurezza come un sistema dinamico, in cui investimenti in formazione, prevenzione, cultura e gestione dei rischi si combinano per ridurre gli incidenti e migliorare il benessere dei lavoratori.

L'analogia con l'equazione macroeconomica consente di pensare alla sicurezza in modo sistemico, dove variabili diverse contribuiscono al risultato finale e devono essere bilanciate per ottenere un ambiente di lavoro sicuro e produttivo.

L'equazione di NIMAN si riferisce al "National Income and Product Account Model" o più semplicemente al modello del reddito e del prodotto nazionale. Questo modello è comunemente utilizzato in macroeconomia per rappresentare le interazioni tra diverse componenti dell'economia, come la produzione, il consumo, gli investimenti, la spesa pubblica e il commercio estero.

In termini generali, il modello NIMAN può essere visto come un quadro contabile che tiene traccia del reddito generato dall'economia e del suo utilizzo. Il reddito nazionale può essere calcolato in tre modi diversi:

Metodo del prodotto: Misura il valore totale di beni e servizi prodotti in un'economia.
Metodo del reddito: Somma i redditi percepiti dagli agenti economici, come salari, profitti, rendite, ecc.
Metodo della spesa: Somma tutte le spese finali effettuate per beni e servizi prodotti nell'economia.

Equazione di base del NIMAN

La formula più semplice associata al modello NIMAN è l'equazione del PIL (Prodotto Interno Lordo)

Abbiamo pensato a questa semplice formula applicata in ambito diverso e questo e' il risultato:

Possiamo immaginare una "equazione della sicurezza" che bilancia le diverse componenti che influenzano il livello complessivo di sicurezza in un'azienda o in un ambiente di lavoro. L'idea è quella di considerare i vari fattori che contribuiscono alla sicurezza (come il PIL riflette la produzione totale), e utilizzarli per monitorare e migliorare la sicurezza sul lavoro.

Un'equazione ipotetica della sicurezza sul lavoro potrebbe essere espressa come:

S=T+P+M+F+(C−R)

Dove:

S rappresenta il livello complessivo di sicurezza nell'ambiente di lavoro.
Tè la formazione del personale sulla sicurezza (Training).
P è la prevenzione attraverso l'uso di dispositivi di protezione e procedure sicure (Protection).
F sono i fondi investiti per migliorare la sicurezza (Finanziamenti o investimenti in sicurezza).
C rappresenta la cultura della sicurezza promossa dall'azienda (Cultura della sicurezza).
R rappresenta i rischi residui o le minacce potenziali non ancora mitigate (Rischi).

Dettagli dei singoli componenti:

Formazione del personale (T): Una formazione adeguata e regolare su norme e pratiche di sicurezza è fondamentale per prevenire incidenti. Questo può includere corsi su come utilizzare correttamente i macchinari, procedure di emergenza e gestione dei rischi specifici.

Prevenzione e protezione (P): Comprende l'uso di dispositivi di protezione individuale (DPI) come caschi, guanti, mascherine, e l'adozione di misure preventive come segnali di pericolo, barriere di sicurezza e manutenzione periodica delle attrezzature.

Investimenti in sicurezza (F): Le aziende devono destinare fondi per migliorare l'infrastruttura di sicurezza, acquistare DPI, migliorare le attrezzature e implementare tecnologie che riducano i rischi, come sistemi di allarme, sensori e telecamere.

Cultura della sicurezza (C): La cultura della sicurezza include le attitudini, i valori e le pratiche quotidiane che promuovono la consapevolezza dei pericoli e la cooperazione per evitare incidenti. Una cultura aziendale che valorizza la sicurezza può ridurre drasticamente il rischio di incidenti.

Rischi residui (R): Anche con tutte le misure in atto, esistono sempre rischi residui. La valutazione e la riduzione di questi rischi attraverso processi di monitoraggio continuo e miglioramento sono essenziali.

Applicazione pratica del modello

L'equazione sopra potrebbe essere utilizzata dalle aziende per valutare e migliorare il loro approccio alla sicurezza, prendendo in considerazione ogni singolo fattore.

