PROGETTARE e ATTUARE un PIANO di CONTROLLO e MANUTENZIONE delle ATTREZZATURE DI LAVORO
Quando è necessario predisporre un piano di controllo e manutenzione di un’attrezzatura?
La legge impone al datore di lavoro di mettere a disposizione dei lavoratori solamente attrezzature di lavoro in possesso degli specifici requisiti di sicurezza previsti dalla normativa (Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81, articolo 70 comma 1). Per garantire la permanenza nel tempo dei suddetti requisiti, il datore di lavoro deve far si che le attrezzature siano oggetto di idonea manutenzione (art. 71 comma 4 lettera a) punto 2 del citato Decreto 81/2008). Quindi, in generale, tutte le attrezzature e gli impianti devono essere soggetti a controlli e manutenzione secondo programmi stabiliti dal datore di lavoro (prescrizioni ribadite anche negli articoli 64, 80 e 86 del Decreto 81/2008) e queste attività devono essere esplicitate nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) o in altra documentazione – tipicamente una procedura - a cui comunque il DVR dovrà far riferimento, al fine di esercitare una corretta gestione dei rischi derivanti dall’uso delle attrezzature stesse.
Ricordando che, col termine di “attrezzatura di lavoro” si intende “qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari all’attuazione di un processo produttivo,destinato ad essere usato durante il lavoro”, così come definito dall’articolo 69 comma 1 lettera a) Decreto 81/2008.
Cosa si intende per controllo e manutenzione? Gli interventi da effettuare su un’attrezzatura di lavoro al fine di garantirne nel tempo il mantenimento dei requisiti di sicurezza, possono sostanzialmente dividersi in:
1) Controlli e Manutenzioni Ordinari I componenti critici per la sicurezza, ovvero quelle parti del macchinario il cui guasto può costituire un pericolo per i lavoratori, vengono sottoposti, con cadenza prestabilita, a controlli o interventi manutentivi in modo da prevenirne il guasto che può causare un incidente o un infortunio. Tale approccio preventivo è utile, non solo per ridurre la probabilità di accadimento di un infortunio, ma anche per garantire il corretto funzionamento del macchinario nel tempo, riducendone quindi i tempi di fermo, a tutto vantaggio della produttività.
2) Manutenzioni Straordinarie Sono interventi non previsti, effettuati sul macchinario in seguito ad un guasto.
3) Verifiche periodiche Sono verifiche obbligatorie per legge che vengono svolte solamente dagli enti preposti (ASL, INAIL o soggetti abilitati) con periodicità definita dalla normativa. In particolare, devono essere sottoposti a verifiche periodiche: a. le attrezzature di cui all’allegato VII del Decreto 81/2008 (articoli 71 e 86 Decreto 81/2008); b. gli impianti elettrici (DPR 462/2001: articolo 4 per gli impianti ex mod. A ed ex mod. B, e articolo 6 per gli impianti ex mod. C).
Sommario:
1. PROGETTARE UN PIANO DI CONTROLLO E MANUTENZIONE
FASE 1: COSA SOTTOPORRE A CONTROLLO E MANUTENZIONE
FASE 2: COME EFFETTUARE I CONTROLLI E LE MANUTENZIONI
FASE 3: CHI EFFETTUA I CONTROLLI E LE MANUTENZIONI
FASE 4: IL PIANO DI CONTROLLO E MANUTENZIONE
2. REGISTRAZIONE dei CONTROLLI e delle MANUTENZIONI
DOCUMENTO 1: SCHEDA DI CONTROLLO E MANUTENZIONE MACCHINA
DOCUMENTO 2: CHECK LIST
Allegati Allegato I: PIANO DI CONTROLLO E MANUTENZIONE
Allegato II: SCHEDA DI CONTROLLO E MANUTENZIONE MACCHINA
Allegato III: CHECK LIST
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