Sicurezza nel comparto confezione e maglieria

L’Abbigliamento: Confezione e Maglieria

Il settore tessile-abbigliamento, che rappresenta uno dei settori di eccellenza del Made in Italy, è composto da una filiera particolarmente articolata che parte da aziende che si occupano della produzione di filati e tessuti e arriva fino a quelle operanti nella confezione di intimo, abbigliamento e biancheria per la casa.

Nei prossimi capitoli verranno approfondite le tematiche di salute e sicurezza legate alla produzione di capi di confezione e maglieria. Il comparto è rappresentato in prevalenza da imprese di piccole e medie dimensioni, spesso specializzate in una singola fase lavorativa (taglio, cucito, ecc.).

L’evoluzione dell’organizzazione del comparto produttivo degli ultimi decenni ha visto, soprattutto ad opera delle aziende di dimensioni rilevanti, lo spostamento della maggior parte delle lavorazioni in serie dei capi in aziende estere, mantenendo in Italia lo svolgimento delle fasi di progettazione dei modelli e realizzazione dei campioni, di controllo dei capi prodotti all’estero, di immagazzinaggio, distribuzione e le funzioni commerciali.

DVR PRODUZIONE CAPI ABBIGLIAMENTO

La confezione di capi di abbigliamento

La confezione di capi di abbigliamento può essere eseguita con diversi metodi a seconda della quantità, del tipo, della varietà, nonché della qualità dei prodotti.

La produzione, tenendo conto della quantità dei capi, può essere di tipo singolo (ogni capo è unico) o di serie (si produce un numero limitato di articoli dello stesso tipo) o di produzione in massa (si producono quantità molto elevate). Un aspetto importante è la qualità dell’articolo prodotto, se pregiato o di serie, nonché la linea produttiva, se maschile o femminile, elementi che condizionano l’organizzazione del lavoro e i materiali usati.

Del settore Abbigliamento si prende in esame il comparto di produzione delle confezioni di vestiario esterno. Nello specifico si farà riferimento al ciclo di produzione di “giacca uomo” di elevata qualità stilistica. La scelta di questo capo di abbigliamento trova giustificazione nel fatto che le articolate fasi di lavorazione comprendono l’utilizzo di macchinari e processi che riproducono in maniera completa i processi utili alla costruzione degli altri capi di abbigliamento.

l'approfondimento di ImpresaSicura

INDICE DELL'INTERA OPERA:

