MISURE PREVENTIVE SICUREZZA NEI LAVORI IN QUOTA

Misure generali di prevenzione Durante i lavori in quota

Misure generali di prevenzione

Adottare prioritariamente misure collettive di protezione contro i rischi di caduta commisurate all’effettiva valutazione del rischio. Le misure per prevenire le cadute sono adottate prima dell’inizio del lavoro e rimangono disponibili in loco fino al termine dei lavori stessi;
Valutare se si hanno le conoscenze, le competenze, l’esperienza per eseguire lavori in copertura;

Per operare in maniera sicura, coloro che salgono in copertura oppure operano su una facciata devono essere adeguatamente formati per l’esecuzione di tali lavori. in modo da essere in grado di riconoscere i rischi, comprendere i sistemi di lavoro appropriati e poter svolgere con competenza i relativi compiti;
Valutare il tipo di copertura dove si vuole salire ispezionandone la parte sottostante (tetto o

eventuale solaio) per controllare se ci sono evidenti situazioni di fragilità o ammaloramento della stessa quali ad esempio eccessive curvature delle strutture portanti, presenza di estese macchie di umidità, lucernari, ecc.; se non si è certi della capacità portante del piano di calpestio prima di salirvi vanno adottate le misure di protezione più adeguate rispetto alle caratteristiche della copertura. In caso di facciate ventilate o continue valutare inoltre la tenuta della struttura portante del sistema, la perfetta efficienza degli ancoraggi e degli altri elementi strutturali.
Pianificare con cura il lavoro da svolgere in quota al fine di minimizzare il tempo trascorso operando

in condizioni di rischio;

Valutare se il lavoro si può effettuare riducendo il tempo trascorso in copertura o sulla facciata (ad esempio assemblando a terra quanto necessario);
Valutare attentamente anche i rischi di “minor intensità” che in generale potrebbero

determinare una eventuale caduta, quali ad esempio: F scarsa aderenza delle calzature;
F abbagliamento degli occhi;

F rapido raffreddamento o congelamento; F riduzione di visibilità o del campo visivo; F colpo di calore o di sole;
F insorgenza di vertigini e/o disturbi dell’equilibrio.

Non assumere bevande alcoliche o sostanze psicotrope o stupefacenti prima di salire in quota;


Evitare di andare sulla copertura e/o sulla facciata in presenza di pioggia, ghiaccio, neve, vento, alle prime ore del mattino nella stagione fredda e nelle ore centrali del giorno nella stagione calda in quanto la presenza di ghiaccio, umidità, muschio, vento o calore eccessivo aumenta considerevolmente il rischio di caduta di persone o materiale;
Fare attenzione al materiale e alle attrezzature che si portano in quota e prendere le seguenti precauzioni:
F non gettare il materiale dall’alto: per evacuare i rifiuti utilizzare gli scivoli e/o apparecchi di

sollevamento oppure trasportare manualmente il materiale al suolo; F non accumulare il materiale che potrebbe cadere;
F impedire l’accesso ad aree pericolose poste al di sotto o nelle adiacenze delle aree su cui si sta lavorando;
F utilizzare reti per rifiuti, protezioni delle vie di transito in prossimità di zone con pericolo di caduta

di materiale dall’alto;

F ove possibile, evitare di portare in quota oggetti di grandi dimensioni e pesanti;

F assicurarsi che tutto il materiale sia conservato in maniera appropriata, soprattutto in presenza di vento;
Informare sempre il proprietario o l’Amministratore prima di ogni accesso in quota (copertura o

facciata);

Prevedere la presenza-assistenza contemporanea di un collaboratore quando si accede in quota

(copertura o facciata);

Dotarsi di apparecchiatura per comunicare quali ricetrasmittente o telefono cellulare previa verifica della qualità della ricezione;
Informare sempre una terza persona della propria presenza in quota e segnalare la propria presenza

prima degli eventuali accessi mentre si sta lavorando.


Misure di prevenzione per tipologia di rischio


A) Cadute per sfondamento di coperture non portanti: qualsiasi intervento che presupponga l’accesso su piani di copertura presumibilmente non praticabili o parzialmente praticabili (caratteristica strutturale determinabile dal progetto, o anche da tecnico specializzato prima dell’accesso) dovrà
richiedere la presenza di percorsi attrezzati, linee vita con punti di richiamo per evitare l’effetto


pendolo, delimitazione di lucernari con parapetti e installazione di reti di trattenuta al di sotto di lucernari.
B) Caduta da scala portatile: la scala portatile può essere usata nei lavori in quota (attività lavorativa posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile) solo nei casi in cui l’uso di altre attrezzature di lavoro considerate più sicure non sia giustificato a causa del limitato livello di rischio e della breve durata di impiego oppure a causa delle caratteristiche esistenti dei siti che il datore di lavoro non può modificare. Le scale portatili devono essere marcate CE e scelte in funzione dell’attività da svolgere (scala movibile con piattaforma, scala doppia, scala trasformabile) ed utilizzate secondo le indicazioni del fabbricante.
C) Caduta da parte in quota dell’edificio: l’accesso in quota (tetti e/o coperture) presuppone per prima

