Profili di Rischio di Comparto Distributori Carburante
Profili di Rischio di Comparto Distributori Carburante
DESCRIZIONE GENERALE DEL CICLO DI LAVORAZIONE
FASE 1: Rifornimento impianto
Capitolo 1 - La fase di lavorazione"
E caratterizzata da una seri di sotto fasi: arrivo e manovra autobotte, verifica livelli, apertura chiusini caricamento serbatoi - travaso , verifica pozzetti ed operazioni di pulizia:
Capitolo 2 - Attrezzature, Macchine ed Impianti"
Sono interessati in questa fase lautocisterna, serbatoi interrati, chiusini/tombinature , dispositivi per aprire e spostare i chiusini, sistema recupero vapori.
Capitolo 3 - Il fattore di rischio"
Vengono identificati i seguenti fattori di rischio:
- infortunistici
1) investimento dallautocisterna;
2) caduta dallautobotte durante la verifica dei livelli;
3) caduta nei pozzetti aperti;
4) scivolamento sul piazzale , su superfici sdrucciolevoli;
5) traumi acuti da sollevamento chiusini e da schiacciamento (dorso-lombari, dita mani e piedi);
6) rischio incendio ed esplosione.
igienico - ambientali ed organizzativi
1) rischio di inalazione di vapori di solventi e contatto con liquidi.
2) ustioni da freddo (esposizione a GPL)
3) traumi ripetuti colonna vertebrale
4) esposizione ad agenti fisici ( fattori microclimatici , rumore da traffico)
Capitolo 4 - Il danno atteso"
Si possono verificare con bassa probabilità, lesioni gravi e gravissime ed infortuni mortali in questa fase sia per il rischio di incendio ed esplosione che per investimento da autocisterna, caduta dallalto (dai boccaporti dei serbatoi delle autocisterne) : non sono stati rilevati infortuni di questo tipo nelle aziende indagate. Più probabile il verificarsi di lesioni lievi da schiacciamento delle dita mani e piedi e contusioni da scorretta movimentazione del chiusino,
Capitolo 5 - Gli interventi"
I principali interventi individuati per la sicurezza e prevenzione del rischio infortunistico sono:
- predisposizione di idonea segnaletica e delimitazione area di rifornimento;
- mantenere distanze di sicurezza per evitare di essere investiti durante le manovre dellautobotte;
- predisporre la ringhiera di protezione per il controllo livelli sullautobotte, corrimano sollevabile
della passerella lungo i boccaporti dei serbatoi dellautobotte;
- utilizzo di scarpe antinfortunistiche ed antisdrucciolo;
superfici di calpestio leggermente inclinate per favorire il deflusso dei liquidi eventualmente
dispersi;
- frequente ed adeguata pulizia delle superfici, utilizzando ove possibile anche materiale assorbente;
- evitare che nei pozzetti si depositi materiale estraneo;
- utilizzo di idonee attrezzature (chiave - sollevatore chiusino), DPI (guanti ) e corrette posture per il
sollevamento e movimentazione chiusini;
- far rispettare il divieto di fumare e di usare fiamme libere;
- estintori omologati , regolarmente verificati , a portata di mano;
- messa a terra collegata e prima delle operazioni di scarico delle autocisterne utilizzare pinze in
esecuzione AD per garantire lequipotenzialità tra le strutture metalliche;
- recupero vapori attivo
- motori autoveicoli spenti
- utilizzo di procedure in sicurezza
- informazione e formazione sui rischi.
I principali interventi individuati per la sicurezza e prevenzione del rischio igienico - ambientale ed organizzativo sono:
- corrette procedure da utilizzarsi da parte del conducente dellautocisterna durante il riempimento dei serbatoi ;
- mantenere distanze di sicurezza;
- utilizzo di maschera con filtro a carbone attivo in occasione di eventuali controlli a vista dei livelli di carburante dai boccaporti dellautobotte;
- evitare la permanenza degli addetti vicino agli sfiati dei serbatoi interrati;
- idonei DPI ed indumenti idonei per proteggersi dal freddo e dalla pioggia;
- informazione e formazione sui rischi.
Capitolo 6 - Appalto a ditta esterna"
Il rifornimento dellimpianto avviene tramite i fornitori delle compagnie .
Capitolo 8 - Il Rischio esterno"
Possibilità di inquinamento del sottosuolo da carburanti per mancanza di tenuta di serbatoi , per sversamenti. Inquinamento atmosferico da vapori di solventi in caso di sversamenti e da prodotti di combustione in caso di incendio.
MATRICE FASE LAVORATIVA / FATTORI DI RISCHIO/MISURE PREVENTIVE E DI SICUREZZA FASE LAVORATIVA MISURE DI SICUREZZA
E PREVENZIONE
Stoccaggio in serbatoi
-controllo giacenze, livelli ed eventuali perdite serbatoi interrati;
-apertura e chiusura
tombino. Rischi strutturali
- caduta nei pozzetti aperti
- scivolamento
Rischi da movim. carichi
-traumi acuti (dorso-lombari), da sollevamento chiusini e da schiacciamento (dita mani e piedi)
Rischi da macchine in movimento
-investimento da autovetture durante il controllo dei livelli
Rischio elettrico
Rischio incendio ed esplosione - delimitazione area
-tenere a distanza i non addetti ai lavori
- superfici di calpestio inclinate per favorire il deflusso dei liquidi eventualmente dispersi
- frequente ed adeguata pulizia delle superfici, utilizzando ove possibile anche materiale assorbente
- utilizzare scarpe antisdrucciolo
utilizzo di idonee attrezzature, chiave di manovra, DPI e posture per il sollevamento e movimentazione chiusini
-idonea posizione in equilibrio stabile per non cadere nel pozzetto
- messa a terra collegata;
- far rispettare il divieto di fumare
-estintori a portata di mano. Rischio Chimico
-rischio di inalazione di vapori di solventi e contatto con liquidi.
Rischio posturale e movimenta. carichi
-traumi ripetuti colonna vertebrale
- Rischi fisici
- esposizione ad agenti fisici ( fattori microclimatici rumore da traffico) -corrette procedure
- idonei DPI ed indumenti
-informazione e formazione sui rischi.
1. FASE DI LAVORAZIONE : Stoccaggio in serbatoi
Capitolo 1 - La fase di lavorazione"
E caratterizzata apertura tombini, controllo giacenze, livelli ed eventuali perdite serbatoi interrati ed operazioni di pulizia.
Capitolo 2 - Attrezzature, Macchine ed Impianti"
Sono interessati in questa fase i serbatoi interrati (per benzina super, verde", gasolio e GPL) chiusini/tombinature , dispositivi per aprire e spostare i chiusini.
I serbatoi ( da 7, 10 , 15 mc) sono prevalentemente a doppio mantello e realizzati in lamiera di acciaio saldato con fondi bombati. La camera risultante riempita di gas inerte segnalata da un manometro, posto in posizione visibile .Tutti i serbatoi sono collegati mediante conduttori isolanti in rame, sono collegati allanello di terra mediante corda in rame avente sezione di 50 mmq. I serbatoi presentano la superficie esterna adeguatamente protetta contro la corrosione. Sono muniti di un passo duomo del diametro interno di 50 cm con coperchio in flangia imbullonato , a tenuta assicurata mediante guarnizione, e sono dotati di dispositivo di sicurezza di primo grado a saturazione e dei dispositivi per la realizzazione del ciclo chiuso in fase di carico. Sul coperchio sono sistemati il tubo di carico con bocca di carico in bronzo e coperchietto a chiusura rapida, un tubo di aspirazione con valvola di fondo in bronzo a doppia sede e filtro, apparecchiatura di sicurezza formata da gruppo di saturazione, tubo di saturazione, saturatore flangiato, tagliafiamma intermedio, valvola semiautomatica a pistone per ciclo chiuso a cui sono collegati il tubo di ciclo chiuso con raccordo rapido e coperchio, il tubo di equilibrio terminante allesterno ad unaltezza non inferiore a m 2,50, munito di tagliafiamme terminale
I serbatoi sono posati orizzontalmente su una platea di ghiaia e sabbia, rinfiancati in sabbia ed interrati ad una profondità tale da presentare la generatrice superiore ad oltre un metro dal livello del terreno sovrastante.
I passi duomo sono racchiusi in pozzetti in muratura a pareti impermeabilizzate con malta cementizia e con sovrastante chiusino metallico carrabile con chiusura quasi stagna di protezione, posti a livello del piazzale. Allinterno dei pozzetti risulta installata, sul duomo del serbatoio e collegata ai conduttori di terra, una bandella di rame per la messa a terra delle autobotti mediante collegamento con pinze AD-PE.
La valvola semiautomatica a pistone presenta il seguente funzionamento: togliendo il coperchio del tubo di ciclo chiuso, una molla interna alla valvola spinge lotturatore troncoconico, munito di foro assiale passante, contro la sede, chiudendo completamente la luce che comunica con il tubo di equilibrio: in questo modo, durante le operazioni di carico, i vapori contenuti nel serbatoio fluiscono attraverso il tubo di ciclo chiuso e la tubazione flessibile di raccordo, finendo nel duomo dellautocisterna.
