Prevenzione e gestione dei rischi psicosociali sul lavoro
La valutazione del rischio stress - lavoro correlato in ottica comparata
In Italia, con l’intervento della Commissione consultiva permanente di cui all’art. 6 del d.lgs. n. 81/2008, si individua un concreto percorso operativo per la valutazione del fenomeno stress per la prevenzione e/o riduzione dello stesso. A riguardo, la Commissione chiarisce preliminarmente che il documento da essa elaborato indica «un percorso metodologico che rappresenta il livello minimo di attuazione dell’obbligo di valutazione dei rischi da stress lavoro-correlato per tutti i datori di lavoro pubblici e privati». In dottrina, si è peraltro sottolineato come detti “limiti minimi” disegnati dal percorso proposto rappresentano fondamentalmente «non dei vincoli di intervento o modalità di condizionamento o costrizione delle scelte del datore di lavoro, bensì dei riferimenti in base ai quali necessariamente partire per poter svolgere al meglio la valutazione dei rischi da stress lavoro-correlato»8. Con riguardo alla stima del rischio da stress lavoro-correlato, viene effettuata dal datore, che se ne assume la piena responsabilità, avvalendosi del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (Rspp) con il coinvolgimento del medico competente. La scelta di considerare una struttura tradizionale della prevenzione aziendale, senza un ricorso ad altre figure specialistiche (come, ad esempio, quella dello psicologo del lavoro) è stata voluta per favorire soprattutto le piccole e medie imprese, per le quali poteva porsi un problema effettivo di risorse disponibili e/o di costi aggiuntivi da affrontare. Ciò non impedisce naturalmente al datore di lavoro, ove lo ritenga utile ed opportuno, chiedere sin dall’inizio l’assistenza di tali figure professionali. Passando alla descrizione della valutazione dello stress-lavoro correlato, essa si articola in due diversi momenti: una prima fase – la c.d. “valutazione preliminare” – definita come “necessaria”, ed una seconda fase, individuata come meramente “eventuale” – e che comporta «un approfondimento della percezione soggettiva dell’organizzazione del lavoro»9 – da realizzarsi solo laddove dalla prima emergano degli elementi di rischio da stress lavoro-correlato. Per i contenuti metodologici della valutazione preliminare dello stress lavorativo il documento della Commissione consultiva definisce che la stessa «consiste nella rilevazione di indicatori oggettivi e verificabili, ove possibile numericamente
Fonte: Bollettino Adapt
MESSAGGIO INFORMATIVO SUL NOSTRO SERVIZIO DI NEWSLETTER PROFESSIONAL: Gli iscritti alla nostra Newsletter Professional hanno accesso all'area condivisione gratuita dove trovare oltre 7000 file gratuiti utili sulle tematiche prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro e cantieri temporanei e mobili.
Abbonarsi alla nostra newsletter è conveniente e permette di
ricevere via mail notizie, approfondimenti,software freeware,documenti
in materia di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro...e non solo.
L'iscrizione alla Newsletter Professional non ha scadenze o rinnovi annuali da sostenersi. |