LIBRETTO DI USO E MANUTENZIONE DELL’IMMOBILE EDITABILE IN WORD
Il documento fornisce ogni più opportuna e completa informazione relativa al bene immobile
L’impresa può essere chiamata dal proprietario, anche a distanza di anni dalla consegna, per rispondere di problemi sorti semplicemente per incuria o per mancanza di manutenzione atta a far sì che l’immobile mantenga nel tempo le sue caratteristiche funzionali. Si è riscontrato che gli utilizzatori degli immobili, ancorché dotati di buona volontà, non sappiano quali siano le operazioni da porre in essere e le loro tempistiche. Il Gruppo Giovani ha proceduto perciò alla stesura di un “Libretto informativo di uso e manutenzione dell’immobile”. Si tratta di un documento ad uso dell’acquirente che si consiglia di allegare al preliminare e/o all’atto definitivo di compravendita. Detto documento rappresenta un valore aggiunto al bene immobile in quanto consente di avere piena cognizione della consistenza di ciò che sta acquistando e piena consapevolezza che un immobile necessita, al pari di ogni altro bene materiale, di essere correttamente utilizzato, mantenuto, gestito. Il documento fornisce ogni più opportuna e completa informazione relativa al bene immobile rendendo il cliente/acquirente consapevole – anche giuridicamente ‐ delle incombenze di propria competenza ritenute necessarie per conservare il bene in buono stato ed evitare che per incuria o cattivo uso o, ancora, per carente o insufficiente manutenzione possano emergere vizi e difetti dell’opera non dipendenti da carenze progettuali o esecutive. Dal punto di vista del costruttore il documento se allegato sia al contratto preliminare di compravendita sia all’atto definitivo di trasferimento, per costituirne parte integrante (e quindi con espresso richiamo nel testo contrattuale ed espressa dichiarazione di piena conoscenza dei contenuti dello stesso e sua accettazione), può consentire di evitare che siano attribuiti al costruttore / venditore i vizi e difetti d’opera che siano invece riconducibili al mancato rispetto delle incombenze che fanno capo all’acquirente e possessore del bene immobile, come descritti nel “Libretto informativo di uso e manutenzione dell’immobile”. Lo stesso dicasi per l’ipotesi che siano attribuiti al costruttore / venditore aggravamenti o conseguenze dannose di eventuali vizi e difetti d’opera effettivamente riconducibili a responsabilità di progettazione o di esecuzione.
Ancorchè redatto nell’ottica del rapporto tra acquirente (o promissario acquirente) e venditore (o promittente venditore), il documento può essere utilizzato anche quale allegato al contratto di locazione dell’immobile. In tale ipotesi la consegna del libretto di manutenzione al locatore potrebbe risultare utile in casi di possibili contestazioni da parte dell’affittuario in ordine ad eventuali vizi o difetti dell’immobile. Anche all’atto della riconsegna dell’immobile a locazione terminata, l’avere fatto sottoscrivere il libretto di manutenzione al locatario potrà essere di aiuto al proprietario in ordine a situazioni di degrado dell’immobile riconsegnato, imputabili a cattiva conduzione e non a difetti di costruzione. La sottoscrizione del libretto in parola può esser altresì opportuna nell’ambito di un contratto “Rent to Buy”, o “programma preparatorio all’acquisto”, che consente al futuro acquirente l’utilizzo dell’immobile, dapprima in locazione (rent) e successivamente nella piena proprietà (buy), al completamento del processo di acquisto che si concluderà in anni successivi a prezzo già pattuito e bloccato. In tali casi sarà opportuno procedere ai necessari adattamenti del testo.
Se l’impresa costruttrice lo ritiene opportuno, può far precedere il presente fascicolo da una copertina personalizzata relativa alla propria azienda.
Ogni pagina del presente fascicolo deve essere firmata sia dal costruttore / venditore che dall’acquirente.
I dati e le informazioni qui riportati potranno essere di utilità per reperire ogni informazione relativa al fabbricato e in esso l’utilizzatore del bene troverà le necessarie indicazioni per una corretta manutenzione, necessaria affinchè l’immobile dia i confort e mantenga inalterati i requisiti di abitabilità che lo caratterizzano.
Allegati al presente fascicolo devono esserci tutti gli elaborati che consentano una sempre più precisa individuazione delle fasi costruttive, dei materiali impiegati (schede del produttore), della tipologia e rintracciabilità degli impianti e ogni altro atto utile al conduttore del fabbricato.