Cap. 1 Il comparto
1.1 L’Abbigliamento: Confezione e Maglieria
1.2 Principali rischi infortunistici
1.2.1 Patologie che possono instaurarsi nella fase di creazione stilistica del modello
1.2.2 Patologie che possono instaurarsi nelle fasi di ricevimento, controllo, preparazione del tessuto
1.2.3 Patologie che possono instaurarsi nelle fasi di taglio del tessuto
1.2.4 Patologie che possono instaurarsi nelle fasi di confezione del capo
1.2.5 Patologie che possono instaurarsi nella fase di stiro del capo finito
1.2.6 Patologie che possono instaurarsi nelle fasi di controllo, stoccaggio e spedizione del capo finito
1.2.7 Patologie che possono instaurarsi nelle fasi di tessitura della Maglieria
1.3 Principali situazioni da valutare in azienda
1.3.1 Impiego delle attrezzature di lavoro
1.3.2 Metodi di lavoro e disposizione degli impianti
1.3.3 Impiego dell’elettricità
1.3.4 Esposizione a sostanze o preparati pericolosi per la sicurezza e salute
1.3.5 Esposizione ad agenti fisici
1.3.6 Fattori ambientali e di lavoro
1.3.7 Interazioni tra posto di lavoro e fattori umani
1.3.8 Fattori psicologici
1.3.9 Organizzazione del lavoro
1.4 Lavorazioni a domicilio
1.4.1 Introduzione
1.4.2 Cenni storici
1.4.3 Il lavoro a domicilio nei distretti tessili emiliani e marchigiani
1.4.4 Aspetti giuridici e di sicurezza sociale
1.5 Formazione e informazione
Cap. 2 L'Abbigliamento: confezione
2.1 Introduzione
2.2 Materie prime
2.2.1 Fibre tessili e tipologia dei tessuti
2.2.1.1 Fibre naturali
2.2.1.2 Tecnofibre
2.2.1.3 L’armatura e i tessuti
2.2.1.4 Etichettatura dei prodotti tessili
2.2.2 Prodotti chimici utilizzati nel confezionamento del capo di abbigliamento
2.3 Fasi di lavorazione
2.3.1 Fase di creazione stilistica del modello
2.3.2 Esecuzione del piazzamento o piano di stesura delle sagome
2.3.2.1 Piazzamento manuale
2.3.2.2 Piazzamento computerizzato
2.3.3 Ricevimento, controllo, preparazione del tessuto
2.3.3.1 Stoccaggio del materiale in arrivo
2.3.3.2 Srotolatura delle pezze
2.3.3.3 Vaporizzo del tessuto
2.3.3.4 Controllo della qualità
2.3.3.5 Arrotolatura
2.3.3.6 Stoccaggio dei rotoli in magazzino
2.3.4 Taglio del tessuto
2.3.4.1 Caricamento dei rotoli
2.3.4.2 Stesura sul piano di taglio con banchi semi e automatici
2.3.4.3 Taglio con attrezzature manuali
2.3.4.4 Taglio con seghe a nastro
2.3.4.5 Taglio con pressa fustellatrice
2.3.4.6 Taglio con macchina automatica
2.3.5 Marcatura del tessuto
2.3.6 Numerazione degli elementi
2.3.7 Applicazione termoadesivo
2.3.8 Accoppiamanto tessuto fodera
2.3.9 Stoccaggio semilavorati
2.3.10 Confezione del capo
2.3.10.1 Lavorazione del “davanti” della giacca
2.3.10.1.1 Cucitura delle fettucce ai giri manica
2.3.10.1.2 Cucitura del fianchetto
2.3.10.1.3 Stiro delle riprese e del fianchetto
2.3.10.1.4 Cucitura delle alette tasca davanti
2.3.10.1.5 Applicazione della tasca davanti
2.3.10.1.6 Stiro della tasca e del taschino
2.3.10.1.7 Impuntur a del taschino
2.3.10.2 Applicazione della tela al davanti della giacca
2.3.10.2.1 Imbastitura della tela
2.3.10.2.2 Trapuntatura rever o risvolto
2.3.10.2.3 Stiro del davanti e tela
2.3.10.2.4 Fustellatura del margine davanti
2.3.10.3 Applicazione della paramontura al davanti della giacca
2.3.10.3.1 Confezione della paramontura o mostra
2.3.10.3.2 Cucitura della fodera davanti e della fodera fianchetto
2.3.10.3.3 Unione della fodera e della paramontura
2.3.10.3.4 Confezione delle tasche interne
2.3.10.3.5 Stiro della paramontura
2.3.10.3.6 Applicazione dell’etichetta sulla paramontura
2.3.10.3.7 Accoppiamento della paramontura al davanti
2.3.10.4 Applicazione del dietro al davanti della giacca
2.3.10.4.1 Cucitura dei fianchi di tessuto
2.3.10.4.2 Stiro di apertura delle cuciture dei fianchi
2.3.10.5 Applicazione della fodera alla giacca
2.3.10.6 Applicazione del collo alla giacca
2.3.10.6.1 Confezione del collo
2.3.10.6.2 Cucitura degli specchi del collo
2.3.10.6.3 Fermatura degli angoli sottocollo
2.3.10.6.4 Impuntura dei margini davanti
2.3.10.7 Applicazione della manica alla giacca
2.3.10.7.1 Confezione della manica
2.3.10.7.2 Attaccatura della manica
2.3.10.7.3 Applicazione del rollino
2.3.10.7.4 Applicazione della spallina
2.3.10.8 Confezione asole
2.3.10.8.1 Confezione delle travette
2.3.10.9 Sbastitura e rifinitura
2.3.11 Stiro del capo
2.3.11.1 Stiro del davanti
2.3.11.2 Stiro delle spalle
2.3.11.3 Stiro bloccaggio maniche
2.3.11.4 Applicazione bottoni davanti
2.3.11.5 Stiro ripasso della fodera e del tessuto
2.3.11.6 Collaudo finale
2.3.12 Controllo e spedizione
2.3.12.1 Ricevimento capo finito
2.3.12.2 Controllo qualità
2.3.12.3 Imbustamento
2.3.12.4 Stoccaggio
2.3.12.5 Imballaggio
2.3.12.6 Spedizione
2.4 Il jeans: trattamenti particolari
2.4.1 Fasi del ciclo produttivo dei capi in tessuto Jeans
2.4.1.1 Ciclo lavorativo della sabbiatura del jeans
2.4.2 Rischio Infortunistico
2.4.3 Prodotti chimici e loro rischi
2.4.4 Il rischio cancerogeno nel Jeans
2.4.5 Sorveglianza sanitaria
2.5 Principali macchine ed impianti del comparto confezione
2.5.1 Reparto ricevimento, controllo, preparazione del tessuto
2.5.1.1 Macchina srotolatrice
2.5.1.1.1 Elementi di pericolo
2.5.1.1.2 Organi di comando
2.5.1.1.3 Ergonomia
2.5.1.1.4 Igiene del lavoro
2.5.1.1.5 Dispositivi di protezione individuale e segnaletica di sicurezza
2.5.1.1.6 Istruzioni per l’uso
2.5.1.1.7 Formazione e informazione
2.5.1.1.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.1.2 Macchina vaporizzo
2.5.1.2.1 Elementi di pericolo
2.5.1.2.2 Organi di comando
2.5.1.2.3 Ergonomia
2.5.1.2.4 Igiene del lavoro
2.5.1.2.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.1.2.6 Formazione e informazione
2.5.1.2.7 Istruzioni per l’uso
2.5.1.2.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.1.3 Macchina controllo tessuti (tribunale o specchio)
2.5.1.3.1 Elementi di pericolo
2.5.1.3.2 Organi di comando
2.5.1.3.3 Ergonomia
2.5.1.3.4 Igiene del lavoro
2.5.1.3.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.1.3.6 Formazione e informazione
2.5.1.3.7 Istruzioni per l’uso
2.5.1.3.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.1.4 Macchina avvolgipezza (rollatrice)
2.5.1.4.1 Elementi di pericolo
2.5.1.4.2 Organi di comando
2.5.1.4.3 Ergonomia
2.5.1.4.4 Igiene del lavoro
2.5.1.4.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.1.4.6 Formazione e informazione
2.5.1.4.7 Istruzioni per l’uso
2.5.1.4.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.2 Reparto stesura e taglio tessuto