Se si chiude il tubo di ciclo chiuso con apposito coperchio, si agisce invece sul pistoncino solidale allotturatore che , comprimendo la molla, scopre la luce di attacco del tubo di equilibrio, consentendo la saturazione e lequilibrio della pressione durante il normale funzionamento del serbatoio.
Capitolo 3 - Il fattore di rischio"
Vengono identificati i seguenti fattori di rischio:
- infortunistici
1) caduta nei pozzetti aperti;
2) scivolamento sul piazzale , su superfici sdrucciolevoli;
3) traumi acuti da sollevamento chiusini e da schiacciamento (dorso-lombari, dita mani e piedi);
4) investimento da autovetture durante il controllo dei livelli
5. rischio incendio ed esplosione.
igienico - ambientali ed organizzativi
1) rischio di inalazione di vapori di solventi
e contatto con liquidi.
2) traumi ripetuti colonna vertebrale
3) esposizione ad agenti fisici ( fattori microclimatici , rumore da traffico)
Capitolo 4 - Il danno atteso"
Si possono verificare con bassa probabilità, lesioni gravi e gravissime ed infortuni mortali in questa fase sia per il rischio di incendio ed esplosione che per investimento da autovetture, caduta nei pozzetti : non sono stati rilevati infortuni di questo tipo nelle aziende indagate. Più probabile il verificarsi di lesioni lievi da schiacciamento delle dita mani e piedi e contusioni da scorretta movimentazione del chiusino.
Capitolo 5 - Gli interventi"
I principali interventi individuati per la sicurezza e prevenzione del rischio infortunistico sono:
- delimitazione area;
- tenere a distanza i non addetti ai lavori;
- superfici di calpestio inclinate per favorire il deflusso dei liquidi eventualmente dispersi;
- frequente ed adeguata pulizia delle superfici, utilizzando ove possibile anche materiale assorbente;
- utilizzo di scarpe antisdrucciolo;
- utilizzo di idonee attrezzature, chiave di manovra, DPI e posture per il sollevamento e movimentazione chiusini;
- idonea posizione in equilibrio stabile per non cadere nel pozzetto;
- far rispettare il divieto di fumare;
- distanze di sicurezza tra serbatoi interrati ;
- estintori a portata di mano;
- verifica messa a terra collegata;
- motori autoveicoli spenti;
- utilizzo di procedure in sicurezza;
- informazione e formazione sui rischi.
I principali interventi individuati per la sicurezza e prevenzione del rischio igienico - ambientale ed organizzativo sono:
- evitare la permanenza degli addetti vicino agli sfiati dei serbatoi interrati;
- idonei DPI ,utilizzo di idonee attrezzature, chiave di manovra per chiusini;
- dopo lapertura posizionare il chiusino idoneamente e stabilmente sul pavimento una volta
sollevato;
- indumenti idonei per proteggersi dal freddo e dalla pioggia;
- informazione e formazione sui rischi.
Capitolo 6 - Appalto a ditta esterna"
Verifica tenuta e manutenzione serbatoi.
Capitolo 8 - Il Rischio esterno"
Possibilità di inquinamento del sottosuolo da carburanti per mancanza di tenuta di serbatoi , per sversamenti. Inquinamento atmosferico da vapori di solventi in caso di sversamenti e da prodotti di combustione in caso di incendio.
MATRICE FASE LAVORATIVA / FATTORI DI RISCHIO/MISURE PREVENTIVE E DI SICUREZZA
FASE LAVORATIVA
RISCHI INFORTUNISTICI MISURE DI SICUREZZA
E PREVENZIONE RISCHI IGIENICO -AMBIENTALI ED ORGANIZZATIVI MISURE DI SICUREZZA E PREVENZIONE
Erogazione carburante
erogazione di carburante Rischi strutturali e da mezzi in movimento
- in vestimento da
autovetture,
- da scivolamento
- di inciampo o trascinamento del tubo di erogazione (partenza anticipata del veicolo)
Sostanze pericolose
- inalazione e contatto con vapori e getti e schizzi di carburante
ustioni da freddo (GPL)
Rischio incendio ed
esplosione
Rischio elettrico - spazi sufficienti per lattesa ed il rifornimento , mantenere larea libera da ostacoli;
- prestare particolare attenzione alle autovetture in moviment;o
- adeguata pulizia del piazzale
- pulire immediatamente eventuali fuoriuscite di carburante
- utilizzo di scarpe antiscivolo
- se possibile utilizzare guanti protettivi
- ove possibile utilizzare la predeterminazione automatica dellerogazione;
- durante lerogazione la pistola deve essere posizionata stabilmente nel bocchettone;
- nel caso di richiesta di pieno, ridurre al minimo i tempi di arrotondamento;
- verificare il corretto riempimento del serbatoio per evitare fuoriuscite accidentali di carburante;
- assumere una posizione laterale e di sicurezza rispetto al bocchettone per evitare inalazioni eventuali di vapori o contatto con benzine;
- togliere la pistola dal bocchettone del veicolo e riporla nellapposita colonnina prima di procedere alla riscossione del pagamento;
- sistema di recupero vapori
- far rispettare il divieto di fumare
- lerogazione deve avvenire a motore spento;
- non tenere nelle tasche stracci sporchi di carburante, materiale di possibile innesco (accendini)
- estintori posizionati correttamente ed in efficienza (controlli periodici)
- CPI aggiornato;
- impianto elettrico a norma;
- verifica messa a terra
-distanze di sicurezza
Rischo chimico
- esposizione per via inalatoria a vapori di miscele di idrocarburi aromatici
(benzene, toluene, xilene, etilbenzene)
e di idrocarburi alifatici ( esano, eptano , ottano ecc..)
- assorbimento per contatto diretto cute e mucose con i relativi prodotti liquidi o con indumenti sporchi;
- esposizione a piombo;
-esposizione per via aerea a gas esausti da traffico veicolare
Rischi fisici
- esposizione a microclima
sfavorevole; - uso di benzine a basso contenuto di benzene (< 1% in peso) e di idrocarburi aromatici ( 30 %)
- dotare gli impianti di sistema di recupero vapori solidali con le pistole di erogazione
- aspirazioni
localizzate a livello di pistole di erogazione;
- corrette procedure di lavoro in sicurezza ;
- maggior diffusione dei sistemi a self -service (fai da te)
- se possibile utilizzare guanti protettivi
- evitare la contaminazione degli indumenti;
-cambiare immediatamente gli indumenti imbrattati;
- non usare la benzina per pulire le mani o altro;
- non fumare o consumare cibo con le mani sporche e sul posto di lavoro;
- usare per la pulizia delle mani possibilmente carta a strappo monouso ;
- ove possibile utilizzare la predeterminazione automatica dellerogazione;
- durante lerogazione la pistola deve essere posizionata stabilmente nel bocchettone;
- nel caso di richiesta di pieno, ridurre al minimo i tempi di arrotondamento;
- verificare il corretto riempimento del serbatoio per evitare fuoriuscite accidentali di carburante;
- assumere una posizione laterale e di sicurezza rispetto al bocchettone per evitare inalazioni eventuali di vapori o contatto con benzine;
- divieto di minori di 18 anni ad essere adibiti allerogazione di carburante;
- corretta manutenzione periodica dellimpianto;
- protezione area erogazione da idonea pensilina e fabbricato o prefabbricato per il ricovero del gestore ed adeguati servizi igienici ;
- usare adeguati indumenti protettivi per difendersi dalla pioggia e dal freddo;
- formazione ed informazione;
sorveglianza sanitaria graduata al rischio.
FASE 3: Erogazione carburante
Capitolo 1 - La fase di lavorazione"
Si possono distinguere le seguenti modalità di erogazione:
1) erogazione manuale classica;
2) erogazione con predeterminatore;
3. self-service / fai da te con o senza personale.
Gli impianti possono essere classificati in ;
a) esistenti non dotati di sistema di recupero vapori
b) impianti esistenti adeguati di recente;
c) impianti nuovi con sistema recupero vapori;
d) impianti con aspirazione localizzata dei vapori.
In tale fase di lavorazione loperatore , nella maggior parte dei casi lo stesso gestore del distributore, eroga la quantità di carburante richiesta, dopo aver aperto il serbatoio dellautoveicolo e riscuote il denaro dopo aver richiuso il serbatoio.
La permanenza vicino alla fonte di emissione dei vapori (pistola erogatrice - serbatoio) ridotta in presenza di predeterminatori .
In caso di presenza di impianto fai da te con pre-pagamento (self-service pre-pay), il conducente dellautoveicolo compie le operazioni da solo dopo aver pagato con denaro o con carta magnetica il compenso dovuto nellapposita colonnina di riscossione (accettatore di banconote e carte di credito) vicino alla pompa. Dove cè la presenza di personale può essere aiutato se in difficoltà.
In altri casi il conducente dopo aver erogato la quantità di carburante voluta si reca nel vicino chiosco" del distributore per effettuare il pagamento del compenso che viene riscosso da personale del Servizio.
Capitolo 2 - Attrezzature, Macchine ed Impianti"
Larea di distribuzione costituita da più isole" protette da pensilina prefabbricata metallica con controplafonature in materiale autoestinguente, dal chiosco del gestore , servizi igienici , e dalle colonnine di erogazione.
