Lavoro notturno: obblighi, limiti e sanzioni

Guida alla normativa sul lavoro notturno: requisiti, applicazione, obblighi e sanzioni in caso di violazioni. 

Il lavoro notturno è caratterizzato da almeno 7 ore consecutive comprendenti l’intervallo 24:00-05:00 (articolo 1 Dlgs 66/2003). Pur non esistendo una disciplina collettiva, il lavoratore notturno può essere orizzontale (se di notte svolge almeno 3 ore del lavoro giornaliero) o verticale (almeno 3 ore per almeno 80 giornate lavorative in un anno.

Applicazione

Chi vuole inserire il notturno nella propria azienda deve consultare le rappresentanze sindacali aziendali o le organizzazioni territoriali dei lavoratori. La consultazione si deve svolgere e concludere entro 7 giorni. L’orario non può superare in media 8 ore su 24 salvo diversa individuazione nei contratti collettivi anche aziendali (1/3 tra ore lavorate e non rispetto alla settimana lavorativa).

Divieti

donna in gravidanza dalle 24:00 alle 6:00 fino ad un anno di età del bambino;
madre di un figlio sotto i tre anni o, in alternativa, padre convivente;
unico genitore affidatario di figlio convivente sotto i 12 anni;
lavoratore/trice con a carico un disabile ai sensi della legge 104/1992 e successive modificazioni;
minori per 12 ore consecutive tra le 22:00 e le 6:00 (o le 23:00 e le 7:00).

La normativa sul lavoro notturno non si applica a dirigenti, personale viaggiante del trasporto e altri lavoratori che possono disporre autonomamente del proprio tempo di lavoro.


Tutele

Il datore di lavoro  deve sottoporre a controlli medici preventivi e periodici biennali (sorveglianza sanitaria) i lavoratori notturni per verificare l’assenza di controindicazioni allo svolgimento dell’attività. Deve garantire, previa informazione alle rappresentanze sindacali, un livello di servizi o di mezzi di prevenzione o protezione adeguato ed equivalente a quello previsto per il lavoro diurno. Deve inoltre, previa consultazione con le rappresentanze sindacali, disporre per i lavoratori soggetti a rischi particolari, appropriate misure di protezione personale e collettiva.

Sanzioni

Il trattamento sanzionatorio in caso di violazioni è disciplinato all’articolo 18 bis del Dlgs 66/2003. Violando il divieto relativo a donne in gravidanza nei casi citati sopra, il datore di lavoro è punito con arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 516 a 2.582 euro. Senza sorveglianza sanitaria è punito con arresto da 3 a 6 mesi o multa da 1.549 a 4.131 euro.

Trasferimento

Qualora sopraggiungano condizioni di salute che comportino l’inidoneità alla prestazione di lavoro notturno, accertata da medico competente o strutture sanitarie pubbliche, il lavoratore viene assegnato al lavoro diurno in mansioni equivalenti, se esistenti e disponibili.

fonte:pmi.it

Banner uno Scopri i vantaggi di iscriversi alla nostra newsletter professional MOVARISCH calcolo rischio chimico per la salute in Excel Raccolta file Excel per la sicurezza
Banner due Risorse per la formazione Sicurezza in edilizia Piano emergenza ed evacuazione in Word
Banner tre Modelli di DVR in Word

Maggiori Info

ReCaptcha

Questo servizio Google viene utilizzato per proteggere i moduli Web del nostro sito Web e richiesto se si desidera contattarci. Accettandolo, accetti l'informativa sulla privacy di Google: https://policies.google.com/privacy

Google Analytics

Google Analytics è un servizio utilizzato sul nostro sito Web che tiene traccia, segnala il traffico e misura il modo in cui gli utenti interagiscono con i contenuti del nostro sito Web per consentirci di migliorarlo e fornire servizi migliori.

YouTube

I video integrati forniti da YouTube sono utilizzati sul nostro sito Web. Accettando di guardarli accetti le norme sulla privacy di Google: https://policies.google.com/privacy

Google Ad

Il nostro sito Web utilizza Google Ads per visualizzare contenuti pubblicitari. Accettandolo, si accetta l'informativa sulla privacy di Google: https://policies.google.com/technologies/ads?hl=it