2.5.2.1 Macchina ribaltatrice
2.5.2.1.1 Elementi di pericolo
2.5.2.1.2 Organi di comando
2.5.2.1.3 Igiene del lavoro
2.5.2.1.4 Ergonomia
2.5.2.1.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.2.1.6 Istruzioni per l’uso
2.5.2.1.7 Formazione e informazione
2.5.2.1.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.2.2 Banchi di stesura e taglio
2.5.2.2.1 Elementi di pericolo
2.5.2.2.2 Organi di comando
2.5.2.2.3 Ergonomia
2.5.2.2.4 Igiene del lavoro
2.5.2.2.5 Dispositivi di protezione individuale e segnaletica di sicurezza
2.5.2.2.6 Istruzioni per l’uso
2.5.2.2.7 Formazione e informazione
2.5.2.2.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.2.3 Taglierina manuale verticale
2.5.2.3.1 Elementi di pericolo
2.5.2.3.2 Organi di comando
2.5.2.3.3 Ergonomia
2.5.2.3.4 Igiene del Lavoro
2.5.2.3.5 Dispositivi di Protezione individuale
2.5.2.3.6 Istruzione per l’uso
2.5.2.3.7 Formazione e informazione
2.5.2.3.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.2.4 Taglierina manuale rotativa
2.5.2.4.1 Elementi di pericolo
2.5.2.4.2 Organi di comando
2.5.2.4.3 Ergonomia
2.5.2.4.4 Igiene del lavoro
2.5.2.4.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.2.4.6 Istruzione per l’uso
2.5.2.4.7 Formazione e informazione
2.5.2.4.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.2.5 Sega a nastro
2.5.2.5.1 Elementi di pericolo
2.5.2.5.2 Organi di comando
2.5.2.5.3 Ergonomia
2.5.2.5.4 Igiene del lavoro
2.5.2.5.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.2.5.6 Formazione e informazione
2.5.2.5.7 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.2.6 Macchina di taglio automatica
2.5.2.6.1 Elementi di pericolo
2.5.2.6.2 Organi di comando
2.5.2.6.3 Ergonomia
2.5.2.6.4 Igiene del Lavoro
2.5.2.6.5 Dispositivi di Protezione Individuale
2.5.2.6.6 Istruzione per l’uso
2.5.2.6.7 Informazione e Formazione
2.5.2.6.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.2.7 Fustellatrici a braccio rotante (o a bandiera)
2.5.2.7.1 Elementi di pericolo
2.5.2.7.2 Organi di comando
2.5.2.7.3 Ergonomia
2.5.2.7.4 Igiene del lavoro
2.5.2.7.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.2.7.6 Istruzioni per l’uso
2.5.2.7.7 Formazione e informazione
2.5.2.7.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.2.8 Fustellatrici automatiche a braccio rotante
2.5.2.8.1 Elementi di pericolo
2.5.2.8.2 Organi di comando
2.5.2.8.3 Ergonomia
2.5.2.8.4 Igiene del lavoro
2.5.2.8.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.2.8.6 Istruzioni per l’uso
2.5.2.8.7 Formazione e informazione
2.5.2.8.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.3 Reparto confezione del capo
2.5.3.1 Introduzione
2.5.3.2 Macchina da cucire lineare
2.5.3.2.1 Elementi di pericolo
2.5.3.2.2 Organi di comando
2.5.3.2.3 Ergonomia
2.5.3.2.4 Igiene del lavoro
2.5.3.2.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.3.2.6 Istruzioni per l’uso
2.5.3.2.7 Formazione e informazione
2.5.3.2.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.3.3 Macchina da cucire automatica
2.5.3.3.1 Elementi di pericolo
2.5.3.3.2 Organi di comando
2.5.3.3.3 Ergonomia
2.5.3.3.4 Igiene del lavoro
2.5.3.3.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.3.3.6 Istruzioni per l’uso
2.5.3.3.7 Formazione e informazione
2.5.3.3.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.3.4 Macchina da cucire inclinata
2.5.3.4.1 Elementi di pericolo
2.5.3.4.2 Organi di comando
2.5.3.4.3 Ergonomia
2.5.3.4.4 Igiene del lavoro
2.5.3.4.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.3.4.6 Istruzioni per l’uso
2.5.3.4.7 Formazione e informazione
2.5.3.4.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.3.5 Taglia-cuci o sorgettatrice
2.5.3.5.1 Elementi di pericolo
2.5.3.5.2 Organi di comando
2.5.3.5.3 Ergonomia
2.5.3.5.4 Igiene del lavoro
2.5.3.5.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.3.5.6 Istruzioni per l’uso
2.5.3.5.7 Formazione e informazione
2.5.3.5.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.3.6 Asolatrice automatica
2.5.3.6.1 Elementi di pericolo
2.5.3.6.2 Organi di comando
2.5.3.6.3 Ergonomia
2.5.3.6.4 Igiene del lavoro
2.5.3.6.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.3.6.6 Istruzioni per l’uso
2.5.3.6.7 Formazione e informazione
2.5.3.6.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.3.7 Travettatrice automatica
2.5.3.7.1 Elementi di pericolo
2.5.3.7.2 Organi di comando
2.5.3.7.3 Ergonomia
2.5.3.7.4 Igiene del lavoro
2.5.3.7.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.3.7.6 Istruzioni per l’uso
2.5.3.7.7 Formazione e informazione
2.5.3.7.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.3.8 Attaccabottoni
2.5.3.8.1 Elementi di pericolo
2.5.3.8.2 Organi di comando
2.5.3.8.3 Ergonomia
2.5.3.8.4 Igiene del lavoro
2.5.3.8.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.3.8.6 Istruzioni per l’uso
2.5.3.8.7 Formazione e informazione
2.5.3.8.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.4 Reparto stiro del capo
2.5.4.1 Stiro manuale con asse aspirante/soffiante
2.5.4.1.1 Elementi di pericolo
2.5.4.1.2 Organi di comando
2.5.4.1.3 Ergonomia
2.5.4.1.4 Igiene del lavoro
2.5.4.1.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.4.1.6 Istruzioni per l’uso
2.5.4.1.7 Formazione e informazione
2.5.4.1.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.4.2 Presse da stiro manuali
2.5.4.2.1 Elementi di pericolo
2.5.4.2.2 Organi di comando
2.5.4.2.3 Ergonomia
2.5.4.2.4 Igiene del lavoro
2.5.4.2.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.4.2.6 Istruzioni per l’uso
2.5.4.2.7 Formazione e informazione
2.5.4.2.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.4.3 Presse da stiro automatiche
2.5.4.3.1 Elementi di pericolo
2.5.4.3.2 Organi di comando
2.5.4.3.3 Ergonomia
2.5.4.3.4 Igiene del lavoro
2.5.4.3.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.4.3.6 Istruzioni per l’uso
2.5.4.3.7 Formazione e informazione
2.5.4.3.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.4.4 Manichino da stiro
2.5.4.4.1 Elementi di pericolo
2.5.4.4.2 Organi di comando
2.5.4.4.3 Ergonomia
2.5.4.4.4 Igiene del lavoro
2.5.4.4.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.4.4.6 Istruzioni per l’uso
2.5.4.4.7 Formazione e informazione
2.5.4.4.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.4.5 Presse manuali e automatiche per applicazione termoadesivi
2.5.4.5.1 Elementi di pericolo
2.5.4.5.2 Organi di comando