Limpianto costituito prevalentemente da erogatori multiprodotto (in genere 3) per lerogazione di benzina super, senza piombo, gasolio collegati ai rispettivi serbatoi ed asserviti o meno a impianto fai da te, self - service pre - pagamento , da accettore di banconote e carte di credito, da distributore semplice per lerogazione di miscela collegato al serbatoio di benzina super ed al serbatoio di olio lubrificante (0,3 mc).
Le colonnine fornite di certificato di omologazione, sono installate in apposite isole di distribuzione, hanno le testate di tipo elettronico
Il loro collegamento allimpianto elettrico e di terra effettuato nel rispetto delle Norme CEI .
In caso di malfunzionamento degli erogatori prevista la presenza di valvole antispandimento", in grado di interrompere lerogazione del prodotto.
Le distanze di sicurezza interne, esterne e di protezione risultano nei limiti imposti .
Capitolo 3 - Il fattore di rischio"
Vengono identificati i seguenti fattori di rischio:
- infortunistici
1) in vestimento da autovetture,
2) da scivolamento
3) di inciampo o trascinamento del tubo di erogazione (partenza anticipata del veicolo)
4. inalazione e contatto con vapori e getti e schizzi di carburante, ustioni da freddo (GPL);
5) rischio incendio ed esplosione;
6) rischio elettrico.
igienico - ambientali ed organizzativi
1) esposizione per via inalatoria a vapori di miscele di idrocarburi aromatici (benzene, toluene, xilene, etilbenzene) e di idrocarburi alifatici ( esano, eptano , ottano ecc..), 1-3 butadiene;
2) esposizione per contatto diretto cute e mucose con i relativi prodotti liquidi o con indumenti sporchi;
3) esposizione per via aerea a gas esausti da traffico veicolare;
4) esposizione a piombo;
5) esposizione a microclima sfavorevole .
Capitolo 4 - Il danno atteso"
Si possono verificare con bassa probabilità, lesioni gravi e gravissime ed infortuni mortali in questa fase sia per il rischio di incendio ed esplosione che per investimento da autovetture. Tuttavia non sono stati rilevati infortuni di questo tipo nelle aziende indagate e ne malattie professionali.
Rischio chimico: benzene
Il Benzene , contenuto nelle benzine in percentuali variabili tra l0,5% e il 3,4% in peso ( 1-5-19-20-32) un agente cancerogeno per luomo; lesposizione a questo composto comporta il rischio di sviluppare leucemie, in particolare leucemie mieloidi acute. Tali patologie sono state per la prima volta segnalate negli anni 70 in lavoratori chimici addetti alla produzione di pellicola di gomma ( Pliofilm ) ed esposti a concentrazioni di benzene dellordine di centinaia di ppm (28). Per questo, il benzene allocato nel gruppo 1 (agenti cancerogeni per luomo) dallAgenzia Internazionale per le ricerche sul cancro (IARC) . I vapori di benzina ed i gas di scarico di motori a benzina vengono considerati dalla IARC come possibili cancerogeni per luomo (Gruppo 2B) mentre le emissioni di veicoli Diesel sono classificate nel gruppo (Gruppo 2A) dei cancerogeni probabili. Lesposizione prolungata ad alte dosi benzene puo inoltre provocare anemia aplastica, leucopenia, piastrinopenia effetti neurotossici (29-42). La cancerogenicità per luomo in conseguenza di esposizione ad alte dosi dimostrata con certezza: infatti gli studi che hanno evidenziato unassociazione epidemiologica tra leucemia ed esposizione a benzene fanno riferimento a lavoratori esposti a dosi elevate di benzene , mentre restano molti dubbi sul rischio di leucemia per bassi livelli di esposizione. Il benzene, il cui uso come solvente ora vietato nei paesi dellUE presente in concetrazioni variabili in matrici biologiche (vegetali) , residui di combustione e nelle benzine per autotrazione disponibili in commercio. La presenza ubiquitaria nellecosistema comporta che ampie fasce della popolazione siano esposte a basse dosi.
In merito al rischio delle altre sostanze chimiche , le misure per ridurre lesposizione a benzene permettono di tenere sotto controllo i rischi per la salute degli operatori dovuti agli altri componenti delle benzine ( metil-benzeni , ottano ..., 1-3 butadiene , esano, piombo..).
Capitolo 5 - Gli interventi"
I principali interventi individuati per la sicurezza e prevenzione del rischio infortunistico sono:
- predisporre spazi sufficienti per lattesa ed il rifornimento , mantenere larea libera da ostacoli;
- prestare particolare attenzione alle autovetture in movimento;
- adeguata pulizia del piazzale;
- pulire immediatamente eventuali fuoriuscite di carburante;
- utilizzo di scarpe antiscivolo;
- se possibile utilizzare guanti protettivi;
- ove possibile utilizzare la predeterminazione automatica dellerogazione;
- durante lerogazione la pistola deve essere posizionata stabilmente nel bocchettone;
- nel caso di richiesta di pieno, ridurre al minimo i tempi di arrotondamento;
- verificare il corretto riempimento del serbatoio per evitare fuoriuscite accidentali di carburante;
- assumere una posizione laterale e di sicurezza rispetto al bocchettone per evitare inalazioni
eventuali di vapori o contatto con benzine;
- togliere la pistola dal bocchettone del veicolo e riporla nellapposita colonnina prima di procedere
alla riscossione del pagamento;
- sistema di recupero vapori;
- far rispettare il divieto di fumare
- lerogazione deve avvenire a motore spento;
- non tenere nelle tasche stracci sporchi di carburante, materiale di possibile innesco (accendini);
- estintori posizionati correttamente ed in efficienza (omologat e controllati periodicamente)
ed in numero sufficiente (es. n. 5) : estintori in polvere da kg 6 cad. con capacità estinguente uguale o superiore a 89 B e C posizionati ai piedi dei distributori, e secchi di sabbia (n. 4 -5);
- CPI aggiornato;
- impianto elettrico a norma;
- collaudo secondo Norma CEI
- verifica messa a terra;
- erogatori omologati
- distanze di sicurezza
- le colonnine di distribuzione devono essere poste ad una distanza superiore a m 6 da
ferrovie o tramvie percorrenti strade ordinarie;
- non devono essere presenti in prossimità dell'impianto ferrovie o tramvie in sede propria ad una distanza inferiore a 20 metri;
- tra i serbatoi interrati deve intercorrere una distanza superiore a 50 cm;
- i serbatoi interrati devono essere posti ad una distanza superiore a 2 metri da cantine e simili;
- tra l'impianto ed il perimetro di edifici carcerari e terreni annessi deve intercorrere una distanza superiore a 100 metri;
- le isole di distribuzione devono essere poste ad una distanza superiore a 9 metri da aree specificamente indicate a parcheggio, da moteels, da posti di ristoro, da bar, ristoranti, snack-bar, tavole calde con superficie superiore a 20 mq
I principali interventi individuati per la sicurezza e prevenzione del rischio igienico - ambientale ed organizzativo sono:
- attuazione di quanto previsto per la Protezione da agenti cancerogeni
- uso di benzine a basso contenuto di benzene (< 1% in peso) e di idrocarburi aromatici ( 30 %)
- dotare gli impianti di sistema di recupero vapori solidali con le pistole di erogazione
- aspirazioni localizzate a livello di pistole di erogazione;
- segnaletica ed etichettatura di sicurezza;
- maggior diffusione dei sistemi a self -service (fai da te);
- se possibile utilizzo di guanti protettivi;
- corrette procedure di lavoro in sicurezza;
- evitare la contaminazione degli indumenti;
- cambiare immediatamente gli indumenti imbrattati;
- non usare la benzina per pulire le mani o altro;
- non fumare o consumare cibo con le mani sporche e sul posto di lavoro;
- usare per la pulizia delle mani possibilmente carta a strappo monouso ;
- ove possibile utilizzare la predeterminazione automatica dellerogazione;
- durante lerogazione la pistola deve essere posizionata stabilmente nel bocchettone;
- nel caso di richiesta di pieno, ridurre al minimo i tempi di arrotondamento;
- verificare il corretto riempimento del serbatoio per evitare fuoriuscite accidentali di carburante;
- assumere una posizione laterale e di sicurezza rispetto al bocchettone per evitare inalazioni
eventuali di vapori o contatto con benzine;
- divieto di minori di 18 anni ad essere adibiti allerogazione di carburante;
- corretta manutenzione periodica dellimpianto;
- protezione area erogazione da idonea pensilina e fabbricato o prefabbricato per il ricovero del gestore ed adeguati servizi igienici ;
- usare adeguati indumenti protettivi per difendersi dalla pioggia e dal freddo;
- formazione ed informazione;
- registro degli esposti
Capitolo 6 - Appalto a ditta esterna"
Manutenzione , pulizia e controllo impianti.
Capitolo 8 - Il Rischio esterno"
Possibilità di inquinamento sottosuolo per sversamenti e gocciolamento. Inquinamento atmosferico da vapori di solventi in caso di sversamenti e da prodotti di combustione in caso di incendio.
Il rischio di inquinamento atmosferico può essere rilevante solo in caso di incendio non controllato.