Monitoraggio: Ogni elemento della formula può essere monitorato separatamente, e le aziende possono assegnare un punteggio a ciascun fattore (ad esempio, da 1 a 10). Questo permette di individuare le aree in cui è necessario un miglioramento.

Allocazione delle risorse: Le aziende possono utilizzare questa equazione per identificare dove concentrare le risorse. Se la "P" (prevenzione) è troppo bassa rispetto agli altri fattori, può indicare la necessità di investire in misure preventive o DPI migliori.

Politiche aziendali: L'elemento "C" (Cultura della sicurezza) può essere rafforzato attraverso politiche aziendali che premiano il comportamento sicuro, creano canali di comunicazione aperti sui rischi e promuovono una leadership orientata alla sicurezza.

Valutazione dei rischi: La componente "R" (Rischi residui) è una variabile chiave per misurare i pericoli che rimangono nonostante tutte le altre misure di sicurezza. Le aziende dovrebbero ridurre il valore di "R" attraverso azioni continue di valutazione e mitigazione dei rischi.

Possiamo strutturare il Modello di Sicurezza sul Lavoro (MSL) utilizzando un'equazione che consideri le principali aree di intervento per migliorare la sicurezza negli ambienti di lavoro. Ecco un modello proposto:S=T+P+M+F+(C−R)Dove:

S Livello complessivo di sicurezza. Rappresenta il punteggio totale di sicurezza dell'ambiente di lavoro.
T Formazione. Misura l'efficacia e la frequenza della formazione in materia di sicurezza per i lavoratori.
P: Prevenzione. Include l'uso di dispositivi di protezione individuale (DPI), procedure operative standard e misure preventive.
M: Manutenzione e ispezioni. Rappresenta la manutenzione regolare delle attrezzature e le ispezioni per verificare eventuali rischi o carenze.
F: Finanziamenti e risorse dedicate. Include i fondi e le risorse allocate dall'azienda per migliorare l'infrastruttura di sicurezza, i DPI e le tecnologie.
C: Cultura della sicurezza. Indica l'impegno e la partecipazione dell'organizzazione nella promozione della sicurezza come valore fondamentale.
R: Rischi residui. Rappresenta i rischi non ancora eliminati o controllati nonostante le misure preventive.

Definizione dei singoli componenti

Formazione (T):

Questo componente misura quanto frequentemente e accuratamente i lavoratori vengono formati su protocolli di sicurezza e gestione dei rischi.
Un'alta formazione include corsi periodici, aggiornamenti su nuove normative, e prove pratiche (ad es., simulazioni di emergenza).
Punteggio alto: Formazione frequente, aggiornata, e pervasiva tra tutti i dipendenti.

Prevenzione (P):

Prevenzione riguarda le misure attuate per ridurre i rischi, come l'uso appropriato di DPI (caschi, guanti, protezioni acustiche), la segnaletica di sicurezza, l'adozione di procedure standard.
Include anche la progettazione degli ambienti per minimizzare l'esposizione a rischi.
Punteggio alto: Uso costante di DPI, controllo continuo dei pericoli, conformità a standard internazionali di sicurezza.

Manutenzione e ispezioni (M):

Questo componente tiene traccia delle ispezioni regolari delle attrezzature e della manutenzione preventiva delle infrastrutture per ridurre al minimo i rischi.
Include audit di sicurezza per verificare che le attrezzature siano conformi agli standard e siano in condizioni ottimali.
Punteggio alto: Frequenza elevata di ispezioni e manutenzione preventiva effettuata regolarmente.

Finanziamenti (F):

Il livello di risorse dedicate alla sicurezza può influenzare significativamente l'efficacia complessiva del sistema di sicurezza. Questo componente misura l'entità degli investimenti fatti per migliorare la sicurezza, includendo l'acquisto di attrezzature, DPI e tecnologia avanzata (es. sistemi di monitoraggio).
Punteggio alto: Investimenti adeguati, aggiornamento costante delle tecnologie di sicurezza.

Cultura della sicurezza (C):

Una cultura della sicurezza forte è uno dei fattori principali che determina il successo del programma di sicurezza aziendale. Include la consapevolezza dei dipendenti, la leadership orientata alla sicurezza, e la promozione di pratiche sicure attraverso tutta l'organizzazione.
Punteggio alto: Ambiente aziendale che incoraggia comportamenti sicuri, premi per buone pratiche e partecipazione attiva dei lavoratori.

