prevenzione degli infortuni da movimentazione di carichi
prevenzione degli infortuni da movimentazione di carichi nel comparto della logistica
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RISCHI DI SOVRACCARICO BIOMECCANICO
In generale si parla di rischi connessi alla MMC quando il peso del carico da sollevare e/o trasportare è superiore ai 3 kg. Al di sotto di tale peso il rischio può essere considerato trascurabile a patto che le movimentazioni vengano effettuate seguendo procedure corrette.
A volte, anche le dimensioni del carico possono diventare un rischio se impediscono una buona visuale del percorso da fare o una buona presa del carico stesso. Un ulteriore fattore di rischio è dato dallo sforzo che il carico richiede: non solo in relazione al peso (per il quale sono definiti “pesi limite” in ragione del genere e dell’età), ma anche ai movimenti e alle posture che ci costringe ad adottare (troppo basso, troppo lontano, troppo in alto,anche sopra la testa).
Ulteriore aspetto da osservare e se durante un’azione di MMC possono verificarsi anche infortuni diversi da una (pur possibile) lesione da sforzo. La lista di controllo /autovalutazione allegata è mirata soprattutto all’analisi di questa tipologia di rischio insieme ai compiti di traino o spinta manuali di carichi su ruote.
In logistica, l’attività lavorativa che comporta uno o più compiti ripetitivi coincide per lo più con il picking dimagazzino ossia con l’attività di prelievo, smistamento e ripartizione di materiale da un’unità di carico a diverse altre.
Questa attività viene svolta ad ogni raggruppamento di materiali con il fine di elaborarli e spedirli dove i compiti ripetitivi sono caratterizzati da sequenze di azioni di durata relativamente breve, dette “cicli” (es. prelievo dell’articolo, controllo, uso del lettore laser, deposito dell’articolo) che si ripetono più volte uguali a loro stessi per periodi di tempo anche molto lunghi (es. oltre la metà del turno) in grado di comportare lesioni a carico uno o più distretti articolari per lo più degli arti superiori.
In ergonomia si definiscono incongrue le posture che discostano rachide e arti dalla posizione più corretta,ovvero quella che permette di effettuare una attività muscolare o articolare con il minore consumo energetico. Una postura di lavoro corretta rappresenta un requisito fondamentale per prevenire i disturbi muscoloscheletrici legati all’attività lavorativa, più raramente si concretizza direttamente con una lesione. In logistica tale rischio è presente in situazioni in cui l’ergonomia dei posti di lavoro (es. prelievo o depositonel picking) si discosta di molto dalla condizione ideale (o almeno accettabile).
ALTRI POSSIBILI INFORTUNI NELLA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
Durante la movimentazione manuale dei carichi è possibile che siano causati infortuni che non riguardano l’apparato muscoloscheletrico ma che si configurano come lesioni di tutt’altro tipo e a carico di altri distretti corporei. A titolo di esempio si descrivono alcune situazioni.
1) trasporto manuale di cartoni: a ogni viaggio il lavoratore trasporta due cartoni l’uno sopra l’altro che gli impediscono di vedere bene dove cammina. Su uno scalino non perfettamente piano mette un piede in fallo e cade dalla scala insieme ai cartoni, riportando la frattura di un braccio e contusioni alla testa.
2) trasporto di una cassa del peso di 20 kg per un paio di metri (dal tavolo di imballaggio al furgoncino): prima di giungere alla vettura, la cassa, diventata sempre più pesante, sfugge di mano, procurando lesioni alla gamba e al collo del piede.
3) sollevamento occasionale di un carico: l’unico apparecchio di sollevamento presente nel reparto, in quel momento, non è disponibile e pertanto il lavoratore solleva manualmente una cassa in arrivo da una nave cinese del peso di 36 kg e inizia a portarla sul bancale collocato a terra. Durante il trasporto inciampa su uno dei pallet sistemati nell’intorno per ricevere altri tipi di merce e la sua mano destra rimase schiacciata fra una cassa già depositata e il muro. L’infortunio gli causa un’assenza dal lavoro di quasi due mesi.
Fonte:salute.regione.emilia-romagna.it
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