MATRICE FASE LAVORATIVA / FATTORI DI RISCHIO/MISURE PREVENTIVE E DI SICUREZZA
FASE LAVORATIVA
N. 4 RISCHI INFORTUNISTICI MISURE DI
SICUREZZA
E PREVENZIONe RISCHI IGIENICO -AMBIENTALI ED ORGANIZZATIVI MISURE DI SICUREZZA
E PREVENZIONE
Servizi vari alle autovetture:
- controllo livelli
- controllo pneumatici
- lavaggio parabrezza Rischi strutturali e da macchine in movimento
e da attrezzi.
- investimento da veicoli in transito;
- ustioni da contatto con parti calde del motore ed a seguito di apertura di tappi radiatore (getti di vapore o acqua calda) o con oli motore;
- scivolamento;
- lesioni da caduta del cofano non idoneamente bloccato;
- lesioni da contatto con organi in movimento del motore;
- scoppio pneumatici durante il controllo; - spazi sufficienti ed in sicurezza per tali operazioni;
- prestare attenzione ai veicoli in transito;
-adeguate procedure
- far spegnere il motore durante le operazioni;
- bloccare adeguatamente il cofano in posizione aperta prima di iniziare le operazioni allinterno del vano motore;
- lasciar raffreddare il motore prima di svitare il tappo del radiatore o svitarli lentamente con le dovute cautele facendo sfogare la pressione e luso di guanti protettivi;
- se non strettamente necessario, non operare su motori accesi e non avvicinare le mani ad organi in movimento o che possono entrare in movimento;
- gonfiagomme portatile a norma e periodicamente controllato; Rischio posturale
- posturale;
Rischio chimico
- contatto oli motore;
- contatto prodotti per la pulizia parabrezza;
- inalazioni di vapori di solventi di provenienti dal carburatore o dallattività di erogazione;
Rischio fisico
- microclima sfavorevole ( alte e basse temperature ambientali); - posture corrette e non fisse;
- uso di DPI (guanti protettivi);
- uso di ausili idonei per la pulizia parabrezza;
- sistema recupero vapori;
- corrette procedure di lavoro;
- evitare di effettuare le attività in vicinanza delle pompe;
- idonei indumenti di protezione da intemperie;
- formazione ed informazione;
Fase 4: Servizi vari alle autovetture
Capitolo 1 - La fase di lavorazione
Le principali attività che vengono effettuate in questa fase di lavoro sono: controllo livelli , lavaggio parabrezza e controllo pressione pneumatici: le prime due spesso effettuate in contemporanea allerogazione di carburante. Durante il controllo dei livelli si potrà rendere necessario effettuare delle aggiunte di liquidi per il radiatore, oli per motore, liquidi per i freni. La pulizia del parabrezza viene effettuato con specifiche attrezzature e prodotti (spugne, stracci, pulivetro).
Il controllo della pressione dei pneumatici viene effettuato con gonfiagomme portatile o fisso.
Capitolo 2 - Attrezzature, Macchine e Impianti"
Vengono utilizzate attrezzature per la pulizia del parabrezza: spugna-tergivetro con impugnatura, spugne , stracci, detergenti parabrezza.
Vengono utilizzati liquidi per radiatore , liquidi per freni, liquidi per batteria, oli motore per rabbocchi.
Per il controllo della pressione delle gomme : un gonfiagomme portatile o fisso in zona di sicurezza.
Capitolo 3 - Il fattore di rischio"
I principali rischi di tipo infortunistico sono
- investimento altri veicoli in transito;
- ustioni da contatto con parti calde del motore ed a seguito di apertura di tappi radiatore (getti di vapore o acqua calda) o con oli motore;
- scivolamento;
- lesioni da caduta del cofano non idoneamente bloccato;
- lesioni da contatto con organi in movimento del motore;
- scoppio pneumatici durante il controllo.
I principali rischi igienico - ambientali ed organizzativi
- posturale;
- contatto oli motore;
- contatto prodotti per la pulizia parabrezza (saponi, detergenti anionici e cationici...);
- microclima sfavorevole ( alte e basse temperature ambientali);
- inalazioni di vapori di solventi di provenienti dal carburatore o dallattività di erogazione;
Capitolo 4 - Il danno atteso"
Questa fase lavorativa può essere considerata a rischio basso per gli addetti: nessuna malattia professionale rilevata e 10 infortuni lievi negli ultimi 5 anni segnalati, verificatisi durante lattività di controllo livelli ( piccole ustioni allavambraccio - mani, lombalgie) .
Non si sono riscontrate dermatiti allergiche ed irritative da contatto ne follicoliti cute arti superiori.
Capitolo 5 - Gli interventi"
I principali interventi individuati per la sicurezza e prevenzione del rischio infortunistico sono:
- spazi sufficienti ed in sicurezza per tali operazioni;
- segnaletica ed attenzione ai veicoli in transito;
- adeguate procedure
- far spegnere il motore durante le operazioni;
- bloccare adeguatamente il cofano in posizione aperta prima di iniziare le operazioni allinterno del vano motore;
- lasciar raffreddare il motore prima di svitare il tappo del radiatore o svitarli lentamente con le dovute cautele facendo sfogare la pressione e luso di guanti protettivi;
- se non strettamente necessario, non operare su motori accesi e non avvicinare le mani ad organi in movimento o che possono entrare in movimento;
- gonfiagomme portatile a norma e periodicamente controllato;
I principali interventi individuati per la sicurezza e prevenzione del rischio igienico - ambientale ed organizzativo
- posture corrette e non fisse o prollungate;
- uso di DPI (guanti protettivi);
- uso di ausili idonei per la pulizia parabrezza;
- idonei indumenti di protezione da intemperie;
- sistema recupero vapori;
- corrette procedure di lavoro;
- evitare di effettuare le attività in vicinanza delle pompe;
- formazione ed informazione.
Capitolo 6 - Appalto a ditta esterna"
No
Capitolo 8 - Il rischio esterno
Nessuno o irrilevante rischio per ambiente per adeguata raccolta scarichi delle acque di rifiuto e pulizia dellarea di lavoro.
MATRICE FASE LAVORATIVA / FATTORI DI RISCHIO/MISURE PREVENTIVE E DI SICUREZZA FASE LAVORATIVA
N. 5 RISCHI INFORTUNISTICI MISURE DI SICUREZZA
E PREVENZIONe RISCHI IGIENICO -AMBIENTALI ED ORGANIZZATIVI MISURE DI SICUREZZAE PREVENZIONE
Servizi dimanutenzione e pulizia:
interventi su apparecchiature
per riparare guasti semplici o per pulizia;
controlli periodici su apparecchiature;
pulizie area , servizi igienici, chiosco, manipolazione rifiuti.
Manutenzione impianti e riparazione guasti importanti ( a cura di ditte esterne) Rischi strutturali , da attrezature
- rischio di scivolamento;
- punture e tagli;
- caduta da scale portatili durante la pulizia vetrate , plafoniere;
- ustioni;
Sostanze pericolose
- contatto con prodotti irritanti per la cute;
(manipolazione rifiuti)
Rischio elettrico
(elettrocuzione)
Rischio incendio - adeguata pulizia area di lavoro;
- uso di scarpe antisdrucciolo;
-uso di adeguati guanti protettivi;
- utilizzo di scale portatili stabili e solide, non usurate, controllate periodicamente ed in modo appropriato e sicuro ( corretto posizionamento, giusta inclinazione , appoggio stabile di tutti i piedi, corretta inclinazione, corretto bilanciamento del corpo);
- non utilizzare prodotti infiammabili;
- adeguata manutenzione degli impianti di trattamento acque reflue;
- controllo periodico del livello dei fanghi e dellolio , rimuovendoli e smaltendoli come rifiuti a termini di legge;
- togliere la tensione elettrica
sugli impianti ed attrezzature su cui si effettuano gli interventi;
- attrezzature provviste di certificazioni di sicurezza (marchio CE, conformità UNI)
- far rispettare il divieto di fumare e di usare fiamme libere;
- verificare corretto funzionamento delle attrezzature ed impianti segnalando le anomalie e richiedendo lintervento delle ditte di manutenzione;
Rischi posturali e moviment. Carichi
- (rischi di lesioni dorso lombari);
Rischio chimico
- dermatiti irritative o allergiche da contatto con prodotti per la pulizia;
Rischio biologico
- rischio biologico durante la pulizia dei servizi igienici;
- manipolazione rifiuti;
Rischi fisici
- microclima sfavorevole; - corrette procedure;
- non superare i carichi di 30 kg
- movimentazione con ausili;
- uso di adeguati indumenti protettivi e DP I ( guanti, stivali, scarpe protettive...)
( a norma C.E.)
- schede tecniche di sicurezza e tossicologiche dei prodotti utilizzati;
-uso di adeguati indumenti protettivi
- formazione ed informazione
Fase n. 5: Servizi di manutenzione e pulizia
Capitolo 1 - La fase di lavorazione"
Questa fase si caratterizza da una attività che viene effettuata da personale del distributore ovvero interventi su apparecchiature per riparare guasti semplici o per pulizia , controlli periodici su apparecchiature ,pulizie dellarea di lavoro dei servizi igienici e del chiosco, ed interventi rilevanti per la manutenzione e pulizia periodica degli impianti (erogatori, pompe, serbatoi, autolavaggio, ponte sollevatore, gonfiagomme ecc..) e per la riparazione di guasti importanti che vengono effettuati da ditte esterne specializzate , nonchè verifiche e controlli periodici degli impianti elettrici ed antincendio comprese le verifiche periodiche degli estintori.