cosa l’accertamento della praticabilità del piano per evitare lo sfondamento, la presenza di sistemi di accesso sicuri, la presenza di sistemi di protezione collettiva (parapetti di classe A,B,C in funzione della pendenza del piano e dell’altezza di caduta, reti di sicurezza, parapetti di sommità dei ponteggi resistenti all’azione dinamica di caduta), dispositivi di protezione individuale nel caso non siano adottabili sistemi collettivi (imbracatura , linee vita e punti di ancoraggio sicuro).
D) Cadute da ponteggi ed opere provvisionali in genere: le misure preventive si differenziano in funzione della fase in cui ci si trova, ovvero montaggio e smontaggio del ponteggio e di utilizzo dello stesso durante l’intervento. Nelle fasi di montaggio e smontaggio ci dovrà attenere alle indicazioni del PIMUS (e del progetto ove previsto), utilizzo dei DPI di trattenuta e personale formato per i lavori in quota. La verifica giornaliera da parte del preposto dell’integrità del ponteggio è fondamentale per eliminare eventuali manomissioni che spesso avvengono durante le lavorazioni (eliminazione di parapetti interni per interventi di pitturazione della facciata, di correnti per calare il materiale, ecc.).
E) Cadute all’interno di vani ascensori o vuoti lasciati nei solai: per poter prevenire questo tipo di

incidenti è importante la segnalazione e l’adozione di sistemi di protezione collettivi (parapetti di delimitazione dei vani e/o varchi, realizzazione di piani con tavolato saldamente fissato a chiusura di vani nei solai).
F) Cadute da sistemi di sollevamento motorizzati o per lavori con funi: l’utilizzo di attrezzature di

lavoro (in questo caso di sollevamento) richiede la rispondenza delle stesse a quanto riportato nell’art.
70 e siano soggette ai controlli e verifiche di cui all’art. 71 del D.Lgs. 81/08. Anche l’uso sia affidato a personale in possesso dei requisiti previsti dall’Accordo del 22 febbraio 2012. Durante le lavorazioni
è importante l’uso di DPI di trattenuta e la valutazione dell’altezza di caduta ed eventuali ostacoli che possano interferire durante la caduta. Qualora non siano attuate misure di protezione collettiva, l’accesso in quota può avvenire tramite fune. In tal caso è importante valutare le modalità di ancoraggio e l’utilizzo di sistemi di protezione conformi alle norme tecniche di cui all’art.115 del D.lgs.
81/08. I sistemi di linee vita installati in copertura devono essere marcati CE, progettati e dichiarati correttamente installati (conformità), inoltre verificati periodicamente per la verifica della sussistenza dei requisiti di resistenza. È importante la formazione del personale che opera in quota
tramite funi.

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PIANO OPERATIVO SICUREZZA

P.O.S (Esempio di Piano operativo di sicurezza editabile in word)l Il POS è il piano operativo di sicurezza che tutte le imprese devono presentare prima di entrare in un cantiere edile, ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni, nuovo Testo unico sicurezza sul lavoro (T.U.S.L.).

Il presente Piano operativo di sicurezza (in sigla POS) costituisce assolvimento all'obbligo, posto in capo ai datori di lavoro delle imprese esecutrici, dell'art. 17 del D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i..

Il POS è conforme a quanto disposto dall'allegato XV del D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i.. Esso contiene la valutazione dei rischi, ai sensi dell'art. 17 del D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i., relativamente ai lavori eseguiti direttamente da questa/e impresa/e e propone le scelte autonome di carattere organizzativo ed esecutivo, in osservanza delle norme in materia di prevenzione infortuni e di tutela della salute dei lavoratori.

Il POS che ne risulta è idoneo ad essere accettato dai coordinatori e dagli organi di controllo.

Il Piano contiene l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi e le conseguenti procedure, gli apprestamenti e le attrezzature atti a garantire, per tutta la durata dei lavori, il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori.

Il piano è costituito da una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla complessità dell’opera da realizzare ed alle eventuali fasi critiche del processo di costruzione.

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Il presente Piano di sicurezza e coordinamento ( PSC) è redatto ai sensi dell'art. 100 , c. 1, del D.Lgs. n. 81/08 in conformità a quanto disposto dall'all XV dello stesso decreto sui contenuti minimi dei piani di sicurezza. 
L'obiettivo primario del PSC è stato quello di valutare tutti i rischi residui della progettazione e di indicare le azioni di prevenzione e protezione ritenute idonee, allo stato attuale, a ridurre i rischi medesimi entro limiti di accettabilità. 


Il piano si compone delle seguenti sezioni principali:

identificazione e descrizione dell'opera

individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza

analisi del contesto ed indicazione delle prescrizioni volte a combattere i relativi rischi rilevati;

organizzazione in sicurezza del cantiere, tramite:

relazione sulle prescrizioni organizzative;

lay-out di cantiere; (da inserire a vostra cura)

analisi ed indicazione delle prescrizioni di sicurezza per le fasi lavorative interferenti;
coordinamento dei lavori, tramite:

pianificazione dei lavori (diagramma di GANTT da inserire a vostra cura) secondo logiche produttive ed esigenze di sicurezza durante l'articolazione delle fasi lavorative;

prescrizioni sul coordinamento dei lavori, riportante le misure che rendono compatibili attività altrimenti incompatibili;

stima dei costi della sicurezza;

organizzazione del servizio di pronto soccorso,antincendio ed evacuazione qualora non sia contrattualmente affidata ad una delle imprese e vi sia una gestione comune delle emergenze.

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