LINEE DI INDIRIZZO PER LA PREVENZIONE DELLA DIFFUSIONE DELLA LEGIONELLA
LINEA GUIDA CIIP FEBBRAIO 2020
Per le informazioni di carattere generale sulla patogenicità della Legionella, sulle fonti di infezione e sulla sorveglianza epidemiologica si rimanda alle Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi (Ministero della Salute, 2015).
Negli ultimi anni si è assistito ad un rilevante aumento dei casi: + 25% nel giro di 2-3 anni. L’aumento potrebbe essere solo in parte "reale aumento dei malati" e molto invece imputabile all’aumento delle diagnosi corrette e al maggior rispetto dell’obbligo di segnalazione.
Da diversi anni il numero di casi di origine nosocomiale è praticamente stabile ed anche abbastanza stabile quello di origine associata ai viaggi.
Questi due importanti risultati sono verosimilmente dovuti ai controlli preventivi nelle aree tradizionalmente più sensibili.
Un contributo alla prevenzione dei casi in ambienti nosocomiali è stato sicuramente dato dall’applicazione del D.Lgs. 81/08 che impone al datore di lavoro la valutazione di tutti i rischi potenzialmente presenti negli ambienti di lavoro, compreso il rischio da esposizione ad agenti biologici (Titolo X).
L’allegato XLVI al D.Lgs. 81/08 in una scala da 1 a 4 classifica la Legionella in classe 2: agente che può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaghi nella comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche.
Le misure di prevenzione generali, che comprendono misure tecniche, organizzative e procedurali, sono indicate nell’art. 272; misure specifiche sono previste per le strutture sanitarie e veterinarie (art. 274-allegato XLVII), per i laboratori e gli stabulari (art. 275-allegato XLVII), per i processi industriali (art. 276-allegato XLVIII) e in caso di incidenti che possono provocare dispersione nell’ambiente (art. 277). Le misure di prevenzione collettiva che devono essere attuate a protezione dei lavoratori devono egualmente tutelare i pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie.
Ricordiamo che oltre ai lavoratori delle strutture sanitarie possono essere esposti al rischio specifi- co i lavoratori addetti alla manutenzione dei sistemi di condizionamento dell’aria o di fornitura di acqua, in piscine natatorie nonché dentisti, addetti ai servizi di autolavaggio, addetti al trattamento delle acque di scarico in diverse industrie (es. pasta, carta), personale ferroviario e addetti alla manutenzione dei treni per disinfezione, riparazione e pulizia del sistema idraulico.
Negli ultimi anni l'ambiente di esposizione comunitario risulta largamente la prima causa di espo- sizione e di contagio, come dimostra il grafico seguente a cura dell’ISS.
Si tratta di casi dovuti a particelle di acqua aerodisperse, contenenti batteri, provenienti da torri di raffreddamento o condensatori evaporativi o sezioni di umidificazione delle unità di trattamento dell'aria ed anche dalla contaminazione di impianti di acqua potabile, apparecchi sanitari, fontane e umidificatori ultrasonici
Se si vuole incidere sulla riduzione dei casi o quantomeno impedirne l’aumento, a fianco della continua attenzione nei settori tradizionali occorre una rinnovata attenzione sui settori sinora lasciati unicamente alla gestione di rimedio e non di prevenzione.
A questo proposito riteniamo indispen- sabile che in ogni regione venga istituito il catasto delle torri di raffreddamento ad umido e dei condensatori evaporativi, con il contributo dei comuni che, tramite specifiche ordinanze, dovranno provvedere alla raccolta dei dati del proprio territorio su modulistica predisposta dalla Regione, invitando al contempo i gestori di tali impianti alle corrette pratiche di manutenzione e di gestione.
Alcune Regioni hanno già provveduto in tal senso con apposita normativa.
INDICE DELLE LINEE DI INDIRIZZO ELABORATE DAL CIIP A FEBBRAIO 2020
1. Il contesto
2. Gli impianti e la Legionella
2.1 Generalità
2.2 Le criticità degli impianti e la loro soluzione
2.2.1 Sistemi di umidificazione negli impianti HVAC
2.2.2 Reti e impianti ad acqua potabile fredda e calda
2.3 - Descrizione delle tecniche di trattamento dell’acqua
2.3.1 - Trattamenti Fisici
2.3.2 - Trattamenti Chimici
2.4 - Torri evaporative
3. Analisi critica delle Linee Guida del Ministero della Salute del 2015
4. La legislazione
4.1 La legislazione nazionale
4.2 La legislazione regionale
Bibliografia Appendice A Casi di studio
1 Edificio direzionale multiutenza
2 Industria alimentare
3 Stabilimento metalmeccanico
4 Analisi situazione in 205 condomini
5 Struttura sanitaria
Fonte: a cura del gruppo CIIP
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