Le attività di pulizia nei casi di Distributori delle stazioni di servizio autostradali o di grosse dimensioni sono effettuate da imprese di pulizia esterne
Capitolo 2 - Attrezzature, Macchine e Impianti"
Sono utilizzate attrezzature e prodotti per la pulizia : scale portatili, motospazzatrici, aspiraliquidi ed aspirapolveri, lucidatrici , spazzole pulitrici prodotti detergenti ( alcolli + sodio alcansolfonato, isopropanolo + essenze profumate ecc..) ,detersivi es. carbonato di sodio + perborato di sodio + alchilbenzensolfonato...), saponi, shampoo, disinfettanti (formaldeide, alcool), disincrostanti, pulitori spray per vetri ( 2-Butossietanolo) e per mobili ( tensioattivi non ionici, olio di paraffina e silicone, isoparaffina), candeggina, soluzioni di acidi forti, acido muriatico ammoniaca al 3% - 5% - 6%....
Le attrezzature utilizzate per la manutenzione e riparazione degli impianti sono quelle in uso delle ditte esterne chiamate ad intervenire.
Capitolo 3 - Il fattore di rischio"
I principali rischi di tipo infortunistico sono:
- rischio di scivolamento;
- punture e tagli;
- caduta da scale portatili durante la pulizia vetrate , plafoniere;
- ustioni;
- contatto con prodotti irritanti per la cute e mucose;
- rischio elettrico;
(elettrocuzione)
- rischio incendio ed esplosione.
I principali rischi igienico - ambientali ed organizzativi
- posture e movimentazione di. carichi con rischi di lesioni dorso lombari;
- dermatiti irritative o allergiche da contatto con prodotti per la pulizia;
- rischio biologico durante la pulizia dei servizi igienici;
- microclima sfavorevole ( sbalzi termici);
- manipolazione rifiuti.
Capitolo 4 - Il danno atteso"
I rischi individuati messi in atto gli interventi preventivi previsti possono stimarsi molto bassi. Nessun infortunio e malattia professionale rilevati negli ultimi 5 anni.
Capitolo 5 - Gli interventi"
I principali interventi individuati per la sicurezza e prevenzione del rischio infortunistico sono:
- adeguata pulizia area di lavoro;
- uso di scarpe antisdrucciolo;
- uso di adeguati guanti protettivi;
- non utilizzare prodotti infiammabili;
- utilizzo di scale portatili stabili e solide, non usurate, controllate periodicamente ed in modo appropriato e sicuro ( corretto posizionamento, giusta inclinazione , appoggio stabile di tutti i piedi, corretta inclinazione, corretto bilanciamento del corpo);
- adeguata manutenzione degli impianti di trattamento acque reflue;
- controllo periodico del livello dei fanghi e dellolio , rimuovendoli e smaltendoli come rifiuti a termini di legge;
- togliere la tensione elettrica sugli impianti ed attrezzature su cui si effettuano gli interventi;
- Conformità alle Norme CEI
- attrezzature provviste di certificazioni di sicurezza (marchio CE, conformità UNI)
- far rispettare il divieto di fumare e di usare fiamme libere;
- verificare corretto funzionamento delle attrezzature ed impianti segnalando le anomalie e richiedendo lintervento delle ditte di manutenzione;
I principali interventi individuati per la sicurezza e prevenzione del rischio igienico - ambientale ed organizzativo
- adozione di corrette procedure di lavoro in sicurezza;
- non superamento dei carichi di 30 kg
- movimentazione con ausili;
- uso di adeguati indumenti protettivi e DP I ( guanti, stivali, scarpe protettive...)
( a norma C.E.)
- formazione ed informazione
- messa a disposizione ed informazione sulle schede tecniche di sicurezza e tossicologiche dei prodotti utilizzati;
Capitolo 6 - Appalto a ditta esterna"
Sono in appalto le attività di manutenzione degli impianti ed in alcuni casi le attività generali di pulizia.
Capitolo 8 - Il rischio esterno
Possibilità di inquinamento sottosuolo per sversamenti (carburanti) e perdite durante interventi di pulizia e menutenzione e da prodotti utilizzati per la pulizia ( detergenti, detersivi) . Inquinamento atmosferico da vapori di solventi e da prodotti di combustione in caso di incendio.
Il rischio di inquinamento atmosferico può essere rilevante solo in caso di incendio non controllato.
MATRICE FASE LAVORATIVA / FATTORI DI RISCHIO/MISURE PREVENTIVE E DI SICUREZZA
FASE LAVORATIVA
N. 6 RISCHI INFORTUNISTICI MISURE DI SICUREZZA E PREVENZIONE RISCHI IGIENICO -AMBIENTALI ED ORGANIZZATIVI MISURE DI SICUREZZAE PREVENZIONE
Autofficina
- Riparazione motori e parti meccaniche autoveicoli;
- revisione e messa a punto autoveicoli;
- controllo livelli e carica batterie;
- sostituzione olio motore;
- controllo pressione e sostituzione gomme;
- magazzino.
- attività con ponte sollevatore; Rischi strutturale e da macchine in movimento
- investimento da autoveicoli
in transito o in prova;
Rischi da macchine ed attrezzi
- lesioni arti superiori per schiacciamento, ferite tagli , impigliamento per luso di attrezzature manuali e contatto con parti taglienti;
( cacciavite , pinze , martelli, mola , piccolo trapano a colonna, smeriglio portatile, apparecchiatura per il caricamento dellaria condizionata, recipienti in pressione per il caricamento dellolio,.)
- proiezioni schegge;
- ustioni da contatto con parti calde del motore ed a seguito di apertura di tappi radiatore (getti di vapore o acqua calda) o con oli motore;
- lesioni da caduta del cofano non idoneamente bloccato;
Sostane pericolose
- schizzi liquidi - acidi dalle batterie,
Altri rischi
- scivolamento ed inciampo;
- lesioni da contatto con organi in movimento del motore;
- scoppio pneumatici durante il controllo o sostituzioni;
- cadute nella buca per riparazioni dal basso;
- traumi dorso-lombari;
- caduta di materiali dallalto (dal ponte sollevatore, da scafali o imballi del magazzino);
Rischio elettrico
- da elettrocuzione per contatti accidentali con cavi elettrici danneggiati, attrezzature in cattivo stato di manutenzione, lampade elettriche portatili)
Rischio incendio ed esplosione (sostanze infiammabili) - spazi sufficienti ed in sicurezza per tali operazioni;
- prestare attenzione ai veicoli in transito;
- segnaletica e cartellonistica di sicurezza;
- macchine , utensili , attrezzature ed apparecchiature installati come previsto dal costruttore ed utilizzati in modo appropriato e corredate da libretto di istruzioni per luso;
- protezioni fisse o mobile per le macchine utensili;
- utilizzo di occhiali di protezione;
- adeguate procedure
- far spegnere il motore durante le operazioni;
- bloccare adeguatamente il cofano in posizione aperta prima di iniziare le operazioni allinterno del vano motore;
- lasciar raffreddare il motore prima di svitare il tappo del radiatore o svitarli lentamente con le dovute cautele facendo sfogare la pressione e luso di guanti protettivi;
- adeguata e frequente pulizia dei pavimenti;
- utilizzo di scarpe antiinfortunistiche antisdrucciolo;
- se non strettamente necessario, non operare su motori accesi e non avvicinare le mani ad organi in movimento o che possono entrare in movimento;
- gonfiagomme portatile a norma e periodicamente controllato;
- Rispetto Norme UNI per le fosse di lavoro per autoveicoli;
- idonea segnaletica e protezione delle fosse";
- utilizzo di ausili ed attrezzature idonee per la movimentazione di pezzi pesanti;
- utilizzo di sollevatori idraulici a pedali;
- scafalature stabili e materiali ordinati in posizione sicura;
utilizzo di scale sicure e stabili;
- dichiarazioni di conformità e revisioni periodiche ponti di sollevamento;
- indicazioni di portata massima del ponte di sollevamento autoveicoli;
- posizionamento correto del veicolo sul ponte senza sbilanciamento del peso, marcia innescata e freno a mano tirato;
- prestare attenzione alle fasi di salita e discesa del veicolo;
- utilizzo , se necessario dei cunei blocca ruota;
- nessuna persona deve restare a bordo del veicolo durante le operazioni sul ponte;
impianto elettrico realizzato in conformità alla Regola dArte (L. 46/90);
- denuncia di impianto di messa a terra e verifiche periodiche (biennali);
- parere ASL per licenza ;
- far rispettare il divieto di fumare e di produrre fiamme libere;
- evitare la formazione di miscele esplosive;
- CPI ove previsto ;
- presenza di estintori (A-B-C) portatili o fissi e loro controllo periodico;
- addestramento squadra antincendio;
- vie di uscita sgombre da materiali; Rischi posturali e moviment.carichi
- posture scomode e forzate;
- movimentazione pezzi motore;
Rischio chimico
- contatto con oli motore esausti;
- sgrassanti per pulizia pezzi;
- eventuali fibre di amianto durante la sostituzione dei freni e frizioni;
- fumi e gas di scarico autoveicoli ; - strumentazione ed attrezzi idonei;
- organizzare il lavoro in modo tale da evitare posture fisse e protratte
- adeguate procedure di lavoro;
- non superare pesi di 30 kg;
- utilizzo di idonei ausili;
- utilizzo di indumenti protettivi idonei e DPI resistenti agli oli
( guanti, scarpe antiinfortunistiche, tute e grembiuli..)