NORME DI MANUTENZIONE SU OPERE E IMPIANTI INTERNI ALLE SINGOLE PROPRIETA'
Per quanto non diversamente specificato nel presente documento le modalità dei realizzazione delle singole fasi lavorative sono di norma dettagliatamente descritte nel Prezziario delle opere edili di Brescia.
Le strutture di una casa si possono distinguere in strutture verticali, quali i pilastri o muri portanti, e strutture orizzontali, quali le solette.
A meno di casi eccezionali, gli elementi portanti della casa non necessitano di manutenzione.
È però importante sottolineare come vada evitato ogni intervento o modifica dei compo¬nenti strutturali e, qualora ciò fosse necessario, tale intervento vada eseguito in base ad un progetto redatto da un tecnico abilitato, le opere siano realizzate da personale esperto e specializzato e che delle opere da eseguire sia sempre informato l'amministratore.
MURATURE INTERNE-CONTROSOFFITTATURE
Le murature interne di una casa sono i divisori che definiscono i diversi ambienti. Possono essere in muratura con diverse tipologie di materiali, oppure in cartongesso e cioè a struttura metallica con doppie lastre di gesso rivestite di diverso spessore. La finitura superficiale di norma è a tinteggiatura.
Si ricorda che le superfici a gesso consegnate dalla società venditrice necessitano, prima della verniciatura o della tappezzeria, di opere di preparazione. Tali preparazioni debbono essere ancora più accurate nell'ipotesi di utilizzo di luci radenti (appliques) o luci alogene.
I divisori fra appartamenti e verso le parti comuni sono composti da muratura in laterizio con isolamento acustico e termico appropriato, o da cartongesso costituito da doppia lastra in gesso rivestito finita a tinteggiatura o da altre soluzioni.
I divisori interni ed il soffitto non necessitano di manutenzione se non nelle finiture super¬ficiali (tinteggiatura, tappezzeria, stucchi, piastrellature ecc.), ma può essere utile seguire qualche consiglio:
- Non eseguire demolizioni senza l'assistenza di tecnici specializzati;
- Evitare urti violenti che possono danneggiare le lastre;
- Eseguendo fori a trapano, evitare di farli nei pressi di una presa elettrica: i tavolati ospitano i percorsi dell'impianto elettrico, che si può danneggiare con grave pericolo dell'incolumità personale di chi esegue l'intervento di foratura;
- Eseguendo fori a trapano, evitare di farli nei pressi di un impianto idraulico e dell'impianto di riscaldamento, che si può danneggiare;
- Eseguendo chiodature, si consiglia di fare uso di chiodi adatti per non danneggiare le lastre;
- In caso di rifacimento della finitura superficiale, precedere la pittura con la stuccatura accurata delle parti ammalorate da urti o forature e con la preparazione del fondo.
Allo scopo si allegano foto dimostrative del posizionamento, nell'unità immobiliare oggetto di vendita, delle tubazioni e condotti collocati nell'intercapedine delle lastre nei sottofondi pavimenti. Si rinnova la raccomandazione di usare la massima prudenza/attenzione prima di praticare fori o posizionare chiodi o ganci.
COPERTURE
Un elemento importante, per la salvaguardia della propria casa o per evitare danni a cose altrui, è la manutenzione delle impermeabilizzazioni di coperture, terrazzi, ecc.
Le coperture piane, soprattutto quelle dei terrazzi, sono quelle che più necessitano di controllo e manutenzione, che va effettuata da ditte specializzate.
L'utente può attenersi ad alcune regole per evitare di danneggiare il manto impermeabile:
- Non tagliare, forare, incidere in alcun modo il pavimento ed il manto impermeabile della copertura;
- Non appoggiare sul pavimento vasi, impianti o altro, che abbiano un peso eccessivo;
- Mantenere pulito il terrazzo, sgombri i giunti del pavimento e bocchette di scarico da infiorescenze, foglie e materiale in genere.
SERRAMENTI
I serramenti di una casa necessitano di una diversa manutenzione a seconda che si tratti di serramenti esterni, e soggetti agli agenti atmosferici, o di serramenti interni, quali le porte.
I serramenti esterni hanno bisogno di frequenti controlli e manutenzione.
Naturalmente la manutenzione da effettuarsi dipende dal materiale con cui è stato realizzato dalla cura con cui è stato costruito il serramento, oltre che dalle condizioni climatiche e d'uso. La conservazione e la manutenzione dei serramenti esterni è importante perché es¬si sono l'elemento di separazione e contatto tra l'interno della casa e l'ambiente esterno: separano l'abitazione dal freddo e dal caldo, dall'acqua e dal vento, dai rumori e dalle intrusioni.