Rischi residui (R):

Anche con le migliori pratiche in atto, esistono rischi residui. Questo componente misura quei rischi che non sono ancora stati eliminati o controllati completamente, come problemi strutturali o tecnologici che non sono stati ancora risolti.
Un punteggio alto in RRR indica che sono presenti rischi non gestiti.
L'obiettivo dovrebbe essere ridurre RRR al minimo, o a zero, attraverso la costante rivalutazione dei rischi.

Come funziona il modello

Valutazione: Ogni componente (T, P, M, F, C, R) può essere misurato e valutato su una scala numerica, ad esempio da 1 a 10, in base alla performance.

T: Quanto è frequente e di qualità la formazione dei dipendenti.
P: Come viene implementata la prevenzione e il rispetto delle norme di sicurezza.
M: Frequenza e qualità della manutenzione e delle ispezioni.
F: Livello di finanziamenti destinati alla sicurezza.
C: Forza della cultura della sicurezza.
R: Misura del rischio residuo.

Bilanciamento: L'obiettivo è massimizzare SSS (sicurezza complessiva) riducendo RRR (rischi residui) al minimo. Un buon sistema di sicurezza bilancia formazione, prevenzione, manutenzione, investimenti e cultura aziendale, mantenendo i rischi residui sotto controllo.

Monitoraggio e miglioramento continuo: Il modello può essere utilizzato per monitorare le aree di debolezza. Se, ad esempio, il valore di RRR è alto, l'azienda può intervenire per ridurre i rischi residui attraverso miglioramenti nelle altre aree, come investimenti in sicurezza o migliori programmi di prevenzione.

Il Modello di Sicurezza sul Lavoro (MSL) permette di quantificare e analizzare i diversi aspetti che contribuiscono alla sicurezza in un ambiente di lavoro. Può essere utilizzato dalle aziende per monitorare, valutare e migliorare costantemente la sicurezza, garantendo che tutti gli aspetti della gestione dei rischi siano equilibrati e ottimizzati per ridurre incidenti e promuovere un ambiente sicuro per i lavoratori.

Ecco una descrizione dettagliata e separata per ogni punteggio, suddivisa per valore del Modello di Sicurezza sul Lavoro (MSL). Ogni valore è descritto per singoli punteggi da 1 a 10, con spiegazioni specifiche per ciascun livello.

1. Formazione (T)

1: Nessuna formazione offerta. I dipendenti non hanno ricevuto alcun tipo di istruzione sulle norme di sicurezza.
2: Formazione minima e non pertinente. I contenuti non sono rilevanti per i rischi specifici dell’ambiente di lavoro.
3: Solo alcuni dipendenti ricevono formazione, che è molto limitata e irregolare.
4: Formazione disponibile, ma non regolare. Non tutti i lavoratori sono coperti e la qualità è mediocre.
5: Formazione accettabile ma non costante. I dipendenti ricevono istruzioni, ma non vengono aggiornate frequentemente.
6: Formazione buona, ma non ben pianificata o completa per tutte le figure aziendali.
7: Formazione regolare per la maggior parte dei dipendenti. Viene coperta la maggior parte dei rischi, ma potrebbe essere più dettagliata.
8: Formazione ben strutturata e aggiornata regolarmente, ma con qualche area di miglioramento nei contenuti pratici.
9: Formazione completa e frequente, che include simulazioni pratiche e coinvolge tutti i dipendenti.
10: Formazione eccellente, con aggiornamenti costanti, simulazioni avanzate e valutazioni periodiche delle competenze. Include corsi specifici per ogni tipologia di rischio.