- evitare di tenere stracci unti di olio nelle tasche della tuta;
- evitare di pulirsi le mani con gli stessi stracci o pezzi di carta utilizzati per pulire i pezzi o gli attrezzi , non usare paste abrasive, solventi o emulsioni;
- utilizzare adeguati prodotti detergenti, come saponi liquidi neutri o leggermente acidi, ed adatti mezzi per asciugarsi e pulirsi allinterno dei locali di lavoro come asciugamani monouso, preferibilmente di carta e comunque puliti. Intorno alle unghie può essere utile usare un idoneo spazzolino;
- pulire frequentemente la cute durante le pause di lavoro, prima di mangiare ed urinare, utilizzare creme emoliienti dopo il lavaggio a fine turno nei mesi invernale e per chi tende ad avere una pelle secca;
- non consumare alimenti in officina.
- evitare la dispersione di polverio e fibre di amianto durante la manutenzione di freni e frizioni;
- ambienti idonei ben areati e ventilati;
- utilizzo impianto aspirazione gas di scarico ( es. CO) lnnestabile al tubo dellautomezzo;
-Formazione ed informazione;
- sorveglianza sanitaria solo per autofficine di grandi dimensioni e con elevata attività specifica e prevalente e con documentata stima di possibili danni alla salute ( dermatiti irritativeed allergiche da contatto, patologia o disturbi dorso-lombari, patologia irritativa dellapparato respiratorio, rischio cancerogeno da esposizione ad I.P.A da oli esausti.
Fase n. 6: Autofficina
Capitolo 1 - La fase di lavorazione"
Questa attività lavorativa può essere considerata supplementare nelle stazioni di servizio. In quelle indagate solo 6 ( 5%) esercitavano questo tipo di attività: tuttavia quando viene effettuata con una certa intensità può risultare importante dal punto di vista dellesposizione a fattori di rischio per gli addetti. Le principali attività effettuate sono risultate la riparazione motori e parti meccaniche autoveicoli, revisione e messa a punto , controllo livelli e carica batterie, sostituzione olio motore, controllo pressione e sostituzione gomme. Alcune di queste attività richiedono luso di fosse (attività da sotto) o di ponti sollevatori.
Capitolo 2 - Attrezzature, Macchine e Impianti"
Vengono utilizzate le seguenti attrezzature: cacciavite , pinze , martelli, mola , piccolo trapano a colonna, smeriglio portatile, apparecchiatura per il caricamento dellaria condizionata, recipienti in pressione per il caricamento dellolio, carica batterie, lampade elettriche portatili, , ponti sollevatori, gonfiagomme portatile o fisso, smontagomme trifase e vulcanizzatore, impianto di aspirazione CO dai tubi di scappamento, , compressori per alimentazione impianto di aria compressa , tester, correttore assetto fari.
Vengono utilizzati prodotti per la pulizia e sgrassaggio pezzi, ( solventi tipo acqua ragia) , detergenti universali, , lubrificanti per cambi automatici e servosterzo, per trasmissioni, per differenziali autobloccanti, per autotrazione, anticongelanti e detergenti per parabrezza.
Capitolo 3 - Il fattore di rischio"
I principali rischi di tipo infortunistico sono:
- investimento da autoveicoli in transito o in prova;
- lesioni arti superiori per schiacciamento, ferite tagli , impigliamento per luso di attrezzature
manuali e contatto con parti taglienti ( cacciavite , pinze , martelli, mola , piccolo trapano a
colonna, smeriglio portatile, apparecchiatura per il caricamento dellaria condizionata, recipienti in
pressione per il caricamento dellolio );
- proiezioni schegge;
- ustioni da contatto con parti calde del motore ed a seguito di apertura di tappi radiatore (getti di
vapore o acqua calda) o con oli motore;
- lesioni da caduta del cofano non idoneamente bloccato;
- schizzi liquidi - acidi dalle batterie,
- scivolamento ed inciampo;
- lesioni da contatto con organi in movimento del motore;
- scoppio pneumatici durante il controllo o sostituzioni;
- cadute nella buca per riparazioni dal basso;
- traumi dorso - lombari;
- caduta di materiali dallalto (dal ponte sollevatore, da scafali o imballi del magazzino);
- rischio elettrico: da elettrocuzione per contatti accidentali con cavi elettrici danneggiati,
attrezzature in cattivo stato di manutenzione, lampade elettriche portatili)
- rischio incendio ed esplosione (sostanze infiammabili).
I principali rischi igienico - ambientali ed organizzativi
- posture scomode e forzate;
- movimentazione pezzi motore;
- contatto con oli motore esausti;
- sgrassanti per pulizia pezzi (acqua ragia, trielina, benzine);
eventuali fibre di amianto durante la sostituzione dei freni e frizioni;
- fumi e gas di scarico autoveicoli (piombo tetraetile, monossido di carbonio, benzene e metil -benzeni, esano..)
Capitolo 4 - Il danno atteso"
Nelle officine dei distributori indagati il rischi possono considerarsi bassi una volta completate ed attuate le misure tecniche preventive, organizzative e procedurali; sono stati tuttavia rilevati 3 infortuni lievi negli ultimi 5 anni: 1 corpo estraneo occhio, 1 contusione dita mano, 1 lombalgia acuta. Nessuna malattia professionale segnalata o rilevata. Su 12 soggetti addetti alle operazioni di officina sono stati effettuati nel 1997 i seguenti esami di monitoraggio biologico: Pb emia, ZPP, HbCO, Acido Transmuconico Urinario di fine turno per una valutazione dellesposizione a fumi e gas di scarico e vapori di benzina: sono risultati al di sopra del valore limite biologico per la popolazione generale il 50% ( 6 soggetti) dei valori riferiti alla HbCO (5 di tali soggetti erano però fumatori). Gli altri valori sono risultati al di sotto dei VLB.
Non sono state rilevate dermatiti irritative o allergiche da contatto.
Capitolo 5 - Gli interventi"
I principali interventi individuati per la sicurezza e prevenzione del rischio infortunistico sono:
- utilizzo di spazi sufficienti ed in sicurezza per tali operazioni;
- prestare attenzione ai veicoli in transito;
- segnaletica e cartellonistica di sicurezza;
- macchine , utensili , attrezzature ed apparecchiature installati come previsto dal costruttore ed utilizzati in modo appropriato e corredate da libretto di istruzioni per luso;
- protezioni fisse o mobile per le macchine utensili;
- utilizzo di occhiali di protezione;
- adeguate procedure
- far spegnere il motore durante le operazioni;
- bloccare adeguatamente il cofano in posizione aperta prima di iniziare le operazioni allinterno del
vano motore;
- lasciar raffreddare il motore prima di svitare il tappo del radiatore o svitarli lentamente con le
dovute cautele facendo sfogare la pressione e luso di guanti protettivi;
- adeguata e frequente pulizia dei pavimenti;
- utilizzo di scarpe antiinfortunistiche antisdrucciolo;
- se non strettamente necessario, non operare su motori accesi e non avvicinare le mani ad organi in
movimento o che possono entrare in movimento;
- gonfiagomme portatile a norma e periodicamente controllato;
- Rispetto Norme UNI per le fosse di lavoro per autoveicoli;
- idonea segnaletica e protezione delle fosse";
- utilizzo di ausili ed attrezzature idonee per la movimentazione di pezzi pesanti;
- utilizzo di sollevatori idraulici a pedali;
- scaffalature stabili e materiali ordinati in posizione sicura;
- utilizzo di scale sicure e stabili;
- dichiarazioni di conformità e revisioni periodiche ponti di sollevamento;
- indicazioni di portata massima del ponte di sollevamento autoveicoli;
- posizionamento corretto del veicolo sul ponte senza sbilanciamento del peso, marcia innescata e
freno a mano tirato;
- prestare attenzione alle fasi di salita e discesa del veicolo;
- utilizzo , se necessario dei cunei blocca ruota;
- nessuna persona deve restare a bordo del veicolo durante le operazioni sul ponte;
- impianto elettrico realizzato in conformità alla Regola dArte
- denuncia di impianto di messa a terra e verifiche periodiche (biennali);
- parere ASL per licenza ;
- far rispettare il divieto di fumare e di produrre fiamme libere;
- evitare la formazione di miscele esplosive;
- CPI ove previsto ;
- presenza di estintori (A-B-C) portatili o fissi e loro controllo periodico;
- addestramento squadra antincendio;
- vie di uscita sgombre da materiali.
I principali interventi individuati per la sicurezza e prevenzione del rischio igienico-ambientale ed organizzativo
- utilizzo di strumentazione ed attrezzi idonei;
- organizzare il lavoro in modo tale da evitare posture fisse e protratte
- adeguate procedure di lavoro;
- non superare pesi di 30 kg;
- utilizzo di idonei ausili;
- utilizzo di indumenti protettivi idonei e DPI resistenti agli oli
( guanti, scarpe antinfortunistiche, tute e grembiuli..)