2.5.4.5.3 Ergonomia
2.5.4.5.4 Igiene del lavoro
2.5.4.5.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.4.5.6 Istruzioni per l’uso
2.5.4.5.7 Formazione e informazione
2.5.4.5.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.4.6 Compressore d’aria
2.5.4.6.1 Elementi di pericolo
2.5.4.6.2 Organi di comando
2.5.4.6.3 Ergonomia
2.5.4.6.4 Igiene del lavoro
2.5.4.6.5 Istruzioni per l’uso
2.5.4.6.6 Formazione e informazione
2.5.4.6.7 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.5 Reparto controllo stoccaggio e spedizione capo finito
2.5.5.1 Impianto di movimentazione dei capi su monorotaia o birotaia
2.5.5.1.1 Elementi di pericolo
2.5.5.1.2 Organi di comando
2.5.5.1.3 Ergonomia
2.5.5.1.4 Igiene del lavoro
2.5.5.1.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.5.1.6 Istruzioni per l’uso
2.5.5.1.7 Formazione e informazione
2.5.5.1.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.5.2 Magazzino a carosello
2.5.5.2.1 Elementi di pericolo
2.5.5.2.2 Organi di comando
2.5.5.2.3 Ergonomia
2.5.5.2.4 Igiene del lavoro
2.5.5.2.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.5.2.6 Istruzioni per l’uso
2.5.5.2.7 Formazione e informazione
2.5.5.2.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.5.3 Imbustatrice automatica dei capi munita di termosaldatrice
2.5.5.3.1 Elementi di pericolo
2.5.5.3.2 Organi di comando
2.5.5.3.3 Ergonomia
2.5.5.3.4 Igiene del lavoro
2.5.5.3.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.5.3.6 Istruzioni per l’uso
2.5.5.3.7 Formazione e informazione
2.5.5.3.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.5.4 Nastratrice
2.5.5.4.1 Elementi di pericolo
2.5.5.4.2 Organi di comando
2.5.5.4.3 Ergonomia
2.5.5.4.4 Igiene del lavoro
2.5.5.4.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.5.4.6 Istruzioni per l’uso
2.5.5.4.7 Formazione e informazione
2.5.5.4.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.5.5.5 Reggiatrice
2.5.5.5.1 Elementi di pericolo
2.5.5.5.2 Organi di comando
2.5.5.5.3 Ergonomia
2.5.5.5.4 Igiene del lavoro
2.5.5.5.5 Dispositivi di protezione individuale
2.5.5.5.6 Istruzioni per l’uso
2.5.5.5.7 Formazione e informazione
2.5.5.5.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
2.SR Schede Riepilogative
Cap. 3 La maglieria
3.1 Introduzione
3.2 Materie prime
3.2.1 Il filato
3.2.2 Filato per uso industriale
3.2.3 Finissaggio e Tintura
3.3 Fasi di lavorazione
3.3.1 Reparto Tessitura
3.3.1.1 Gli aghi
3.3.1.2 I principali tessuti a maglia
3.3.1.3 I macchinari
3.3.1.3.1 Telai Cotton
3.3.1.3.2 Telai rettilinei
3.3.1.3.3 Telai circolari
3.3.1.4 Rischi del Reparto Tessitura
3.3.2 Reparto Taglio
3.3.2.1 Rischi del Reparto Taglio
3.3.3 Reparto Confezione
3.3.3.1 Rischi del Reparto Confezione
3.3.4 Reparto Finiture
3.3.4.1 Rischi del Reparto Finiture
3.3.5 Reparto Stiro e Controllo Qualità
3.3.5.1 Rischi del Reparto Stiro
3.3.6 Imbusto, Stoccaggio e Spedizione
3.3.6.1 Rischi del Reparto Imbusto, Stoccaggio e Spedizione
3.4 Etichettatura e Manutenzione dei Manufatti a Maglia
3.5 Principali macchine ed impianti del comparto maglieria
3.5.1 Reparto Tessitura
3.5.1.1 Telai circolari
3.5.1.1.1 Elementi di pericolo
3.5.1.1.2 Organi di comando
3.5.1.1.3 Ergonomia
3.5.1.1.4 Igiene del lavoro
3.5.1.1.5 Dispositivi di protezione individuale
3.5.1.1.6 Istruzioni per l’uso
3.5.1.1.7 Formazione e informazione
3.5.1.1.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
3.5.1.2 Telai circolari per tessuto tubolare
3.5.1.2.1 Elementi di pericolo
3.5.1.2.2 Organi di comando
3.5.1.2.3 Ergonomia
3.5.1.2.4 Igiene del lavoro
3.5.1.2.5 Dispositivi di protezione individuale
3.5.1.2.6 Istruzioni per l’uso
3.5.1.2.7 Formazione e informazione
3.5.1.2.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
3.5.1.3 Telai rettilinei elettronici
3.5.1.3.1 Elementi di pericolo
3.5.1.3.2 Organi di comando
3.5.1.3.3 Ergonomia
3.5.1.3.4 Igiene del lavoro
3.5.1.3.5 Dispositivi di protezione individuale
3.5.1.3.6 Istruzioni per l’uso
3.5.1.3.7 Formazione e informazione
3.5.1.3.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
3.5.1.4 Telai rettilinei semielettronici
3.5.1.4.1 Elementi di pericolo
3.5.1.4.2 Organi di comando
3.5.1.4.3 Ergonomia
3.5.1.4.4 Igiene del lavoro
3.5.1.4.5 Dispositivi di protezione individuale
3.5.1.4.6 Istruzioni per l’uso
3.5.1.4.7 Formazione e informazione
3.5.1.4.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
3.5.1.5 Telai rettilinei meccanici
3.5.1.5.1 Elementi di pericolo
3.5.1.5.3 Organi di comando
3.5.1.5.4 Ergonomia
3.5.1.5.5 Igiene del lavoro
3.5.1.5.6 Dispositivi di protezione individuale
3.5.1.5.7 Formazione e informazione
3.5.1.5.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
3.5.1.6 Telai multicarro
3.5.1.6.1 Elementi di pericolo
3.5.1.6.2 Organi di comando
3.5.1.6.3 Ergonomia
3.5.1.6.4 Igiene del lavoro
3.5.1.6.5 Dispositivi di protezione individuale
3.5.1.6.6 Formazione e informazione
3.5.1.6.7 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
3.5.2 Reparto confezione e finiture
3.5.2.1 Macchine rettilinee per finiture
3.5.2.1.1 Elementi di pericolo
3.5.2.1.2 Organi di comando
3.5.2.1.3 Ergonomia
3.5.2.1.4 Dispositivi di protezione individuale
3.5.2.1.5 Formazione e informazione
3.5.2.1.6 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
3.5.2.2 Macchine per puntino o rimagliatrici
3.5.2.2.1 Elementi di pericolo
3.5.2.2.2 Organi di comando
3.5.2.2.3 Ergonomia
3.5.2.2.4 Igiene del lavoro
3.5.2.2.5 Dispositivi di protezione individuale
3.5.2.2.6 Istruzioni per l’uso
3.5.2.2.7 Formazione e informazione
3.5.2.2.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
3.6 Prodotti chimici e polveri nella produzione di maglieria
Cap. 4 Sicurezza
4.1 Sicurezza elettrica
4.1.1 Leggi e norme
4.1.2 Decreto legislativo 9 aprile 2008 n°81 modificato dal decreto legislativo 3 agosto 2009 n°106
4.1.2.1 Obblighi dei progettisti, dei fabbricanti e fornitori, degli installatori
4.1.2.2 Obblighi del datore di lavoro e requisiti di sicurezza
4.1.2.3 Lavori sotto tensione
4.1.3 D.M. N.37 del 22/01/2008
4.1.3.1 Campo di applicazione
4.1.3.2 Progettazione
4.1.3.3 Imprese abilitate
4.1.3.4 Dichiarazione di conformità (DICO)
4.1.3.5 Dichiarazione di rispondenza (DIRI)
4.1.3.6 Sanzione
4.1.4 Impianto di messa a terra
4.1.5 Protezione degli edifici contro i fulmini
4.1.6 Denunce e verifiche - dpr 462/2001
4.1.7 Classificazione dei sistemi elettrici in relazione alla tensione
4.1.8 Rischio elettrico