2. Prevenzione (P)

1: Nessuna misura preventiva in atto. Non esistono DPI e le procedure di sicurezza non vengono seguite.
2: Prevenzione molto carente. Esistono alcune regole, ma non sono applicate né rispettate.
3: Le misure preventive sono presenti, ma applicate in modo irregolare e non sufficienti a coprire tutti i rischi.
4: Prevenzione presente, ma con lacune. Alcuni DPI vengono forniti, ma il loro utilizzo non è costante.
5: Prevenzione discreta. La maggior parte dei DPI è disponibile, ma alcune misure potrebbero essere migliorate.
6: Misure preventive adeguate, ma con margini di miglioramento nel monitoraggio o nel rispetto costante delle procedure.
7: Misure preventive ben implementate, i DPI sono disponibili e usati regolarmente, ma mancano alcuni protocolli specifici.
8: Prevenzione efficace, con procedure ben definite e DPI di alta qualità, rispettati costantemente dai lavoratori.
9: Prevenzione eccellente. DPI avanzati e procedure seguite rigorosamente. Revisione periodica delle misure preventive.
10: Prevenzione massima, con DPI di ultima generazione e procedure avanzate e regolarmente aggiornate. Include tecnologie di monitoraggio dei rischi.

3. Manutenzione e Ispezioni (M)

1: Nessuna manutenzione o ispezione. Le attrezzature sono in pessime condizioni, aumentando il rischio di incidenti.
2: Manutenzione e ispezioni molto rare. Si interviene solo in caso di guasti o problemi critici.
3: Manutenzione irregolare. Alcune ispezioni sono fatte, ma con scarsa frequenza e senza risolvere tutti i problemi.
4: Manutenzione presente, ma con una frequenza insufficiente. Alcuni controlli vengono trascurati.
5: Manutenzione regolare, ma con alcune lacune. Non tutte le attrezzature vengono ispezionate frequentemente.
6: Manutenzione e ispezioni programmate, ma potrebbero essere più approfondite e frequenti.
7: Buona manutenzione, con ispezioni regolari e risoluzione dei problemi. Potrebbero esserci miglioramenti nei tempi di intervento.
8: Manutenzione costante e ispezioni frequenti. I problemi vengono gestiti prontamente, ma c'è spazio per piccole migliorie.
9: Eccellente manutenzione e ispezioni complete. Le attrezzature sono in ottime condizioni e i problemi vengono risolti rapidamente.
10: Manutenzione preventiva costante. Le ispezioni sono regolari e complete, con azioni correttive immediate per eventuali anomalie.

4. Finanziamenti e Risorse (F)

1: Nessun finanziamento destinato alla sicurezza. L’azienda non investe in attrezzature o DPI.
2: Investimenti minimi. I fondi per la sicurezza sono gravemente insufficienti, con DPI e infrastrutture obsolete.
3: Finanziamenti molto limitati. Solo una parte delle necessità di sicurezza è coperta.
4: Risorse finanziarie insufficienti per coprire tutte le aree di sicurezza. Alcune attrezzature o DPI non vengono aggiornati.
5: Livello discreto di finanziamenti. L’azienda investe in sicurezza, ma ci sono ancora carenze in alcune aree.
6: Buon livello di finanziamenti. Le risorse coprono la maggior parte delle necessità di sicurezza, ma con margini di miglioramento.
7: Investimenti adeguati per DPI e infrastrutture di sicurezza, con risorse distribuite correttamente.
8: Investimenti solidi e costanti. Le risorse sono sufficienti per mantenere la sicurezza a livelli elevati.
9: Eccellenti investimenti. L’azienda investe costantemente in DPI, infrastrutture e tecnologie di sicurezza.
10: Finanziamenti di massimo livello. L'azienda dedica fondi significativi per adottare tecnologie avanzate, migliorare continuamente la sicurezza e mantenere le attrezzature aggiornate.

