rischio radiazioni ottiche artificiali LASER

Art. 216, D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. - D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106


La valutazione del rischio di esposizione a radiazioni ottiche artificiali del tipo coerente (L.A.S.E.R. - Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation - Amplificazione di luce mediante emissione stimolata di radiazione) è stata effettuata in conformità alle indicazioni dell'art. 216 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, della parte II dell'allegato XXXVII del succitato decreto e nel rispetto delle norme della Commissione elettrotecnica internazionale (IEC).
In particolare si è prestato particolare attenzione ai seguenti elementi:
 - il livello, la gamma di lunghezze d'onda e la durata dell'esposizione a sorgenti artificiali di radiazioni ottiche;
 - i valori limite di esposizione
 - qualsiasi effetto sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori appartenenti a gruppi particolarmente sensibili al rischio;
 - qualsiasi eventuale effetto sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori risultante dalle interazioni sul posto di lavoro tra le radiazioni ottiche e le sostanze chimiche fotosensibilizzanti;
 - qualsiasi effetto indiretto come l'accecamento temporaneo, le esplosioni o il fuoco;
 - l’esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre i livelli di esposizione alle radiazioni ottiche artificiali;
 - la disponibilità di azioni di risanamento volte a minimizzare i livelli di esposizione alle radiazioni ottiche;
 - per quanto possibile, informazioni adeguate raccolte nel corso della sorveglianza sanitaria, comprese le informazioni pubblicate;
 - sorgenti multiple di esposizione alle radiazioni ottiche artificiali;
 - una classificazione dei laser stabilita conformemente alla pertinente Norma IEC e, in relazione a tutte le sorgenti artificiali che possono arrecare danni simili a quelli di un laser della classe 3B o 4, tutte le classificazioni analoghe;
 - le informazioni fornite dai fabbricanti delle sorgenti di radiazioni ottiche e delle relative attrezzature di lavoro in conformità delle pertinenti Direttive comunitarie.


Classificazione LASER (CEI EN 60825-1:2009)
Per la classificazione, la targhettatura, i requisiti tecnici di sicurezza necessari in funzione della classe di appartenenza e per le informazioni per l'utilizzatore si deve far riferimento alla CEI EN 62305-1:2009 "Sicurezza degli apparecchi laser. Classificazione delle apparecchiature e requisiti." che precisa anche i valori limite di LEA (limite di emissione accessibile, vale al dire il limite massimo di radiazione emesso corrispondente alla classe del laser).
Classificazione LASER
Classe 1 Laser che sono sicuri nelle condizioni di funzionamento ragionevolmente prevedibili, compreso l'impiego di strumenti ottici per la visione diretta del fascio.
Classe 1M Laser che emettono radiazione nell'intervallo di lunghezze d'onda tra 302,5 nm e 4000 nm, che sono sicuri nelle condizioni di funzionamento ragionevolmente prevedibili, ma che possono essere pericolosi se l'operatore impiega strumenti ottici all'interno del fascio;
Classe 2 Laser che emettono radiazione visibile nell'intervallo di lunghezza d'onda tra 400 nm e 700 nm, per i quali la protezione dell'occhio è normalmente assicurata dalle reazioni di difesa compreso il riflesso palpebrale. Questa reazione può essere prevista per fornire una protezione nelle condizioni di funzionamento ragionevolmente prevedibili, compreso l'impiego di strumenti ottici per la visione diretta del fascio;
Classe 2M Laser che emettono radiazione visibile nell'intervallo di lunghezza d'onda tra 400 nm e 700 nm, per i quali la protezione dell'occhio è normalmente assicurata dalle reazioni di difesa compreso il riflesso palpebrale. Tuttavia, l'osservazione diretta del fascio può risultare pericolosa se all'interno del fascio l'utilizzatore impiega strumenti ottici.
Classe 3R Laser che emettono nell'intervallo di lunghezza d'onda tra 302,5 e 10e6 nm, per i quali la visione diretta del fascio è potenzialmente pericolosa, ma il rischio è inferiore rispetto a quello dei laser di classe 3B;
Classe 3B Laser che sono normalmente pericolosi nel caso di visione diretta del fascio. Le riflessioni diffuse sono normalmente sicure;
Classe 4 Laser che sono in grado di provocare riflessioni diffuse pericolose. Possono causare lesioni alla cute e potrebbero anche costituire un pericolo d'incendio. Il loro utilizzo richiede estrema cautela.


I rischi per la salute e la sicurezza che possono derivare, dall'esposizione alle radiazioni ottiche artificiali durante il lavoro, con particolare riguardo ai rischi dovuti agli effetti nocivi sugli occhi e sulla cute possono essere così classificati in funzione della lunghezza d'onda:



Determinazione dei livelli di emissione: misurazioni o indicazioni del fabbricante
Nel caso di radiazioni laser emesse da macchine, la classificazione riportata nella CEI EN 60825-1:2009 stabilisce una relazione con il livello di radiazione emesso. In tale norma sono riportate le tabelle di correlazione tra la classe di rischio della macchina e i valori del livello di radiazione emessa per i diversi tipi di radiazione ottica (UV, VIS, IR).
A. Misurazioni
Qualora il fabbricante fornisca solo la classe (com'è sufficiente per il rispetto della norma) si è certi del non superamento dei valori limite solo se si ha a che fare con laser della classe 1 e della classe 2 (fonti giustificabili). In tutti gli altri casi il superamento può verificarsi tutte le volte che il raggio intercetta l'occhio (per i laser di Classe 1M, 2M, 3R, 3B, 4) e potrebbe avvenire per la cute (sicuramente per le attrezzature di Classe 4), pertanto, la valutazione dei livelli di esposizione non può che essere effettuata mediante misurazioni effettuate in conformità con le indicazioni tecniche e operative riportate nella suddetta norma CEI EN 60825-1:2009.
B. Fabbricante
Qualora il fabbricante fornisca il valore del livello di radiazione emesso si potrà effettuare direttamente il confronto con i corrispondenti valori limite riportati in Allegato XXXVII, parte 2 del D.Lgs. 81/2008.



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