Un serramento efficiente è fondamentale per accedere, illuminare, aerare gli ambienti proteggere la vita domestica quotidiana.
SERRAMENTI ESTERNI IN ALLUMINIO
I serramenti in alluminio hanno una durata ed una resistenza all'uso notevole.
Il manufatto è costituito dall'assemblaggio di profilati estrusi, con taglio termico e acustico protetti con un bagno anodico o con un verniciatura a fuoco, ed è completato con guar¬nizioni di gomma e silicone, indispensabili alla tenuta dell'infisso agli agenti atmosferici. La sua manutenzione è indispensabile per prolungare la vita e per garantire l'efficienza d'uso. Il più usuale difetto che può presentarsi è il deperimento delle guarnizioni in gomma. Assicurarsi che la chiusura avvenga correttamente per evitare deformazioni.
Pulizia
I serramenti e le tapparelle vanno puliti con regolarità, utilizzando acqua e sapone neutro e protetti con un lieve strato di olio di vasellina.
Per una pulizia più profonda esistono prodotti specifici per l'alluminio.
Manutenzione ordinaria
Controllare periodicamente lo stato di conservazione delle guarnizioni in gomma, per la cui eventuale sostituzione bisogna rivolgersi alla ditta produttrice.
La ferramenta va oliata con la medesima regolarità.
Per ciò che riguarda le tapparelle, si consiglia di verificare periodicamente lo stato di conservazione del nastro avvolgitore e di tenere puliti ed oliati gli ingranaggi posti all'interno del cassonetto, verificando pure la tenuta del cassonetto stesso.
Manutenzione straordinaria
Qualora il serramento sia notevolmente ammalorato, o presenti difetti di chiusura e movimento, è necessario l'intervento di uno specialista per restaurarlo o procedere all'eventuale sostituzione.
SERRAMENTI IN LEGNO - PORTE INTERNE
La durata di un serramento di legno dipende da molteplici fattori, quali le condizioni ambientali, il tipo di legno usato nella sua costruzione, le dimensioni in sezione dei singoli elementi, il tipo di finitura superficiale, la qualità della ferramenta usata.
La sua manutenzione è indispensabile per prolungarne la vita e per garantire l'efficienza d'uso. I più usuali difetti che possono nascere nel tempo sono:
- La possibilità di deformazione e la perdita di stabilità a causa umidità;
- Il deperimento della finitura superficiale dovuta all'azione del calore dell'escursione termica;
- Il cedimento di elementi della ferramenta per ossidazione del metallo o degrado del legno nelle zone di ancoraggio;
Manutenzione ordinaria
I serramenti vanno puliti con regolarità.
Occorre pulire la superficie delle porte interne e di ingresso con un panno di lana morbido senza additivi o detersivi (al massimo è tollerato un prodotto tipo vetril).
Lubrificare periodicamente le cerniere, le serrature.
Assicurarsi che la chiusura avvenga correttamente per evitare deformazioni.
Per i serramenti esterni:
- Pulire accuratamente il serramento dalla polvere e dallo smog con acqua (o acqua mista ad aceto) e stendere anche più di una mano, se necessario, di olio o cera protettiva.
- Gli oli e le cere protettive si possono applicare a straccio, a spruzzo, o a pennello. Lasciare essiccare l'olio per qualche minuto, poi togliere l'eccesso pareggiandone la superficie con uno straccio inumidito dello stesso prodotto.
- Si consiglia di effettuare la manutenzione una volta ogni 1 - 2 anni allungando così di molto la durata della vernice sottostante. Non attendete che il film superficiale sia completamente rovinato.
- Gli oli e le cere protettive sono prodotti di elevata qualità che permettono il mante¬nimento ed il consolidamento della vernice proteggendola dagli agenti atmosferici.
IMPIANTO IDRAULICO
L'impianto idrico sanitario è costituito da un circuito di tubazioni di adduzione e scarico delle acque, incassato nelle murature e nei pavimenti.
Le tubazioni di adduzione dell'acqua sono state realizzate in ferro zincato, rame o polietilene.
Il contatore comunale è posto sul fronte strada.
La pressione dell'acqua è fornita direttamente dall'acquedotto comunale.
