Linee di indirizzo per la prevenzione e il contrasto del sovrappeso e obesità
Tavolo di lavoro per la prevenzione ed il contrasto del sovrappeso e dell’obesità
Pubblicate le “Linee di indirizzo per la prevenzione e il contrasto del sovrappeso e dell’obesità". Il documento è stato elaborato dal “Tavolo di lavoro per la prevenzione ed il contrasto del sovrappeso e dell’obesità” del Ministero della Salute e approvato nel corso della Conferenza Stato-Regioni del 27 luglio 2022.
Si spiega che la diffusione dell’obesità “è aumentata nel tempo, raggiungendo dimensioni epidemiche, e costituisce ormai uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello mondiale, con una preoccupante espansione nell’età infantile che può provocare una precoce insorgenza di patologie croniche non trasmissibili. Inoltre, i bambini in sovrappeso o obesi hanno maggiori probabilità di diventare adulti obesi, rispetto a quelli di peso normale”.
L’obesità incide profondamente sullo stato di salute poiché si accompagna a importanti malattie quali il diabete mellito di tipo 2, l’ipertensione arteriosa, la cardiopatia ischemica e altre condizioni morbose che, in varia misura, peggiorano la qualità di vita e ne riducono la durata. Sovrappeso e obesità sono, inoltre, tra i principali fattori di rischio oncologico. I tipi di cancro resi più probabili da fattori quali l'obesità e il sovrappeso sono quelli dell'intestino (colon e retto), del rene, dell'esofago, del pancreas e della cistifellea, e per le donne si aggiungono il cancro del seno (nelle donne in post-menopausa), dell’endometrio e dell'ovaio.
La diffusione dell’obesità è aumentata nel tempo, raggiungendo dimensioni epidemiche, e costituisce ormai uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello mondiale, con una preoccupante espansione nell’età infantile che può provocare una precoce insorgenza di patologie croniche non
trasmissibili. Inoltre, i bambini in sovrappeso o obesi hanno maggiori probabilità di diventare adulti obesi,rispetto a quelli di peso normale.
È necessario contrastare il sovrappeso e l’obesità anche nell’anziano, non solo per ridurre il rischio cardio-metabolico, ma soprattutto per ridurre la disabilità ad essi correlata