4.1.9 Contatto diretto e indiretto: definizioni
4.1.10 Gradi di protezione degli involucri
4.1.11 Protezione contro i contatti diretti e indiretti
4.1.11.1 Protezione contro i contatti diretti
4.1.11.2 Protezione contro i contatti indiretti
4.1.11.3 Protezione combinata contro i contatti diretti e indiretti
4.1.12 Prese e spine
4.1.12.1 Generalità
4.1.12.2 Protezione contro i contatti con parti in tensione
4.1.12.3 Cavi e loro collegamento
4.1.12.4 Prese e spine industriali
4.1.13 Adattatori
4.1.14 Quadri elettrici
4.1.15 Cavi
4.1.16 Lampade portatili
4.1.17 Impianti elettrici delle macchine
4.1.17.1 Condizioni ambientali
4.1.17.1.1 Corrette condizioni ambientali
4.1.17.2 Caratteristiche di sicurezza dell’equipaggiamento elettrico
4.1.17.2.1 Approfondimento sulle caratteristiche di sicurezza dell’equipaggiamento elettrico
4.2 Sicurezza generale delle macchine
4.2.1 Normativa di riferimento
4.2.1.1 Norme cogenti
4.2.1.2 Norme non cogenti
4.2.1.3 Definizione di macchina e di componente di sicurezza
4.2.1.4 Introduzione sul mercato nazionale, successiva al 21 settembre 1996
4.2.1.5 Marcatura CE
4.2.1.6 Libretto d’uso e manutenzione
4.2.1.7 Dichiarazione di conformità
4.2.1.8 Macchine di vecchia costruzione, prive di marcatura CE
4.2.1.9 Permuta contro nuovo acquisto
4.2.1.10 Noleggio o concessione in uso senza conduttore
4.2.2 Scelta e gestione delle macchine e delle attrezzature da lavoro
4.2.2.1 Valutazioni prima della scelta
4.2.2.2 Misure tecniche ed organizzative
4.2.2.3 Obblighi dei lavoratori
4.2.2.4 Sicurezza durante le fasi di manutenzione
4.2.3 Ripari
4.2.3.1 Descrizione
4.2.3.2 Caratteristiche
4.2.3.2.1 Altre caratteristiche dei ripari
4.2.3.2.2 Altre caratteristiche dei ripari mobili
4.2.3.2.3 Altre caratteristiche dei ripari interbloccati con comando dell’avviamento
4.2.3.3 Utilizzo
4.2.3.3.1 Scelta del tipo di riparo in funzione della posizione e del numero di zone pericolose sulla macchina
4.2.3.3.2 Scelta in funzione della natura e della frequenza di accesso alle componenti pericolose sulla macchina
4.2.4 Distanze di sicurezza
4.2.4.1 Descrizione
4.2.4.1.1 Protezione degli arti superiori, in relazione alla accessibilità verso l’alto
4.2.4.1.2 Protezione degli arti superiori, in relazione alla accessibilità al disopra di strutture di protezione
4.2.4.1.3 Protezione degli arti superiori, in relazione alla accessibilità attraverso aperture (vedi appendice 2 “Utilizzo del prospetto accessibilità attraverso le aperture con gli arti superiori”)
4.2.4.1.4 Protezione degli arti superiori in relazione alla accessibilità in presenza di una struttura di protezione
4.2.4.1.5 Protezione degli arti inferiori, in relazione alla accessibilità attraverso aperture
4.2.4.1.6 Spazi minimi per evitare schiacciamenti
4.2.4.2 Caratteristiche
4.2.4.3 Utilizzo
4.2.5 Dispositivi di sicurezza
4.2.5.1 Dispositivi di interblocco associati ai ripari
4.2.5.1.1 Dispositivo di interblocco associato a un riparo incernierato/scorrevole
4.2.5.1.2 Dispositivo di bloccaggio
4.2.5.2 Dispositivi di comando a due mani
4.2.5.2.1 Definizione di “Comando a due mani”
4.2.5.2.2 Caratteristiche di funzionamento
4.2.5.2.3 Impiego con ambedue le mani
4.2.5.2.4 Posizionamento del dispositivo
4.2.5.3 Barriere immateriali
4.2.5.3.1 Distanza di sicurezza
4.2.5.4 Pedane sensibili
4.2.5.4.1 Altre caratteristiche tecniche
4.2.5.4.2 Criteri di selezione
4.2.5.4.3 Requisiti per una buona installazione
4.2.6 Dispositivi di comando
4.2.6.1 Avviamento
4.2.6.2 Azione mantenuta
4.2.6.3 Arresto
4.2.6.4 Arresto d’emergenza
4.2.6.4.1 Definizioni
4.2.6.4.2 Posizionamento, forma e colore degli attuatori dei dispositivi di arresto d’emergenza
4.2.6.4.3 Caratteristiche di funzionamento
4.2.6.4.4 Modalità tecniche di funzionamento dei dispostivi d’arresto d’emergenza
4.2.6.5 Selettore modale di funzionamento
4.3 Sicurezza apparecchi di sollevamento e mezzi di trasporto
4.3.1 Requisiti generali
4.3.1.1 Verifiche periodiche
4.3.2 Carroponte e paranchi
4.3.2.1 Funi, catene e ganci
4.3.3 Carrelli elevatori
4.3.3.1 Procedure di guida dei carrelli elevatori
4.3.3.2 Formazione per il personale addetto all’uso dei carrelli elevatori
4.3.3.3 Bancali
4.3.4 Commissionatore o carrello a posto di guida elevabile
4.3.4.1 Elementi di pericolo
4.3.4.2 Organi di comando
4.3.4.3 Igiene del lavoro
4.3.4.4 Ergonomia
4.3.4.5 Dispositivi di protezione individuale
4.3.4.6 Istruzioni per l’uso
4.3.4.7 Formazione e informazione
4.3.4.8 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
4.4 Sicurezza generale: coordinamento e organizzazione
4.4.1 Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera (art. 26)
4.4.2 Disposizioni generali in materia di gestione delle emergenze
4.4.3 Misure di Primo Soccorso Aziendale
4.4.4 Prevenzione incendi
4.4.5 Pianificazione delle misure di emergenza
4.4.6 Sistemi di organizzazione e di gestione
4.5 Lavorazioni a domicilio
4.5.1 I rischi professionali nel lavoro a domicilio
4.5.1.1 La sicurezza delle macchine
4.5.1.2 L’indoor air quality
4.5.1.3 Le posture incongrue e i movimenti ripetuti
4.5.1.4 L’organizzazione e i ritmi di lavoro
4.5.2 Prevenzione e protezione dai rischi
4.A Appendici
Cap. 5 Igiene industriale
5.1 Rumore
5.1.1 Introduzione
5.1.1.1 Suono/rumore
5.1.1.2 Rappresentazione schematica dell’orecchio umano
5.1.2 Effetti nocivi del rumore
5.1.3 Normativa vigente
5.1.3.1 Altra normativa di riferimento
5.1.4 Il rischio rumore nel comparto abbigliammento
5.1.5 Obblighi del datore di lavoro
5.1.5.1 Rapporto tecnico
5.1.5.2 Metodologie per la valutazione delle esposizioni lavorative
5.1.5.3 Strumentazioni di misura
5.1.6 Valori limite di esposizione e valori d’azione
5.1.7 Iniziative di riduzione e misure di controllo per la riduzione dell’esposizione al rumore
5.1.8 Dispositivi di protezione individuali dell’udito (DPI)
5.1.9 Informazioni e formazione
5.1.10 Sorveglianza sanitaria
5.1.11 Coinvolgimento dei lavoratori
5.1.12 Obblighi dei lavoratori
5.1.13 Obblighi dei progettisti e fabbricanti
5.1.14 Appalto od opera
5.1.15 Sintesi schematica obblighi Capo II Titolo VIII
5.2 Vibrazioni
5.2.1 Introduzione
5.2.1.1 Vibrazioni: il fenomeno fisico
5.2.2 Effetti nocivi delle vibrazioni
5.2.2.1 Il sistema mano-braccio (hav)
5.2.2.2 Il sistema corpo intero (wbv)
5.2.3 Legislazione vigente
5.2.3.1 Normative internazionali
5.2.4 Il rischio vibrazioni nel comparto abbigliamento
5.2.5 Obblighi del datore di lavoro
5.2.5.1 Rapporto tecnico