Lo scarico e adduzione delle acque nere nella fognatura comunale avviene tramite tubazioni di sezioni adatte, realizzate in P.V.C. L'acqua dei box viene sollevata con apposite pompe. L'impianto idrico sanitario non necessita di particolare manutenzione, se non in caso di rottura, nel qual caso è necessario rivolgersi a tecnici qualificati per riparare il danno.
Per una maggior durata dell'impianto e degli apparecchi igienici, però, si possono suggerire le successive indicazioni:
- Seguire le istruzioni per la vasca idromassaggio;
- Far controllare periodicamente i rubinetti d'arresto e in genere usare la rubinetteria con dolcezza e senza forza;
- Tenere puliti i sifoni e gli scarichi degli apparecchi igienici, (lavabi, bidet, doccia);
- Tenere puliti i rompigetto avvitati sulla bocca del rubinetto e far sciogliere periodicamente il calcare;
- Non usare paste abrasive o raschietti per la pulizia degli apparecchi sanitari;
- Non appoggiare oggetti metallici o taglienti nelle vasche con il rischio di danneggiare lo smalto;
- Non scaricare nel vaso, neppure a piccole dosi, sabbia e graniglie per gatti e uccellini: anche se tale materiale passa dall'apparecchio sanitario, si raccoglie poi ai piedi della colonna di fognatura con sicuri e gravi esiti dannosi;
- Fare attenzione ai cestelli deodoranti o profumati per i vasi: se per rottura o usura cascano nel vaso, immancabilmente si verifica un ingombro;
- Per lavatrici e lavastoviglie usare detersivi con schiuma controllata;
- Pulire periodicamente i sifoni; l'uso frequente di composti chimici danneggia l'impianto. In caso di ingorgo di uno scarico, usare con attenzione e parsimonia i composti chimici in commercio adatti allo scopo: un uso troppo frequente può danneggiare l'impianto. Rivolgersi piuttosto a tecnici specializzati.
- Forando i muri con il trapano, attenzione alle tubazioni incassate.
IMPIANTO ELETTRICO
La manutenzione dell'impianto elettrico è fondamentale per la sicurezza degli utenti e per l'efficienza complessiva dell'ambiente domestico.
La manutenzione significa l'aggiornamento costante alle normative, anche per quanto riguarda gli apparecchi: quando si acquistano apparecchi e materiali elettrici bisogna veri¬ficare che abbiano il marchio IMQ, ovvero che siano approvati dall'istituto italiano del marchio di qualità che garantisce la corrispondenza alle norme CEI di sicurezza.
Proprio perché l'impianto elettrico è un elemento fondamentale sia per la casa che per la sicurezza di chi ci abita, è importante mantenerlo in perfetta efficienza e sotto controllo, in particolare nei cosiddetti "ambienti umidi", quali le cucine, i bagni, le cantine.
È altrettanto necessario che tali impianti siano realizzati, controllati e riparati da ditte e personale specializzato che conosca e applichi le norme CEI e usi materiali ed apparecchi approvati dall'Istituto Italiano per il Marchio di Qualità.
Un impianto elettrico è costituito da una parte esterna (prima del contatore) e da una interna (dopo il contatore).
Se la manutenzione è da effettuarsi sulla parte esterna dell'impianto bisogna rivolgersi direttamente all'ente erogatore (ad es. ENEL); se invece la manutenzione riguarda la parte interna è necessario rivolgersi a personale specializzato, che conosca e applichi le norme CEI, che usi apparecchi e materiali approvati dall'IMQ e che possibilmente abbia realizzato o almeno conosca l'impianto.
L'impianto elettrico prevede:
- Un interruttore generale con salvavita e circuito di messa a terra;
- Un numero sufficiente di circuiti per l'alimentazione degli apparecchi;
- Un'adeguata protezione dei circuiti;
- Conduttori di sezione sufficiente per l'alimentazione degli apparecchi;
-Un numero sufficiente di prese di corrente.
I disegni esecutivi sono uniti al certificato di conformità.