5. Cultura della Sicurezza (C)

1: Nessuna cultura della sicurezza. L’azienda non promuove alcun valore legato alla sicurezza, e i dipendenti non sono coinvolti.
2: Cultura della sicurezza molto carente. I dipendenti non sono incentivati a seguire norme di sicurezza e non ci sono iniziative aziendali.
3: Cultura della sicurezza debole. Solo alcuni dipendenti seguono le regole di sicurezza, e la leadership non è coinvolta.
4: Cultura presente ma non diffusa. Solo una parte dei lavoratori e della leadership promuove attivamente la sicurezza.
5: Cultura della sicurezza discreta. I dipendenti sono in parte consapevoli e la leadership supporta ma non in modo costante.
6: Buona consapevolezza della sicurezza, con iniziative che promuovono comportamenti sicuri, anche se non uniformemente applicata.
7: Cultura della sicurezza ben strutturata. La maggior parte dei dipendenti segue le norme e la leadership è attivamente coinvolta.
8: Cultura della sicurezza solida. I dipendenti partecipano attivamente e la leadership promuove la sicurezza come valore aziendale.
9: Cultura della sicurezza eccellente, promossa a tutti i livelli. I dipendenti sono coinvolti attivamente, e la sicurezza è parte integrante delle decisioni aziendali.
10: Cultura della sicurezza radicata. Tutti i dipendenti, inclusa la leadership, sono coinvolti nella promozione e nel miglioramento continuo della sicurezza. Vengono premiati comportamenti sicuri e ci sono programmi avanzati di partecipazione attiva.

6. Rischi Residui (R)

1: Elevati rischi residui. L'ambiente di lavoro è estremamente pericoloso e molti rischi non sono stati affrontati.
2: Numerosi rischi non mitigati. I dipendenti lavorano in un ambiente pericoloso e molti rischi non sono gestiti.
3: Molti rischi non sono stati eliminati o ridotti. Sebbene alcuni pericoli siano identificati, le misure per mitigare i rischi non sono efficaci.
4: Diversi rischi residui presenti. Alcuni rischi sono stati gestiti, ma rimangono pericoli significativi.
5: Livello moderato di rischi residui. I principali pericoli sono sotto controllo, ma esistono ancora rischi che non sono stati completamente mitigati.
6: Pochi rischi residui, ma ancora presenti. La maggior parte dei pericoli è sotto controllo, ma rimangono alcune aree problematiche.
7: Solo piccoli rischi residui. La maggior parte dei rischi è stata eliminata o mitigata.
8: Minimi rischi residui presenti. I rischi principali sono stati eliminati, e i restanti sono di basso impatto.
9: Quasi nessun rischio residuo. L'ambiente di lavoro è molto sicuro, e qualsiasi rischio residuo è sotto costante monitoraggio.
10: Nessun rischio residuo. Tutti i pericoli sono stati eliminati, e l'ambiente di lavoro è completamente sicuro.

 Tabella livello complessivo di Sicurezza (S)

il Livello Complessivo di Sicurezza (S), che ti aiuteranno a interpretare la situazione di sicurezza dell'organizzazione. Gli score vengono calcolati utilizzando la formula S=T+P+M+F+(C−Rmedia), dove ciascun componente rappresenta la Formazione, Prevenzione, Manutenzione, Fondi Investiti, Cultura della Sicurezza, e il Rischio Residuo Medio.

Descrizione degli Score
0 - 10 (Rischio Estremo):

Descrizione: L'ambiente di lavoro è altamente pericoloso. Le misure di sicurezza esistenti sono inadeguate, con una completa assenza di prevenzione, formazione, e manutenzione. I rischi residui sono molto alti.
Intervento Consigliato: È necessaria un'azione immediata. L'organizzazione dovrebbe implementare rapidamente misure di sicurezza, tra cui l'addestramento del personale, fornire DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) adeguati, e istituire procedure di prevenzione.

11 - 20 (Rischio Elevato):

Descrizione: Le condizioni di sicurezza sono insoddisfacenti, con molti rischi residui non mitigati e un basso livello di formazione e prevenzione. Gli incidenti sono probabili e il rischio per i lavoratori è alto.
Intervento Consigliato: Devono essere intraprese azioni correttive urgenti, come migliorare la formazione e prevenzione, aumentare i fondi destinati alla sicurezza, e rafforzare la manutenzione delle attrezzature per ridurre i rischi.

21 - 30 (Rischio Moderato):

Descrizione: L'organizzazione ha implementato alcune misure di sicurezza, ma ci sono ancora rischi significativi che richiedono attenzione. Il rischio residuo è ancora rilevante, anche se gestibile.
Intervento Consigliato: L'azienda dovrebbe continuare a rafforzare le misure preventive e investire di più in manutenzione e miglioramento delle attrezzature. L'attenzione dovrebbe essere concentrata sulla riduzione dei rischi residui e sul miglioramento della cultura della sicurezza.