5.2.5.2 Metodologie per la valutazione delle esposizioni lavorative
5.2.5.3 Strumentazioni di misura
5.2.6 Valori limite di esposizione e valori d’azione
5.2.7 Iniziative e misure di prevenzione e protezione per la riduzione dell’esposizione a vibrazioni
5.2.8 Dispositivi di protezione individuali (DPI)
5.2.9 Informazioni e formazione
5.2.10 Sorveglianza sanitaria
5.2.11 Coinvolgimento dei lavoratori
5.2.12 Obblighi dei lavoratori
5.2.13 Sintesi schematica obblighi Capo III Titolo VIII D. Lgs. 81/08
5.3 Rischio chimico e cancerogeno
5.3.1 Introduzione
5.3.2 Le principali sostanze pericolose presenti nell’ambito del confezionamento di capi di abbigliamento
5.3.2.1 Gli smacchiatori
5.3.2.2 Gli appretti
5.3.2.3 Sostanze che si possono liberare durante alcune operazioni
5.3.3 Le principali sostanze pericolose presenti nel trattamento dei jeans
5.3.3.1 Interventi per la riduzione/eliminazione del rischio silicotigeno
5.3.4 Contenuti della valutazione del rischio chimico e cancerogeno ai fini della individuazione delle misure di prevenzione da adottare
5.3.5 Scheda di sicurezza
5.3.6 Regolamento CLP
5.3.6.1 Pittogrammi di pericolo
5.3.6.2 Avvertenza
5.3.6.3 Indicazioni di pericolo
5.3.6.4 Consigli di prudenza
5.3.7 Rischio chimico basso per la sicurezza e irrilevante per la salute
5.3.8 Misure di prevenzione e protezione da adottare
5.3.8.1 Misure tecniche di prevenzione e protezione
5.3.8.2 Misure organizzative e procedurali di prevenzione e protezione
5.3.8.3 Formazione/informazione dei lavoratori
5.3.8.4 Sorveglianza sanitaria
5.4 Impianti di ventilazione e aspirazione localizzata
5.4.1 Introduzione
5.4.2 Caratteristiche fisiche degli inquinanti dell’aria negli ambienti di lavoro
5.4.2.1 Particelle sospese aerodisperse
5.4.3 Interventi di bonifica degli ambienti di lavoro
5.4.3.1 Interventi di bonifica degli ambienti di lavoro: schema
5.4.4 Ventilazione generale
5.4.4.1 Descrizione generale dei componenti dell’impianto
5.4.4.1.1 Organi di captazione
5.4.4.1.2 Condotti
5.4.4.1.3 Depuratore dell’aria (Filtro)
5.4.4.1.4 Ventilatore
5.4.4.1.5 Condotto di espulsione
5.4.4.1.6 Impianto di immissione
5.4.4.1.7 Numero di ricambi ora
5.4.4.2 La progettazione di un impianto di ventilazione generale
5.4.4.2.1 Calcolo della portata necessaria e il numero di ricambi ora
5.4.5 Ventilazione locale
5.4.5.1 L’aspirazione localizzata
5.4.5.1.1 Tipologie di cappe
5.4.5.1.2 Calcolo della portata necessaria
5.4.5.1.3 Velocità di cattura
5.4.5.1.4 Portata necessaria per diverse tipologie di cappe
5.4.5.1.5 La direzione del flusso d’aria
5.4.5.2 La ventilazione push-pull
5.4.5.2.1 Portata del getto e velocità di cattura: il bilanciamento del sistema
5.4.6 La scelta dei dispositivi di ventilazione
5.5 Campi elettromagnetici
5.5.1 Tipologie di radiazioni elettromagnetiche e loro parametri caratteristici
5.5.2 Principali attività lavorative alle diverse tipologie di radiazioni. Caratteristiche fisiche dei campi elettromagnetici
5.5.2.1 Bassa frequenza: dagli elettrodotti agli elettrodomestici
5.5.2.2 Alta frequenza: telecomunicazioni, radio TV, apparecchi industriali
5.5.3 Effetti diretti e indiretti, a breve e a lungo termine
5.5.4 Grandezze fisiche che definiscono il campo elettromagnetico
5.5.5 Normativa di riferimento
5.5.6 Linee Guida e altre norme tecniche anche in riferimento a modalità di misurazione e della strumentazione
5.5.7 Obblighi di valutazione del Datore di Lavoro
5.5.8 Misure di prevenzione e protezione dei lavoratori e controllo
5.5.9 Informazione e Formazione dei lavoratori
5.5.10 Esposizione a campi magnetici
5.5.10.1 Azioni per la sicurezza e l’igiene del lavoro
5.5.10.2 Limiti di esposizione
5.5.10.3 Misure di prevenzione
5.5.10.4 Riferimenti normativi
5.A Appendici
Cap. 6 Ambienti di lavoro ed emergenze
6.1 Luoghi di lavoro
6.1.1 Disposizioni generali
6.1.2 Viabilità
6.1.3 Caratteristiche e dotazioni degli ambienti di lavoro
6.1.3.1 Classificazione degli ambienti di lavoro
6.1.3.2 Altre esigenze degli ambienti di lavoro
6.1.3.2.1 Soppalchi adibiti a luoghi di lavoro
6.1.3.2.2 Uffici
6.1.3.2.3 Ambienti di supporto
6.1.3.2.4 Ambienti di servizio
6.1.3.2.5 Pavimenti, muri, soffitti, finestre e lucernari dei locali scale e marciapiedi mobili, banchina e rampe di carico
6.1.3.2.6 Porte e portoni
6.1.3.2.7 Aperture verticali e orizzontali
6.1.3.2.8 Scale fisse
6.1.3.2.9 Parapetti
6.1.3.2.10 Posti di lavoro e di passaggio e luoghi di lavoro esterni
6.1.4 Scale
6.1.4.1 Scale portatili
6.1.4.2 Scale a pioli
6.2 illuminazione
6.2.1 Introduzione
6.2.2 Grandezze fisiche
6.2.3 Fenomeni fisici
6.2.4 Luce ed apparato visivo
6.2.5 Colore e mescolanza additiva
6.2.6 Effetti della luce sull’uomo
6.2.7 Illuminazione dei luoghi di lavoro
6.2.7.1 Requisiti illuminotecnici
6.2.7.2 Illuminazione nel comparto confezioni
6.2.7.3 Illuminazione di sicurezza, di riserva e di emergenza
6.2.8 Normativa tecnica
6.3 microclima
6.3.1 Introduzione
6.3.2 Definizioni e classificazione degli ambienti termici
6.3.3 Patologie possibili
6.3.4 Decreto legislativo 9 aprile 2008 n°81 modificato dal decreto legislativo 3 agosto 2009 n°106
6.3.4.1 Titolo II - Luoghi di lavoro
6.3.4.2 Allegato IV del D. Lgs. 81/08 - Requisiti dei luoghi di lavoro
6.3.4.3 Norme di buona tecnica
6.3.5 Prevenzione: rischi
6.3.5.1 Rischi per la salute
6.3.5.2 Ambienti severo caldo
6.3.5.3 Ambienti severo freddo
6.3.5.4 Parametri principali che intervengono nel “benessere termico”
6.3.5.5 Valutazione del clima
6.3.5.6 Criterio di benessere termico basato sulla temperatura operativa To
6.3.5.7 Azioni di prevenzione
6.3.6 Prevenzione: valutazione tecnica
6.3.6.1 Valutazione tecnica del microclima
6.3.6.2 Valutazione del microclima basata sugli indici PMV e PPD
6.3.7 Strumenti operativi
6.3.8 Normativa tecnica
6.4 Luoghi di lavoro e rumore
6.5 Atmosfere potenzialmente esplosive
6.5.1 Introduzione
6.5.2 Atmosfere potenzialmente esplosive: sostanze infiammabili/combustibili e sorgenti di accensione
6.5.2.1 Il pericolo esplosione da gas, vapori e nebbie infiammabili
6.5.2.2 Il pericolo esplosione da polveri combustibili
6.5.2.3 Sorgenti di accensione
6.5.3 Misure per la prevenzione e la protezione contro le esplosioni
6.5.4 Classificazione delle Zone pericolose
6.5.5 Il documento sulla protezione contro le esplosioni
6.5.6 Verifiche degli impianti elettrici in aree potenzialmente esplosive
6.5.7 Sorgenti di emissione di atmosfere esplosive nel comparto confezioni
