Schede di Dati di Sicurezza per i principali gas puri
Schede di Dati di Sicurezza (SDS - Safety Data Sheets) per i principali gas puri
Il documento caricato è una linea guida elaborata da Assogastecnici per la redazione delle Schede di Dati di Sicurezza (SDS) dei principali gas puri e miscele. Il documento fornisce un riferimento normativo e procedurale per garantire la conformità delle SDS ai regolamenti europei e italiani.
Struttura del documento:
Introduzione e Normativa:
Il documento cita i regolamenti principali che regolano la redazione delle SDS, tra cui:
Regolamento REACH (CE) n. 1907/2006
Regolamento CLP (CE) n. 1272/2008
Regolamento (UE) 2020/878
Viene inoltre menzionato il Decreto del 28 dicembre 2020 che riguarda i centri antiveleni.
Scopo delle SDS:
Le SDS sono destinate a garantire la sicurezza nella manipolazione e nell'uso dei gas puri in ambito industriale, alimentare e medico, con riferimento alle loro proprietà fisiche e chimiche, i rischi associati e le misure di sicurezza necessarie.
Note per la compilazione delle SDS:
Le SDS devono riportare correttamente il nome commerciale e l’identificatore del prodotto.
Indicazioni sull’inclusione del numero REACH e UFI (Identificatore Unico di Formula).
Linee guida sull'inserimento dei numeri di emergenza dei centri antiveleni, conformemente al Decreto 28 dicembre 2020.
Limitazione a sei consigli di prudenza "P", salvo casi particolari di pericolo.
Schede di Dati di Sicurezza per i principali gas puri:
Vengono fornite SDS di esempio per vari gas, includendo informazioni specifiche su:
Identificazione del prodotto
Usi identificati e non consigliati
Rischi e misure di primo soccorso
Stoccaggio e manipolazione sicura
Informazioni sul trasporto e gestione dei rifiuti
I gas trattati includono:
Argon (compresso e liquido refrigerato)
Diossido di carbonio (in varie forme: gassoso, liquido e solido)
Azoto (compresso e liquido refrigerato)
Ossigeno (compresso e liquido refrigerato)
Aria
Classificazione e pericoli:
Ciascuna scheda contiene la classificazione secondo il regolamento CLP, i pittogrammi di pericolo, e le informazioni sui rischi legati ai gas sotto pressione, refrigerati e criogenici.
Regolamenti sul trasporto:
Informazioni sul trasporto dei gas in conformità con l'ADR (Accordo Europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose su strada) e altre normative internazionali (IMDG, IATA).
Il documento è un'importante risorsa per le aziende che manipolano gas puri, fornendo modelli di riferimento per la redazione delle SDS e garantendo la conformità con le normative vigenti in tema di salute e sicurezza. Le SDS presentano una struttura dettagliata e personalizzabile per ciascuna sostanza, con l’obiettivo di minimizzare i rischi associati alla manipolazione e all’uso dei gas puri.
Argon compresso (SDS AGT_003A) Identificatore del prodotto: Argon (CAS: 7440-37-1) Usi identificati: Applicazioni industriali e mediche, gas di protezione nei processi di saldatura, gas di calibrazione, inertizzazione. Pericoli: Gas sotto pressione (H280); Asfissiante in alte concentrazioni. Misure di primo soccorso: In caso di inalazione, spostare la vittima in zona non contaminata e contattare un medico. Condizioni di stoccaggio: Mantenere il contenitore sotto i 50°C in un’area ventilata. | Argon liquido refrigerato (SDS AGT_003B) Identificatore del prodotto: Argon liquido refrigerato (CAS: 7440-37-1) Usi identificati: Stesse applicazioni del gas compresso, ma in forma liquida refrigerata. Pericoli: Gas liquefatto refrigerato (H281); Asfissiante e rischio di ustioni criogeniche. Misure di primo soccorso: In caso di contatto con la pelle, trattare con acqua tiepida e cercare assistenza medica. Condizioni di stoccaggio: Stoccare in aree ben ventilate e prevenire fenomeni corrosivi. |
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Diossido di carbonio (SDS AGT_018A) Identificatore del prodotto: Diossido di carbonio (CAS: 124-38-9) Usi identificati: Applicazioni industriali, gas per bevande, uso medico. Pericoli: Gas sotto pressione (H280); Asfissiante in alte concentrazioni. Misure di primo soccorso: In caso di inalazione, spostare la vittima all’aperto e contattare un medico. Condizioni di stoccaggio: Mantenere il contenitore in un luogo ventilato e lontano da fonti di calore. | Azoto compresso (SDS AGT_089A) Identificatore del prodotto: Azoto (CAS: 7727-37-9) Usi identificati: Applicazioni industriali e mediche, inertizzazione, refrigerazione. Pericoli: Gas sotto pressione (H280); Asfissiante in alte concentrazioni. Misure di primo soccorso: In caso di inalazione, spostare la vittima in zona ventilata e contattare un medico. Condizioni di stoccaggio: Mantenere i contenitori in posizione verticale e ventilati. |
Ossigeno compresso (SDS AGT_097A) Nome commerciale: Ossigeno Numero CAS: 7782-44-7 Pericoli: Può provocare o aggravare un incendio (H270), contiene gas sotto pressione (H280). Usi identificati: Applicazioni industriali, alimentari, mediche, saldatura, taglio, trattamento delle acque. Ossigeno liquido refrigerato (SDS AGT_097B)** Nome commerciale: Ossigeno liquido refrigerato Numero CAS: 7782-44-7 Pericoli: Può provocare ustioni o lesioni criogeniche (H281). Usi identificati: Gas per laser, operazioni di saldatura, inertizzazione, diluizione, applicazioni mediche . | Diossido di cagerato (SDS AGT_018B) Nome commerciale: Diossido di carbonio liquido refrigerato Numero CAS: 124-38-9 Pericoli: Contiene gas refrigerato, può provocare ustioni o lesioni criogeniche (H281). Usi identificati: Applicazioni alimentari, agenti estinguenti, gas per inertizzazione . |
Ognuno di questi gas richiede misure di sicurezza specifiche a causa delle loro proprietà chimiche e dei rischi potenziali. Le informazioni nelle Schede di Sicurezza (SDS) devono essere sempre seguite rigorosamente per garantire un utilizzo sicuro in laboratorio o in ambienti industriali.
