PRINCIPI GENERALI DA ADOTTARE NELL’UTILIZZO DELLE BOMBOLE DI GAS
la colorazione dell’ogiva della bombola non identifica tanto il gas quanto il
rischio principale associato al gas
È opportuno utilizzare sempre particolari precauzioni in tutte le attività che comportano
l’uso, il trasporto e il deposito dei recipienti contenenti gas compressi, liquefatti e
disciolti sotto pressione, anche quando il gas contenuto è un gas detto “inerte”.
■ Un recipiente di gas deve essere messo in utilizzo solo se il suo contenuto e/o il
rischio associato risultano chiaramente identificabili, nel seguente modo:
- colorazione dell’ogiva, secondo il colore codificato dalla normativa di legge;
- nome commerciale del gas segnato sull’ogiva a tutte lettere o abbreviato, quando
esso sia molto lungo;
- scritte indelebili, etichette autoadesive, decalcomanie poste sul corpo del recipiente
oppure cartellino identificativo attaccato alla valvola di sicurezza e/o al cappellotto
di protezione.
■ Nei laboratori, abitualmente, è vietato l’utilizzo di bombole di gas compresso, liquefatto
e disciolto sotto pressione, salvo particolari esigenze determinate dalle attività di
ricerca.
In quest’ultimo caso è consentito tenere delle bombole di piccole dimensioni, solo per
il tempo strettamente necessario, a condizione che:
- si tratti di gas non infiammabile/non comburente e non tossico, stabile chimicamente
(inerte);
- i recipienti siano correttamente ancorati alla parete in prossimità della zona di
lavoro;
- al termine della giornata lavorativa, salvo particolari esigenze, da valutare di volta
in volta, le bombole siano ricollocate nel deposito esterno.
■ Prima di utilizzare un recipiente è necessario assicurarlo alla parete, solo in questo caso si può togliere il cappellotto di protezione.
■ I recipienti non devono mai essere riscaldati a temperatura superiore a 50 °C e mai essere raffreddati artificialmente a temperature molto basse.
■ I recipienti di gas devono essere maneggiati solo dal personale autorizzato.
■ Le valvole delle bombole devono essere sempre tenute chiuse, tranne quando esse sono in uso. L’apertura delle valvole dei recipienti deve avvenire gradualmente e lentamente.
■ È preferibile evitare l’utilizzo di riduttori, manometri o manichette, ma qualora sia necessario utilizzarli dovranno essere a norma e tarati per sopportare una pressione superiore almeno al 20% rispetto alla pressione massima della bombola.
■ Si consiglia sempre di lasciare, prima di restituire un recipiente vuoto, una leggera pressione positiva all’interno della bombola.
■ È comunque buona norma, in caso di fuga di gas inerti (ad es. azoto, elio) allontanarsi dal laboratorio e rientrarvi solo dopo avere aerato.
■ Tutti i recipienti devono essere provvisti di appositi cappellotti di protezione delle valvole, che devono rimanere sempre avvitati o di un’altra idonea protezione.
■ Le bombole devono essere maneggiate con la massima cautela, evitando urti e utilizzando sempre opportuni mezzi di trasporto.
■ I locali per il deposito delle bombole contenenti gas infiammabili devono essere dotati di “impianti elettrici a sicurezza”, di sistemi antincendio e di protezione contro le scariche elettriche.
■ È vietato stoccare in uno stesso magazzino gas incompatibili tra loro (ad es. combustibili e comburenti).
■ I locali devono essere:
- contraddistinti con il nome del gas posto in stoccaggio.
Se in uno stesso deposito sono presenti gas diversi ma compatibili tra loro, i recipienti devono essere raggruppati secondo il tipo di gas contenuto;
- predisposti per far sì che i recipienti siano tenuti in posizione verticale e fissati alle pareti con catenelle o altri mezzi idonei, per evitare il ribaltamento;
■ I locali devono essere dotati di un adeguato sistema di ventilazione, asciutti, freschi, ben ventilati e privi di sorgenti di calore.
■ Nei locali devono essere:
- tenuti separati i recipienti vuoti da quelli pieni;
- affisse le cartellonistiche contenenti le indicazioni dei divieti, dei mezzi di protezione
individuale da utilizzare, delle norme di sicurezza e degli interventi di emergenza da adottare in caso di incidente;
- presenti sistemi di aerazione adeguati o, se non possibile, sistemi di controllo automatico e di segnalazione del raggiungimento di concentrazioni dei gas in aria pericolose. Se ciò non è tecnicamente possibile dovrebbero essere condotte periodiche misurazioni.
FONTE INAIL
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