6.5.7.1 Locali e zone di carica delle batterie di trazione
6.5.7.2 Centrali termiche alimentate a gas metano
6.5.8 Riferimenti normativi
6.6 norme antincendio
6.6.1 Introduzione
6.6.2 Effetti sulla salute
6.6.3 I principi generali della prevenzione
6.6.4 Valutazione e prevenzione rischio incendi e gestione dell’emergenza
6.6.4.1 Premessa
6.6.4.2 Classificazione del livello di rischio di incendio
6.6.4.2.1 Livelli di rischio di incendio
6.6.5 Misure di prevenzione e protezione antincendio
6.6.5.1 Sistemi di allarme incendio e procedure di intervento
6.6.5.2 Attrezzature per l’estinzione di un antincendio
6.6.5.2.1 Classificazione degli incendi
6.6.5.2.2 Estintori portatili e carrellati
6.6.5.2.3 Impianti fissi di spegnimento manuali ed automatici
6.6.5.3 Vie di evacuazione e uscite di emergenza
6.6.5.3.1 Criteri generali di sicurezza per le vie di uscita
6.6.5.3.2 Scelta della lunghezza dei percorsi di esodo
6.6.5.3.3 Numero e larghezza delle uscite di piano
6.6.5.3.4 Numero e larghezza delle scale
6.6.5.3.5 Misure di sicurezza alternative
6.6.5.3.6 Misure per limitare la propagazione dell’incendio nelle vie di uscita
6.6.5.3.7 Porte installate lungo le vie di uscita
6.6.5.3.8 Segnaletica, illuminazione e divieti per le vie di uscita
6.6.5.4 Piani di emergenza
6.6.5.4.1 Pianificazione delle procedure da attuare in caso di incendio
6.6.5.4.2 Assistenza alle persone disabili in caso di incendio
6.6.6 Addetti alla lotta antincendio - formazione
6.6.6.1 Informazione e formazione antincendio
6.6.6.2 Contenuti dei corsi di formazione
6.7 Segnaletica di sicurezza
6.7.1 Disposizioni generali
6.7.2 Segnaletica: simboli e significati per un corretto utilizzo
6.7.3 La segnaletica di sicurezza e la UNI EN ISO 7010:2012
Cap. 7 Dispositivi di Protezione Individuale
7.1 Introduzione
7.2 Dispositivi di protezione
7.2.1 Dal Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro (D. Lgs. 81/2008)
7.2.2 Schema indicativo per l’inventario dei rischi ai fini dell’impiego di attrezzature di protezione individuale
7.3 Attribuzione e uso appropriato dei DPI
7.4 Quando sono necessari i DPI
7.4.1 Allegato VIII D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.
7.5 Non costituiscono DPI
7.6 La scelta dei DPI
7.7 Definizione
7.8 Obbligo di uso
7.8.1 Segnale
7.9 Requisiti
7.9.1 Principi di progettazione
7.9.2 Innocuitá dei DPI
7.9.3 Fattori di comfort e di efficacia
7.10 Scelta
7.10.1 D. Lgs. 81/2008
7.10.2 Ambito generale
7.10.3 Nota informativa del fabbricante
7.11 Regole interne di approvvigionamento
7.12 Informazione, Formazione, Addestramento
7.13 Consegna
7.14 Utilizzo e vigilanza
7.15 Pulizia e manutenzione
7.16 Normativa di riferimento
7.A Appendici
Cap. 8 Aspetti sanitari
8.1 Sorveglianza sanitaria
8.1.1 Sorveglianza Sanitaria: casi previsti dalla normativa vigente (elenco non esaustivo)
8.2 Primo soccorso
8.2.1 Classificazione delle aziende
8.2.2 Organizzazione del primo soccorso
8.2.3 Attrezzature minime per gli interventi di primo soccorso
8.2.3.1 Contenuto minimo della cassetta di pronto soccorso (Allegato 1 - D.M. 388/2003)
8.2.3.2 Contenuto minimo del pacchetto di medicazione (Allegato 2 - D.M. 388/2003)
8.2.4 Nomine addetti al primo soccorso
8.2.5 Requisiti e formazione degli addetti al primo soccorso
8.2.5.1 Obiettivi didattici e contenuti minimi della formazione dei lavoratori designati al pronto soccorso per le aziende di gruppo A (Allegato 3 – D.M. 388/2003)
8.2.5.2 Obiettivi didattici e contenuti minimi della formazione dei lavoratori designati al pronto soccorso per le aziende di gruppo B e C (Allegato 4 – D.M. 388/2003)
8.3 Lavoratori minorenni
8.3.1 Tutela della salute dei minori
8.3.1.1 Lavori vietati ai minori di 18 anni
8.4 Lavoratrici madri
8.4.1 Tutela delle lavoratrici madri
8.4.1.1 D. Lgs. 151/01: elenco dei lavori faticosi, pericolosi e insalubri
8.4.1.2 D. Lgs. 151/01: elenco non esaurientedi agenti e condizioni di lavoro potenzialmente presenti in lavori faticosi, pericolosi e insalubri
8.4.1.3 Elenco non esauriente di agenti, processi e condizioni di lavoro da considerare per la valutazione dei rischi
8.5 Aspetti sanitari nel comparto “Abbigliamento: Confezione e Maglieria”
8.5.1 Sorveglianza Sanitaria
8.5.1.1 Protocollo per la Sorveglianza Sanitaria
8.5.2 Primo soccorso (vedi anche 8.2)
8.5.2.1 Organizzazione del primo soccorso (vedi anche 8.2.2)
8.5.3 Lavoratori minorenni
8.5.4 Lavoratrici madri
8.5.4.1 Elementi per l’applicazione del d. lgs. 151/01 nel comparto
8.A Appendici
Cap. 9 Ergonomia
9.1 Sovraccarico biomeccanico del rachide da MMC
9.1.1 Introduzione
9.1.2 Effetti sulla salute
9.1.2.1 Principali patologie della colonna vertebrale
9.1.3 Normativa di riferimento
9.1.4 Valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico al rachide
9.1.4.1 Il metodo niosh
9.1.4.2 Tabelle di snook e ciriello per la valutazioni delle azioni di traino e spinta e trasporto in piano di carichi
9.1.5 Prevenzione
9.1.5.1 Posture incongrue
9.1.5.2 Ergonomia della postazione di lavoro seduta nel settore confezionamento capi di abbigliamento
9.1.5.2.1 Disturbi e patologie correlate
9.1.5.2.2 Prevenzione primaria
9.1.5.2.3 Prevenzione secondaria
9.1.5.3 Ergonomia della postazione di lavoro eretta fissa nel settore confezionamento capi di abbigliamento
9.1.5.3.1 Disturbi e patologie correlate
9.1.5.3.2 Prevenzione primaria
9.1.5.3.3 Prevenzione secondaria
9.1.5.4 Prevenzione primaria
9.1.5.5 Prevenzione secondaria
9.1.5.5.1 La sorveglianza sanitaria
9.1.5.5.2 Patologie di interesse
9.1.5.5.3 Protocollo di sorveglianza sanitario
9.1.5.5.4 Dati collettivi degli screening periodici
9.2 Sovraccarico biomeccanico degli arti superiori
9.2.1 Introduzione
9.2.2 Effetti sulla salute
9.2.2.1 Alterazioni più comuni dell’arto superiore
9.2.3 Normativa di riferimento
9.2.4 Valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico dell’arto superiore
9.2.4.1 Fattori di rischio lavorativo
9.2.4.2 Metodi di valutazione
9.2.4.2.1 Indicatori di rischio
9.2.5 Prevenzione
9.2.5.1 Prevenzione primaria
9.2.5.1.1 Interventi strutturali
9.2.5.1.2 Interventi organizzativi
9.2.5.1.3 Interventi formativi
9.2.5.2 Prevenzione secondaria
9.2.5.2.1 Sorveglianza sanitaria
9.2.6 Il sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nel comparto tessile
9.2.6.1 Modellista
9.2.6.2 Cucitura a macchina di capi in tessuto
9.2.6.3 Cucitura di capi in maglia con macchina rammagliatrice
9.2.6.4 Cucitura a macchina di capi in pelle