Il primo principio per la sicurezza dell'utente è che tale impianto sia realizzato correttamente; il secondo principio è quello di non manomettere l'impianto; il terzo è quello di seguire pochi consigli utili:
- Verificare ogni 30 giorni il funzionamento dell'interruttore differenziale-salvavita;
- Cambiando una lampadina staccare l'interruttore generale;
- Non tenere apparecchi elettrici nelle vicinanze dell'acqua;
- Non usare apparecchi elettrici con le mani bagnate;
- Non togliere le spine dalle prese tirando il filo;
- Sostituire le spine rotte;
- Staccare le spine prima di manomettere apparecchi elettrici;
- Non attaccare più di un apparecchio ad una presa;
- Non coprire le lampade ne occludere le prese d'aria degli apparecchi;
- Fare attenzione alla posa di tasselli, chiodi ecc. per evitare danni agli impianti ed alle persone;
- Verificare la potenza del contatore richiesto per evitare scatti dell'interruttore automatico in cantina;
- Verificare la messa a terra degli apparecchio;
- Per la TV utilizzare solo cordoni di collegamento omologati e adatti all'impianto.
Anche ai sensi del D.M. 37/2008 ogni modifica deve essere eseguita da personale abilitato che dovrà rilasciare il certificato di conformità.
IMPIANTI TERMICI - IMPIANTI A GAS
La manutenzione dell'impianto a gas, che alimenta i fuochi della cucina, è importante non solo per l'efficienza e la vivibilità della casa, ma soprattutto per la sicurezza di chi la abita. È importante ricordare, inoltre, che l'utente è il diretto responsabile dell'impianto, a partire dal contatore (escluso) fino agli apparecchi utilizzatori ed agli impianti di scarico dei fumi.
In seguito alla legge 46 del 05/03/90, ora sostituita dal DM 37/2008, gli impianti a gas devono essere realizzati, revisio¬nati e riparati da ditte e personale specializzato, che conosca e applichi le norme specifi¬cate nelle tabelle UNI-CIG (Comitato Italiano Gas), che sia iscritto alla camera di com-mercio o all'Albo delle imprese artigiane, e tali ditte devono rilasciare, al termine dei lavo¬ri, una "dichiarazione di conformità" dell'impianto alle normative in vigore.
Il primo principio per la sicurezza dell'utente è che l'impianto sia realizzato correttamente; il secondo principio è quello di non manomettere l'impianto; il terzo è quello di seguire pochi consigli utili:
- Quando si acquistano apparecchi e impianti a gas bisogna verificare che abbiano il marchio IMQ, ovvero che siano approvati dall'Istituto Italiano del Marchio di Qualità;
- Non occludere l'esalatore;
- Mantenere un costante ricambio d'aria e non chiudere o ridurre la presa d'aria anche in cucina;
- Far controllare periodicamente la canna fumaria;
- Sostituire alla scadenza il tubo di collegamento alla cucina con altro regolarmente marchiato;
- Mantenere puliti i bruciatori della cucina verificando che siano regolamentari;
- Chiudere il rubinetto del gas prima di andare a letto e in caso di prolungata assenza;
- In presenza di odore di gas non accendere fiammiferi, ne interruttori, ne apparecchi elettrici;
CORPI SCALDANTI
I corpi scaldanti variano per forma e funzione secondo l'impianto, le esigenze domestiche e le dimensioni dell'ambiente da riscaldare.
L'impianto realizzato nel fabbricato è già stato bilanciato in base a conteggi dì progetto. È possibile intervenire per la regolazione del calore, per uniformare o regolare per le varie esigenze la temperatura dei diversi locali (intervento da effettuare da personale specializzato). E possibile invece l'intervento diretto dell'utente per temporizzare e regolare la tempera¬tura del singolo appartamento agendo su termostato e orologio.
ALCUNE OSSERVAZIONI SUGLI IMPIANTI AUTONOMI A COMBUSTIONE CENTRALIZZATA
Tale tipo di gestione può essere però a volte condotta al "maggior risparmio" e a tale tipo di gestione sono legate conseguenze negative, non sempre immediatamente evidenti, sul¬la vivibilità, durabilità e conservazione degli edifici.
L'eventuale scarso riscaldamento di alcuni locali di minore utilizzazione e l'interruzione del riscaldamento durante i periodi di assenza prolungata o durante il periodo diurno di lavoro, portano come conseguenza la diminuzione della temperatura delle pareti e quindi un aumento dei rischi di condensazione e di formazione di muffe.
Questo tipo di conduzione non risulta inoltre necessariamente più conveniente sotto l'aspetto economico a causa del maggior consumo di energia necessario per ripristinare le condizioni di regime.
Il regolamento di condominio richiede una temperatura minima (12° C) dell'alloggio per ridurre gli inconvenienti ai locali adiacenti (anche se l'isolamento delle pareti divisorie e dei solai è stato studiato per limitare questi inconvenienti), ma soprattutto per evitare i danni del gelo e della condensa.