Il presente documento fornisce modelli di riferimento per la redazione delle Schede di Dati di Sicurezza (SDS) e non è da considerarsi esaustivo per tutti i riferimenti di legge in materia di SDS. Esso è stato elaborato con l’obiettivo di supportare le Imprese nell’adempimento delle disposizioni in materia di redazione delle Schede di Dati di Sicurezza dei principali gas puri e miscele ai sensi dei Regolamenti sopra citati.
Gli stralci dei testi normativi riportati nel documento non sostituiscono in alcun modo quelli pubblicati sulla versione ufficiale cartacea. In merito, si precisa che:
▪ la legislazione comunitaria pubblicata nell’edizione su carta della Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea è l’unica facente
fede; i documenti relativi alla legislazione comunitaria sono tratti dal sito: http://europa.eu;
▪ la legislazione nazionale pubblicata nell’edizione su carta della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana è l’unica facente fede; i documenti relativi alla legislazione nazionale sono tratti dal sito: http://www.gazzettaufficiale.it.
Ecco una sintesi delle note per la corretta compilazione delle Schede di Dati di Sicurezza (SDS) con particolari riferimenti a sezioni specifiche e le relative casistiche:
Sezione 1.1 - Nome commerciale vs denominazione del prodotto
Nome commerciale: È il nome con cui il prodotto viene venduto.
Denominazione del prodotto: Deve essere indicata in conformità all'articolo 18 del Regolamento (CE) n. 1272/2008 e riportata sull’etichetta. Se differente dal nome commerciale, entrambe le informazioni devono essere incluse. Ad esempio, il nome commerciale “ANIDRIDE CARBONICA” deve essere accompagnato dall’identificatore del prodotto “diossido di carbonio”.
Sezione 1.1 - Numero di registrazione REACH
Se il redattore della SDS è il registrante, il numero di registrazione REACH deve essere riportato integralmente. Se il redattore è un distributore, può omettere le ultime 4 cifre.
Il numero di registrazione REACH deve essere inserito se uno degli attori della catena di fornitura ha registrato la sostanza.
Sezione 1.1 - Numero UFI (Unique Formula Identifier)
Il numero UFI è obbligatorio per tutte le miscele pericolose, eccetto quelle classificate solo come “gas sotto pressione” (H280). Non è obbligatorio includerlo nella SDS, ma se inserito deve essere riportato in questa sezione.
Sezione 1.4 - Numero telefonico di emergenza
I numeri telefonici dei centri antiveleni sono obbligatori per le miscele pericolose e devono essere gratuiti. L'elenco dei centri da includere si trova nel Decreto del 28 dicembre 2020. La presenza di questi numeri non comporta responsabilità per la conformità della SDS da parte dei centri stessi.
Sezione 2.2 - Numero massimo di consigli di prudenza P
Le SDS non dovrebbero contenere più di sei consigli di prudenza P, salvo casi in cui la natura e la gravità del pericolo lo richiedano (es. per sostanze come ammoniaca o monossido di carbonio). I consigli riportati sull’etichetta devono coincidere con quelli della SDS.
Sezione 7.1 - Frase "Non respirare il gas"
Deve essere sempre presente la frase “Non respirare il gas”, tranne che per l’aria respirabile/medicinale e per l’ossigeno medicinale.
Sezione 8.1 - Limiti di esposizione professionale
Le SDS devono includere i limiti di esposizione professionale italiani, europei e ACGIH, aggiornati all’ultima versione disponibile. Se il prodotto è distribuito in altri Paesi, il fornitore deve indicare i limiti di esposizione di quei Paesi.
Sezione 16 - Modifiche alla SDS
Deve essere riportato un elenco delle modifiche apportate rispetto alla versione precedente della SDS. Questo aiuta a identificare le variazioni nella formulazione del prodotto o nei regolamenti di sicurezza.
Queste indicazioni assicurano che le SDS siano compilate conformemente alle normative vigenti, garantendo l'informazione chiara e accurata dei pericoli e delle misure di sicurezza.
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