- evitare di tenere stracci unti di olio nelle tasche della tuta;
- evitare di pulirsi le mani con gli stessi stracci o pezzi di carta utilizzati per pulire i pezzi o gli attrezzi , non usare paste abrasive, solventi o emulsioni;
- utilizzare adeguati prodotti detergenti, come saponi liquidi neutri o leggermente acidi, ed adatti mezzi per asciugarsi e pulirsi allinterno dei locali di lavoro come asciugamani monouso, preferibilmente di carta e comunque puliti. Intorno alle unghie può essere utile usare un idoneo spazzolino;
- pulire frequentemente la cute durante le pause di lavoro, prima di mangiare ed urinare, utilizzare creme emollienti dopo il lavaggio a fine turno nei mesi invernale e per chi tende ad avere una pelle secca;
- non consumare alimenti in officina.
- evitare la dispersione di polverio e fibre di amianto la dove ancora ci fossero, durante la manutenzione di freni e frizioni;
- lavorare in ambienti idonei ben areati e ventilati;
- utilizzo impianto aspirazione gas di scarico ( es. CO) innestabile al tubo dellautomezzo;
- Formazione ed informazione;
- sorveglianza sanitaria solo per autofficine di grandi dimensioni e con elevata attività specifica e prevalente e con documentata stima di possibili danni alla salute ( dermatiti irritative ed allergiche da contatto, patologia o disturbi dorso - lombari, patologia irritativa dellapparato respiratorio, rischio cancerogeno da esposizione ad I.P.A da oli esausti).
Capitolo 6 - Appalto a ditta esterna"
Lattività di sostituzione pneumatici , bilanciamento e revisioni autoveicoli sono effettuate in Officine specializzate (ad eccezione di due Stazioni di Servizio). La riparazione della carrozzeria degli autoveicoli effettuata presso apposite Carrozzerie esterne".
Vi la possibilità di inquinamento del sottosuolo , delle falde acquifere e dei corsi dacqua a seguito di cattiva gestione della raccolta stoccaggio e smaltimento dei rifiuti pericolosi ( batterie esauste, oli motore, solventi)
MATRICE FASE LAVORATIVA / FATTORI DI RISCHIO/MISURE PREVENTIVE E DI SICUREZZA
FASE LAVORATIVA
N. 7 RISCHI INFORTUNISTICI MISURE DI
SICUREZZA
E PREVENZIONe RISCHI IGIENICO -AMBIENTALI ED ORGANIZZATIVI MISURE DI SICUREZZA
E PREVENZIONE
Autolavaggio
- Lavaggio manuale;
- Lavaggio automatico. Rischio strutturale
- investimento da autovetture
- scivolamento.
Macchine ed impianti
(impianto lavaggio automatico a spazzole rotanti, aspirapolvere)
- rischio di ferite da taglio e da punta di parti sporgenti e/o taglienti dei veicoli;
- rischio meccanico da movimento parti rotanti (lavaggio automatico);
Rischio elettrico. - area specifica destinata allautolavaggio , sufficientemente estesa e delimitata;
- segnaletica e cartellonistica di sicurezza;
- area mantenuta pulita da sostanze scivolose e libera da ostacoli;
- i veicoli in attesa devono avere il motore spento e freno a mano inserito;
- uso di scarpe antisdrucciolo - stivali antiscivolo;
- uso di guanti protettivi ed adeguati accorgimenti per la protezione delle mani durante il fasi non automatiche del lavaggio;
- attenersi alle procedure duso fornite dal fabbricante dellimpianto di lavaggio automatico e di aspirapolveri;
(libretto manutenzione - marcatura CE)
- corretta manutenzione e verifiche sistemi di sicurezza dellimpianto;
-presenza di interrutore di Stop - Emergenza, per interrompere il ciclo di lavaggio in caso di emergenza;
- tenersi fuori dalla portata di parti in movimento durante il lavaggio automatico;
- non far restare nessuno a bordo delle vetture durante il lavaggio;
- messa a terra e dispositivi contro scariche atmosferiche : cerificazioni e verifiche periodiche;
- impianto collegato ad apparato salvavita;
- sportello quadro elettrico dotato di interrutore di chiusura per interruzione di energia elettrica in caso di apertura sportello. Rischio posturale
- posture scorrette per pulizia parti interna autovetture;
Rischio fisico
- rumore impianto lavaggio automatico;
(rumore disturbante, per operatori e per la popolazione)
microclima sfavorevole (alte- basse temperature, tempertura acqua nel lavaggio manuale),
Rischio chimico
- contatto cute e mucose con prodotti di pulizia e lavaggio tipo detergenti (potassio idrato, sodio-metasilicato +2-Butossietanolo...), shampoo) , lucidante protettivo per pneumatici ( glicole - dietilenico),;
- inalazione prodotti volatili (spray) per pulizia vetri ed interni abitacolo. - Misure procedurale ed organizzative;
- impianto insonorizzato (es. cabinatura parziale o completa),
- adeguai indumenti protettivi ed attrezzature di lavoro;
- idonea temperatura acqua (lavaggio manuale)
- informazione e formazione (schede di sicurezza e tossicologiche dei prodotti)
- uso di mezzi di protezione personale (guanti protettivi)
- durante luso di prodotti volatili per la pulizia abitacolo tenere aperte le portiere delle autovetture.
Fase n. 7: Autolavaggio.
Capitolo 1 - La fase di lavorazione"
Questa fase di lavoro presente nel 45% dei Distributori indagati, di cui il 30 % possiede un impianto automatico di lavaggio. Lattività diventa particolarmente rilevante nella bella stagione e durante tutto lanno il giorno di sabato . Normalmente tale fase seguita da uno o due operatori che effettuano anche attività di erogazione carburante. Loperatore dopo aver fatto posizionare il veicolo nellapposito spazio di lavaggio, fa scendere il conducente ed avvia limpianto . Il lavaggio può limitarsi solo alle parti esterne e su richiesta viene completato manualmente anche per le parti interne dellabitacolo con utilizzo di aspiratore . Sempre viene utilizzato il lucidante protettivo per la parte esterna visibile dei pneumatici. Il trattamento completo dura in media circa 20 -25 minuti, il solo lavaggio automatico esterno 7 -10 minuti.
Capitolo 2 - Attrezzature, Macchine e Impianti"
Oltre allimpianto di lavaggio automatico a spazzole rotanti, vengono utilizzati aspirapolveri, attrezzi strizza stracci",, spugne , pelle di daino o sintetiche per asciugatura e lucidatura, pennello per lucidante pneumatici. Come prodotti di pulizia e lavaggio vengono utilizzati shampoo e detergenti a base di potassio idrato (< 2%), sodio - metasilicato + 2-Butossietanolo ( 10 %) e come lucidante protettivo per pneumatici un prodotto contenente glicole - dietilenico in concentrazioni al 25%.
Capitolo 3 - Il fattore di rischio"
I principali rischi di tipo infortunistico sono:
Rischio strutturale
- investimento da autovetture;
- scivolamento.
Macchine ed impianti
(impianto lavaggio automatico a spazzole rotanti, aspirapolveri)
- rischio di ferite da taglio e da punta di parti sporgenti e/o taglienti dei veicoli;
- rischio meccanico da movimento parti rotanti (lavaggio automatico);
Rischio elettrico.
I principali rischi igienico - ambientali ed organizzativi
Rischio posturale
- posture scorrette per pulizia parti interna autovetture;
Rischio fisico
- rumore impianto lavaggio automatico, non otolesivo , ma disturbante, per operatori ( 80 Lepd. -dB(A) ) e per la popolazione)
microclima sfavorevole (alte - basse temperature, temperatura acqua nel lavaggio manuale),
Rischio chimico
- possibilità di insorgenza di lievi dermatiti irritative o allergiche, soprattutto per alterazione del film idrolipidico cutaneo , per contatto cute e mucose con prodotti di pulizia e lavaggio tipo detergenti (potassio idrato, sodio-metasilicato +2-Butossietanolo, tensioattivi non ionici, essenze profumate,...), shampoo , lucidante protettivo per pneumatici ( glicole - dietilenico),;
- inalazione prodotti volatili (spray), contenenti essenze profumate, per pulizia vetri ed interni dell abitacolo.
I rischi sopra evidenziati possono considerasi irrilevanti una volta messe in atto le relative misure preventive .
Capitolo 4 - Il danno atteso"
E difficile fare una stima del danno atteso: non si conoscono sufficienti dati a riguardo.
Nessuna malattia professionale stata rilevata nella nostra indagine negli ultimi 5 anni e solo 2 infortuni lievi (una leggera distorsione alla caviglia - una piccola ferita sottoungueale dita mano, con prognosi inferiore a 1 giorno).
