Linee guida 2022  collocamento persone con disabilità

Categorie di beneficiari dei processi di accompagnamento al lavoro

DEFINIZIONE DELLA CONDIZIONE DI DISABILITA'

Gli interventi, le indicazioni ed i metodi presentati nelle Linee guida sono finalizzati a:
− favorire la presenza e la fruibilità di servizi, strumenti e risorse adeguati, su tutto il territorio nazionale, secondo i principi delle pari opportunità, a beneficio dei cittadini con disabilità e delle imprese interessati dalla norma del collocamento mirato;
− sostenere la standardizzazione dei processi di attuazione delle norme su tutto il territorio nazionale, da parte dei servizi competenti, per ridurre i divari territoriali che penalizzano vaste aree del Paese;
− orientare le azioni del sistema nella prospettiva di un miglioramento continuo dell’efficacia delle prestazioni, favorito da attività di monitoraggio e da una condivisione delle pratiche valide tra le diverse realtà locali.

Criteri e proposte delle Linee guida per il collocamento mirato

▪ Percorso di collaborazione e di condivisione interistituzionale verso un sistema di inclusione lavorativa in grado di essere più efficiente e organico in tutto il Paese.
▪ Offerta di un quadro di riferimento unitario rispetto a principi, interventi e metodologie di attuazione.
▪ Sostegno alle azioni di capacità amministrativa, nell’ottica della collaborazione interistituzionale, favorendo l’adozione di interventi innovativi nella programmazione regionale e sostenendo il rafforzamento di quanto già previsto dai servizi territoriali per il collocamento
mirato.
▪ Promozione e consolidamento della gestione sistematica dei dati amministrativi riferiti al Collocamento mirato, aggiornamento costante
e regolare dei flussi informativi, sviluppo della collaborazione applicativa orientata a una piena interoperabilità tra i sistemi di riferimento sulla disabilità, nel quadro della governance regionale e in sinergia con le esigenze di uniformità espresse a livello nazionale, anche ai fini di una loro opportuna analisi e valutazione.
▪ Piattaforma informatica accessibile e dinamica per la raccolta sistematica delle buone pratiche di inclusione lavorativa al fine di
contribuire, con la diffusione di esperienze positive ed efficaci, all’innalzamento degli standard di gestione del sistema del collocamento mirato e ad assicurare la disponibilità su tutto il territorio nazionale di modelli replicabili di azioni, procedure e progettualità.
▪ Monitoraggio annuale dell’attuazione delle Linee guida, da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali con la collaborazione
delle amministrazioni regionali competenti, anche avvalendosi del repertorio ragionato delle buone pratiche espresse dai territori e contenute nella Piattaforma informatica.
▪ Proposta di valutazione ex ante di genere dell’impatto delle misure adottate dalle amministrazioni nell’ambito del collocamento mirato.

▪ Proposta di adozione del mainstreaming della disabilità per un sistema di analisi e valutazione delle politiche promosse dalle amministrazioni regionali che consideri il potenziale impatto sul mondo della disabilità delle misure predisposte, non solo in termini di equità ma anche in chiave di crescita economica.
▪ Entro 18 mesi i servizi sono chiamati ad attuare una ricognizione sugli iscritti per verificare le permanenze nelle liste del collocamento
obbligatorio per le persone iscritte da oltre 24 mesi, identificando: le cause prevalenti della loro perdurante condizione di disoccupazione;
il numero di offerte di lavoro presentate loro nel medesimo periodo.
▪ Promozione di campagne di comunicazione e valorizzazione della responsabilità sociale delle imprese che garantiscano buoni risultati
quantitativi e qualitativi sul piano occupazionale e producano i necessari cambiamenti culturali sulla tematica della disabilità in contesti
organizzativi e produttivi.
▪ Introduzione o consolidamento, da parte delle amministrazioni competenti per il collocamento mirato, di meccanismi e clausole
premianti negli appalti pubblici a favore di imprese ed enti che abbiano istituito la figura del responsabile dell’inserimento lavorativo nei
luoghi di lavoro.
▪ Ricorso alla figura del responsabile dell’inserimento lavorativo nei luoghi di lavoro anche in forma consulenziale per le PMI attingendo a
competenze disponibili sul territorio.
▪ Rimodulazione delle misure e dei servizi del collocamento mirato, basata sull’adozione di modelli di intervento in linea con i principi
richiamati dall’art. 1 del d.lgs. 151/2015, con l’identificazione dei responsabili dei procedimenti, senza trascurare le peculiarità territoriali
e le implicazioni di governance del sistema conseguenti alla loro adozione

Categorie di beneficiari dei processi di accompagnamento al lavoro

Tre distinte categorie di beneficiari dei diversi processi di accompagnamento al lavoro, allo scopo di prefigurare percorsi personalizzati che tengano in considerazione anche alcune specificità risultanti dalla relazione della persona con il servizio per il collocamento mirato.
1. Giovani con disabilità che non rientrano ancora tra i beneficiari della normativa in quanto non ancora in età da lavoro o perché ancora nel sistema dell’istruzione, destinatari di interventi che coinvolgeranno operatori e servizi dei sistemi socio sanitari, dell’istruzione e della formazione, allo scopo di garantire nei tempi opportuni un efficace trasferimento dei progetti personalizzati verso il sistema dell’integrazione lavorativa.
2. Le persone che accedono per la prima volta alle liste del collocamento obbligatorio oppure sono iscritte da non oltre 24 mesi.
3. I disoccupati da oltre 24 mesi e le persone che rientrano al lavoro, dopo dimissioni/licenziamenti o lunghi periodi di malattia o riabilitazione.

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