31 - 40 (Rischio Basso):

Descrizione: L'ambiente di lavoro è generalmente sicuro, e la maggior parte dei rischi è stata mitigata. Rimangono alcune aree deboli, ma il livello di sicurezza complessivo è buono.
Intervento Consigliato: È importante mantenere le misure di sicurezza attuali e ottimizzarle. La cultura della sicurezza dovrebbe essere migliorata ulteriormente per coinvolgere tutti i livelli aziendali e garantire un monitoraggio continuo.

41 - 50 (Sicurezza Elevata):

Descrizione: L'organizzazione ha un alto livello di sicurezza. I rischi residui sono minimi, e le misure preventive sono ben implementate. La cultura della sicurezza è solida e gli investimenti in sicurezza sono adeguati.
Intervento Consigliato: Continuare a mantenere gli alti standard di sicurezza, effettuando regolari aggiornamenti e revisioni delle politiche di sicurezza. La manutenzione delle attrezzature e la formazione dovrebbero rimanere prioritarie.

51 e oltre (Sicurezza Massima):

Descrizione: L'ambiente di lavoro è estremamente sicuro. Non ci sono rischi significativi, e tutte le misure di sicurezza, comprese formazione, prevenzione e manutenzione, sono eccellenti. La cultura della sicurezza è radicata in tutta l'organizzazione.
Intervento Consigliato: L'azienda dovrebbe continuare a monitorare e aggiornare periodicamente le proprie politiche di sicurezza per mantenere gli standard elevati. L'innovazione nelle tecnologie di sicurezza potrebbe essere utile per mantenere questo stato ottimale.

Disclaimer sull'Utilizzo del Metodo di NIMAN Applicato alla Sicurezza

Il Metodo di NIMAN proposto per la valutazione della sicurezza sul lavoro è un modello concettuale sviluppato per offrire uno strumento di analisi e supporto nella gestione dei rischi aziendali. Questo metodo rappresenta una proposta teorica e non costituisce uno standard ufficiale riconosciuto né garantisce la conformità automatica con le normative di sicurezza vigenti.

Si prega di notare quanto segue:

Finalità del Modello: Il Metodo di NIMAN è concepito come strumento di supporto decisionale per valutare il livello complessivo di sicurezza di un'organizzazione. Il suo scopo è di aiutare a identificare aree di miglioramento e a bilanciare il livello di sicurezza con i rischi residui, fornendo un quadro indicativo della situazione attuale.

Non Sostituisce la Valutazione Professionale: Il metodo non deve sostituire le valutazioni professionali condotte da esperti in sicurezza sul lavoro, né esonera l'azienda dall'adempimento dei propri obblighi legali relativi alla sicurezza e alla salute dei lavoratori. L'applicazione del modello deve sempre essere accompagnata da una valutazione esperta e dall'adozione delle misure di sicurezza richieste per legge.

Esigenze Settoriali Specifiche: Ogni organizzazione opera in contesti settoriali specifici, con rischi e regolamenti unici. Il Metodo di NIMAN potrebbe richiedere modifiche o adattamenti per rispondere alle esigenze settoriali o normative particolari. Non si garantisce che il metodo sia applicabile senza modifiche in tutti i contesti industriali o commerciali.

Limitazioni del Modello: Essendo una proposta teorica, il Metodo di NIMAN presenta limiti intrinseci nella sua capacità di considerare tutte le variabili coinvolte in un ambiente di lavoro. Il modello si basa su assunzioni e semplificazioni che potrebbero non riflettere con precisione le complessità di tutte le situazioni reali.

Esclusione di Responsabilità: L'autore del modello e i soggetti coinvolti nella sua diffusione non si assumono alcuna responsabilità per eventuali danni, incidenti o perdite derivanti dall'uso del Metodo di NIMAN. Le decisioni aziendali basate su questo metodo sono a totale discrezione dell'utente e devono essere integrate con valutazioni tecniche e legali specifiche.

L'utilizzo del Metodo di NIMAN è a discrezione del singolo utente, che si assume la piena responsabilità delle decisioni prese sulla base delle sue analisi. Si raccomanda di effettuare un'approfondita valutazione personalizzata prima di implementare qualsiasi azione relativa alla sicurezza del lavoro.

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