Capitolo 5 - Gli interventi"
I principali interventi individuati per la sicurezza e prevenzione del rischio infortunistico sono:
- area specifica destinata allautolavaggio , sufficientemente estesa e delimitata;
- segnaletica e cartellonistica di sicurezza;
- area mantenuta pulita da sostanze scivolose e libera da ostacoli;
- i veicoli in attesa devono avere il motore spento e freno a mano inserito;
- uso di scarpe antisdrucciolo - stivali antiscivolo;
- uso di guanti protettivi ed adeguati accorgimenti per la protezione delle mani durante il fasi non automatiche del lavaggio;
- attenersi alle procedure duso fornite dal fabbricante dellimpianto di lavaggio automatico e di aspirapolveri;
(libretto manutenzione - marcatura CE)
- corretta manutenzione e verifiche sistemi di sicurezza dellimpianto;
- presenza di interruttore di Stop - Emergenza, per interrompere il ciclo di lavaggio in caso di emergenza;
- tenersi fuori dalla portata di parti in movimento durante il lavaggio automatico;
- non far restare nessuno a bordo delle vetture durante il lavaggio;
- messa a terra e dispositivi contro scariche atmosferiche : certificazioni e verifiche periodiche;
- impianto collegato ad apparato salvavita;
- sportello quadro elettrico dotato d interruttore di chiusura per interruzione di energia elettrica in
caso di apertura sportello.
I principali interventi individuati per la sicurezza e prevenzione del rischio igienico-ambientale ed organizzativo:
- misure procedurale ed organizzative;
- impianto insonorizzato (es. cabinatura parziale o completa),
- adeguai indumenti protettivi ed attrezzature di lavoro;
- idonea temperatura acqua (lavaggio manuale)
- informazione e formazione (schede di sicurezza e tossicologiche dei prodotti)
- uso di mezzi di protezione personale (guanti protettivi)
- durante luso di prodotti volatili per la pulizia abitacolo tenere aperte le portiere delle autovetture.
Capitolo 6 - Appalto a ditta esterna"
La manutenzione dellimpianto di autolavaggio effettuato da ditte esterne, di solito dalla ditta fornitrice dellimpianto stesso.
Capitolo 8 - Il rischio esterno
Il rischio esterno costituito principalmente dalla possibilità di infiltrazione e contaminazione del sottosuolo dellacqua di lavaggio inquinata dallo sporco e dai prodotti utilizzati per lautolavaggio. Oltre allautorizzazione generale comunale per limpianto occorre essere autorizzati dal Comune per lo scarico delle acque di lavaggio (acque di rifiuto) ed occorre provvedere alla pulizia periodica delle vasche di decantazione dei fanghi di lavaggio o di depuratore per riciclo acque di lavaggio.
In merito al rischio rumore , in caso di ubicazione in vicinanza di abitazioni civili occorre provvedere alla misurazione del rumore prodotto e provvedere alla sua riduzione in caso di superamento dei limiti previsti per le zone residenziali o miste (zonizzazione acustica comunale) .
MATRICE FASE LAVORATIVA / FATTORI DI RISCHIO/MISURE PREVENTIVE E DI SICUREZZA
FASE LAVORATIVA
N. 8 RISCHI INFORTUNISTICI MISURE DI
SICUREZZA E PREVENZIONE RISCHI IGIENICO -AMBIENTALI ED ORGANIZZATIVI MISURE DI SICUREZZA E PREVENZIONE
Vendita prodotti
per autoveicoli/ altro.
- oli per motore;
- liquidi per radiatore;
- spazzole tergicristalli
- erogatori di profumo
-altro
altre attività
- servizio bar;
- gestione cassa. Rischi strutturali :
- traumi contusivi da urti per carenza di spazio, ingombro ostacoli;
- caduta di prodotti dallalto degli scaffali;
- rischio ed sicurezza ed incolumità del personale a causa di malviventi.
Rischio incendio;
- deposito sostanze infiammabili;
- Rischio elettrico
Impianti elettrici, VDT, Cassa di registrazione, Fax... - locale specificamente dedicato con idonea superficie e spazio di lavoro privo di ostacoli e materiale ingombrante;
- materiale ben ordinato
negli scafali ed in posizione di equilibrio stabile;
- sistema antifurto e contratto con Servizio Vigilanza in caso di servizio notturno;
- far rispettare il divieto di fumo nel locale;
- presenza di estintore omologato e periodicamente verificato;
- impianto elettrico a regola darte e messa a terra;
- quadro elettrico lontano dalla zona di deposito prodotti . - Rischi posturali (cassiera);
- VDT
Rischi fisici
- microclima inadeguato ( locale di dimensioni ridotte)
- illuminazione inadeguata;
Inquinanti/rischio chimico
- esposizione a fumo passivo del personale (bar) - formazione ed informazione;
- locale specificamente dedicato con idonea superficie e ricambi daria sufficienti;
- sedile ergonomico per addetto al computer
- corretto posizionamento dei VDT, dei corpi illuminanti e Lux sufficienti (500 -700 lux) (Norme DIN)
- ventilazione condizionamento locale bar, o divieto di fumare
- Licenza di esercizio
Autorizzazione Sanitaria
Fase n. 8: Vendita prodotti per autoveicoli /altro
Capitolo 1 - La fase di lavorazione"
Lattività di vendita prodotti per autoveicoli può essere considerata una fase marginale dal punto di vista dellesposizione a fattori di rischio professionali. Il punto vendita di solito una area appositamente dedicata del chiosco, già sotto dimensionato del gestore. In alcuni casi vi la presenza di un locale ad hoc, oppure annesso ad unarea del servizio bar. Principalmente vengono venduti i seguenti prodotti: oli per motore, liquidi per radiatore, spazzole tergicristalli, erogatori di profumo etc.. Altra attività presente nei distributori il servizio bar.
Capitolo 2 - Attrezzature, Macchine e Impianti"
Le principali attrezzature utilizzate in tale lavorazione sono: bancone, scaffalature di esposizione prodotti, personal computer, fax, registratore di cassa, macchina da caffè espresso", fornetto a microonde, ,tostapane.
Capitolo 3 - Il fattore di rischio"
I principali rischi di tipo infortunistico sono:
Rischi strutturali :
- traumi contusivi da urti per carenza di spazio, ingombro ostacoli;
- caduta di prodotti dallalto degli scaffali;
- rischio per la sicurezza ed incolumità del personale a causa di malviventi.
-Rischio incendio;
- deposito sostanze infiammabili;
- Rischio elettrico
Impianti elettrici, VDT, Cassa di registrazione,
I principali rischi igienico - ambientali ed organizzativi
- Rischi posturali (cassiera);
- VDT
- microclima inadeguato ( locale di dimensioni ridotte)
- illuminazione inadeguata;
- Inquinanti/rischio chimico (esposizione a fumo passivo del personale bar) .
Capitolo 4 - Il danno atteso"
I principali danni attesi sono per lo più legati allattività di rapinatori, ed allesposizione di fumo passivo di sigaretta per loperatore/trice addetto bar ( rischio relativo 2 rispetto a non esposti a fumo passivo ). Nessun infortunio o malattia professionale segnalata o rilevata negli ultimi 5 anni.
Capitolo 5 - Gli interventi"
I principali interventi individuati per la sicurezza e prevenzione del rischio infortunistico sono:
- locale specificamente dedicato con idonea superficie e spazio di lavoro privo di ostacoli e materiale
ingombrante;
- materiale ben ordinato
negli scafali ed in posizione di equilibrio stabile;
- sistema antifurto e contratto con Servizio Vigilanza in caso di servizio notturno;
- far rispettare il divieto di fumo nel locale;
- presenza di estintore omologato e periodicamente verificato;
- impianto elettrico a regola darte e messa a terra;
quadro elettrico lontano dalla zona di deposito prodotti .
I principali interventi individuati per la sicurezza e prevenzione del rischio igienico-ambientale ed
organizzativo:
- formazione ed informazione;
- locale specificamente dedicato con idonea superficie e ricambi daria sufficienti;
- sedile ergonomico per addetto al computer
- corretto posizionamento dei VDT, dei corpi illuminanti e Lux sufficienti (500 -700 lux) (Norme
DIN)
- ventilazione condizionamento locale bar, o divieto di fumare.
- Licenza di esercizio
- Autorizzazione Sanitaria
Capitolo 6 - Appalto a ditta esterna"
Impresa di pulizie ed impresa di vigilanza.
Capitolo 8 - Il rischio esterno
Nessun rischio esterno se effettuata correttamente la gestione dei rifiuti provenienti dallattività di ristorazione (bar).
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Disclaimer
Il contenuto della banca dati Profili di rischio rappresenta una prima base informativa, sviluppata grazie alla collaborazione dei Servizi di prevenzione delle Asl, aperta a tutti i contributi finalizzati all’aggiornamento dei profili esistenti, all’integrazione di nuovi profili nella banca dati, al collegamento con altre sorgenti informative (Sistema nazionale di sorveglianza infortuni e malattie professionali, Banche dati su fattori di rischio, Buone pratiche, ecc.) che approfondiscono temi specifici trattati nel profilo.
ATTENZIONE: ESSENDO LA VECCHIA BANCA DATI ISPESL ASSORBITA DA INAIL MOLTI RIFERIMENTI NORMATIVI SONO ANACRONISTICI.
PERTANTO IL PRESENTE PROFILO DI RISCHIO E’ DA LEGGERSI PER AVERE INDICAZIONE DESCRITTIVA SUI RISCHI PRESENTI NEL COMPARTO MA VERIFICARE SEMPRE SE VALORI LIMITE E ALTRO SIA STATO SUPERATO DA DISPOSIZIONI NORMATIVE SUCCESSIVE.
RIMANE COMUNQUE UN UTILE STRUMENTO PER AVERE INFORMAZIONI SUI RISCHI DI COMPARTO.
Fonte:Profili di rischio Inail
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