Pericoli in edilizia: la sicurezza del lavoratore
L'Ente Scuola Edile Taranto ed il C.P.T. Taranto hanno pubblicato un manuale da titolo “Quaderno della Sicurezza per il Lavoratore”
L'Ente Scuola Edile Taranto ed il C.P.T. Taranto hanno pubblicato un manuale da titolo “Quaderno della Sicurezza per il Lavoratore” in cui vengono evidenziati i principali:
rischi derivanti dalle attività svolte dai lavoratori
adempimenti prescritti dalla vigente normativa
Il documento ha come scopo quello di tresmettere agli operatori del settore delle costruzioni che solo attraverso il rispetto delle norme possono essere limitati gli infortuni sul lavoro pertanto la PREVENZIONE si pone come valore indiscusso.
Un intero capitolo è dedicato all'interazione tra le macchine e le maestranze che operano in cantiere, in quanto il rischio derivante dall'utilizzo di macchine e elevato.
Si ricorda che per ogni macchina deve essere sempre rilasciato dal costruttore e consegnato all’acquirente:
un libretto di istruzione per l’uso e la manutenzione
un certificato di conformità alla direttiva comunitaria (marchio CE)
Inoltre gli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg anche se marcati CE (ad esempio argani, gru a torre, ecc.) devono essere denunciati all’ex ISPESL, affinché provveda al rilascio del libretto di matricola. Deve essere altresì comunicato ogni trasferimento, vendita o demolizione degli apparecchi suddetti.
Altri elementi di prevenzione riportati nel quaderno:
le funi e le catene devono essere verificate trimestralmente (in mancanza di specifica indicazione del fabbricante - Allegato VI, D.Lgs. 81/2008, punto 3.1.2) da parte di personale specializzato, anche in forza all’azienda proprietaria dell’apparecchio di sollevamento. Gli esiti delle verifiche possono essere riportati sul libretto di matricola;
il braccio della gru a torre deve essere libero di ruotare senza interferire con qualunque ostacolo fisso o mobile;
i ganci degli apparecchi di sollevamento devono essere provvisti di chiusura all’imbocco e deve essere indicata la portata massi ma ammissibile;
i libretti di omologazione/ matricola dei mezzi di sollevamento azionati a motore (gru, montacarichi, argani, ecc.) avente portata maggiore di 200 kg senza marcatura CE, devono essere conservati;
nel caso di sollevamento di materiale non munito di anello di aggancio occorrono attrezzature specifiche tipo bilancini, braghe, funi, cassoni, benne, ecc.
le manovre per la movimentazione dei carichi devono essere eseguite, in modo da evitare il passaggio degli stessi sopra i luoghi ove possano essere presenti lavoratori, per i quali l’eventuale caduta del carico stesso può costituire grave pericolo
i mezzi di sollevamento e trasporto devono essere provvisti di dispositivi acustici e luminosi che avvertono i lavoratori presenti delle operazioni in corso. Nel caso di carrelli elevatori a forche tali dispositivi acustici devono funzionare mentre la macchina esegue operazioni in retromarcia;
i posti di manovra degli apparecchi di sollevamento e trasporto devono essere costruiti o difesi in modo da consentire l’esecuzione delle manovre, i movimenti e la sosta, in condizioni di sicurezza ed inoltre devono permettere al completa visuale dei luoghi di esecuzione delle operazioni;
gli organi di comando devono essere conformati e protetti in modo da impedire la messa in moto accidentale o la esecuzione di comandi non voluti.
Il manuale si sofferma poi sulla sicurezza di alcune specifiche macchine di cantiere: la betoniera, la sega circolare e la molazza ed una macchina impastatrice, riportando le seguenti indicazioni:
betoniera: le cinghie e le pulegge di trasmissione del moto devono essere protette; deve esserci il pulsante di emergenza a fungo
sega circolare: le seghe circolari devono essere provviste di cuffia di protezione del disco registrabile” e “coltello divisore in acciaio posto posteriormente alla lama a distanza non superiore a 3 mm dalla dentatura per tenere aperto il taglio”. Inoltre “deve esserci il pulsante di emergenza a fungo
molazza: devono essere circondate da un riparo atto a evitare possibili danni dagli organi in moto; deve esserci il pulsante di emergenza a fungo
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Vengono inoltre riportate indicazioni sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI) nelle attività edili: occhiali di protezione, guanti, scarpe di sicurezza, visiere e schermi, elmetti/caschi, cuffie/otoprotettori, maschere e DPI da ponteggiatori.
Il documento sottolinea che una corretta applicazione della Sicurezza sul lavoro impone che il rischio vada eliminato alla fonte e che i DPI vadano forniti dal Datore di Lavoro soltanto per contrastare i rischi residui. Questi dispositivi si chiamano individuali perché, per motivi igienici, vanno forniti singolarmente ai lavoratori e non scambiati fra loro. Devono essere sempre efficienti e devono essere sottoposti ad adeguata manutenzione, riparazione o sostituiti in caso di necessità.
Anche i DPI devono essere marcati CE e devono riportare le loro caratteristiche di protezione.
Quaderno della sicurezza per il lavoratore