Valori minimi distanze di sicurezza durante i lavori sugli impianti elettrici
tabella valori minimi delle distanze di sicurezza da rispettare durante i lavori sugli impianti elettrici
La Tabella A.1 fornisce i valori minimi delle distanze di sicurezza da rispettare durante i lavori sugli impianti elettrici, differenziati in base alla tensione nominale del sistema (UN). Le distanze sono suddivise in tre categorie principali:
DL - Distanza limite per lavori sotto tensione:
È la distanza minima in aria necessaria per proteggere i lavoratori che operano direttamente su parti attive in tensione. Questa distanza rappresenta il limite esterno della zona sotto tensione, al di sotto del quale è obbligatorio utilizzare tecniche di lavoro specifiche e dispositivi di protezione per garantire la sicurezza.DV - Distanza limite per lavori in prossimità:
Rappresenta la distanza minima in aria che delimita l’area prossima alle parti attive in tensione. I lavori svolti in questa zona richiedono precauzioni speciali per evitare il rischio di contatti accidentali con le parti attive.DA9 - Distanza limite per lavori non elettrici:
È la distanza minima definita per garantire la sicurezza durante lavori non elettrici (ad esempio, lavori edili o meccanici) in vicinanza di impianti elettrici. Questi valori sono stabiliti dalla legislazione per evitare che i lavoratori si avvicinino troppo alle parti in tensione.
Ulteriori dettagli:
- Le tensioni nominali (UN) sono espresse in kilovolt (kV) e variano da sistemi a bassissima tensione (≤ 1 kV) fino a sistemi ad alta tensione (700 kV).
- Le distanze crescono con l'aumentare della tensione, per tenere conto dei rischi elettrici più elevati, inclusi fenomeni come scariche elettriche e archi elettrici.
- Le note specificano che fino a 70 kV i valori sono definiti da considerazioni ergonomiche e che le distanze intermedie possono essere calcolate per interpolazione lineare.
esempi pratici per comprenderne l’applicazione:
1. DL – Distanza limite per lavori sotto tensione
- Definizione: La distanza minima in aria per lavorare su parti attive sotto tensione senza rischio immediato per i lavoratori.
- Esempio pratico:
Se un tecnico sta lavorando su un cavo in tensione con una tensione nominale di 20 kV, la distanza DL minima da rispettare è di 220 mm. In questo caso:- Il tecnico deve usare strumenti isolanti per mantenere questa distanza.
- È obbligatorio indossare dispositivi di protezione individuale come guanti isolanti e visiera.
2. DV – Distanza limite per lavori in prossimità
- Definizione: La distanza minima in aria tra il lavoratore (o i suoi attrezzi) e le parti attive in tensione, anche senza contatto diretto.
- Esempio pratico:
Durante lavori di manutenzione su una cabina elettrica con una tensione nominale di 60 kV, la distanza DV minima da rispettare è di 1.630 mm. Questo significa che:- I lavoratori che si avvicinano a questa distanza devono adottare precauzioni per evitare movimenti accidentali che possano invadere la zona di sicurezza.
- Si può utilizzare una barriera fisica o schermi isolanti per garantire il rispetto della distanza.
3. DA9 – Distanza limite per lavori non elettrici
- Definizione: La distanza minima richiesta per lavori non elettrici in prossimità di parti attive, come operazioni di scavo, costruzione, verniciatura o altre attività meccaniche.
- Esempio pratico:
Durante la costruzione di un edificio vicino a una linea elettrica con tensione nominale di 132 kV, la distanza DA9 da mantenere è di 5.000 mm (5 metri). In questo scenario:- Il cantiere deve essere organizzato in modo tale che gru, escavatori o altri macchinari non possano avvicinarsi alla linea oltre questa distanza.
- Devono essere installati segnali di avvertimento e barriere fisiche per impedire accessi non autorizzati.
Note Importanti
Distanze crescenti con la tensione: Con l’aumento della tensione del sistema, le distanze DL, DV e DA9 aumentano per tenere conto dei rischi crescenti come archi elettrici e scariche elettriche.
- Esempio:
- Per un sistema a 20 kV, la distanza DL è di 220 mm, mentre per un sistema a 380 kV, la distanza DL diventa 2.500 mm.
- Esempio:
Interventi comuni e specifici:
- DL: Operare su linee o quadri in tensione (lavoro diretto).
- DV: Controlli, misurazioni, o lavori in vicinanza (lavoro indiretto).
- DA9: Lavori non correlati direttamente all’impianto elettrico (come la costruzione di una strada).
Utilizzo delle distanze per sicurezza:
- Durante i lavori sotto tensione, il rispetto delle distanze consente di prevenire contatti accidentali o rischi di arco elettrico, proteggendo i lavoratori.
In sintesi, la tabella e' una guida per l’organizzazione di lavori in sicurezza su o vicino a impianti elettrici, applicabile a scenari operativi reali.