Lo trovi gratuitamente in area condivisione gratuita riservato agli iscritti della nostra newsletter professional

ACCEDI AI CONTENUTI GRATUITI


MESSAGGIO INFORMATIVO SUL NOSTRO SERVIZIO DI NEWSLETTER PROFESSIONAL:

Gli iscritti alla nostra Newsletter Professional hanno accesso all'area condivisione gratuita dove trovare oltre 7000 file gratuiti  utili sulle tematiche prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro e cantieri temporanei e mobili.

Abbonarsi alla nostra newsletter è conveniente e permette di ricevere via mail notizie, approfondimenti,software freeware,documenti in materia di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro...e non solo.

L'iscrizione alla newsletter darà diritto a ricevere le mail contenenti notizie in materia di prevenzione e sicurezza, ad accedere al download del software freeware condiviso gratuitamente con tutti gli iscritti (Trovi il materiale condiviso gratuitamente, Fogli excel utili per la gestione sicurezza, software freeware, Dwg per layout in Autocad,Schede di sicurezza
..Manuali..Approfondimenti...e altro ancora).

L'iscrizione da' diritto anche a particolari scontistiche su vari servizi offerti.

L'iscrizione alla Newsletter Professional non ha scadenze o rinnovi annuali da sostenersi.



Maggiori Info

ReCaptcha

Questo servizio Google viene utilizzato per proteggere i moduli Web del nostro sito Web e richiesto se si desidera contattarci. Accettandolo, accetti l'informativa sulla privacy di Google: https://policies.google.com/privacy

Google Analytics

Google Analytics è un servizio utilizzato sul nostro sito Web che tiene traccia, segnala il traffico e misura il modo in cui gli utenti interagiscono con i contenuti del nostro sito Web per consentirci di migliorarlo e fornire servizi migliori.

YouTube

I video integrati forniti da YouTube sono utilizzati sul nostro sito Web. Accettando di guardarli accetti le norme sulla privacy di Google: https://policies.google.com/privacy

Google Ad

Il nostro sito Web utilizza Google Ads per visualizzare contenuti pubblicitari. Accettandolo, si accetta l'informativa sulla privacy di Google: https://policies.google.com/technologies/ads?hl=it