Le norme legislative sulla durata del periodo di riscaldamento (a Brescia 14 ore giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile) e la temperatura media 20° (+/- 2° C di tolleranza), valgono anche per gli impianti autonomi.
Al fine di evitare fenomeni di condensa (macchie di umidità sui muri) specialmente durante il periodo del riscaldamento, occorre provvedere ad arieggiare per lo meno una volta al giorno tutti i locali e più volte al giorno i locali dove si produce vapore acqueo, quali cucina e bagni.
Si ricorda inoltre che l'asciugatura del bucato nei locali provoca ancor maggiormente tale fenomeno e pertanto si consiglia di effettuare l'eventuale asciugatura con i serramenti esterni socchiusi.
PAVIMENTI IN LEGNO (parquet)
La qualità di un pavimento di legno e la sua durata dipendono da molti fattori quali il tipo di posa (inchiodato, incollato, ad incastro), le dimensioni e lo spessore del materiale, il tipo di legno e la sua stagionatura.
Bisogna tenere conto, comunque, che le caratteristiche intrinseche del legno, che lo rendono tanto apprezzato per il suo aspetto, fanno si che, a causa delle dilatazioni termiche e termoigrometriche, si producano movimenti ed assestamenti, spesso evidenti nella dilatazione dei giunti, naturali e non eliminabili.
Il pavimento in legno ha grande durata, purchè sia sottoposto alla giusta manutenzione e non venga esposto ad agenti fisici quali urti, incisioni, umidità ecc.
L'esposizione a fonti di luce naturale o artificiali può indurre alla modifica della tinta superficiale del legno.
Pulizia
I pavimenti in legno sono normalmente protetti da un vernice trasparente, semilucida, che consente una manutenzione meno impegnativa del passato, quando a proteggere il legno era la sola cera.
Così trattato il pavimento è maggiormente impermeabile e refrattario allo sporco.
Si consiglia comunque di proteggerlo ulteriormente con uno strato di cera idrosolubile metallizzata o cera non siliconica lucidata.
Dopo aver passato l'aspirapolvere pulire giornalmente con un panno di lana e settimanalmente con un panno lievemente umido.
Per eventuali lavaggi, usare acqua (poca) con un comune detersivo avendo cura di non eccedere nella quantità sia dell'una che dell'altro.
Lo strato di vernice, per la sua composizione, è, intaccabile da agenti chimici: evitare perciò di usare, per la pulizia, solventi ed acidi.
Manutenzione ordinaria
In base all'uso più o meno intenso che si fa del pavimento, si può procedere, ogni qualche anno, al rifacimento dello strato di vernice superficiale ammalorato o macchiato. A tale scopo si consiglia di rivolgersi a ditte specializzate.
Manutenzione straordinaria
A seconda dell'uso e del legno di cui è composto il parquet, si può rendere necessario, dopo anni, la cosiddetta "lamatura" del pavimento, che consiste nell'asportazione di un sottile strato di legno, e della rimessa "a piombo" del piano di calpestio.
Tale intervento è ripetibile più volte a seconda dello spessore del materiale usato e del tipo di posa. In seguito si procede alla riverniciatura del parquet.
Per questa operazione è indispensabile rivolgersi a ditte specializzate
PAVIMENTI E RIVESTIMENTI IN CERAMICA
La ceramica, usata da secoli a questo scopo, è un materiale di grande durevolezza e facile manutenzione.
Il nome generico identifica manufatti a base di argilla addizionata con opportuni materiali, va distinta in prodotti a pasta porosa quali il cotto o le maioliche, e a pasta compatta come il gres, il klinker e la monocottura.
La differenza tra i vari tipi di ceramica è dovuta sia alla diversa composizione dei materiali che alle temperature di cottura.
I primi (pasta porosa) hanno una superficie opaca e porosa e sono perciò più facilmente macchiabili; i secondi hanno la superficie smaltata o vetrificata che li rende impermeabili.
Diversa anche la resistenza agli urti e all'usura per sfregamento e scalpiccio.
Pulizia
I pavimenti in cotto o maiolica possono essere protetti sia con trattamenti eseguiti da ditte specializzate, sia da normali cerature, che ne consentono una più facile pulizia. Sono lavabili con prodotti specifici normalmente in commercio.
Possono rimanere macchiati da olii o altre sostanze.
I pavimenti in monocottura, gres e klinker, sia lucidi che opachi, per la loro compattezza levigatezza non offrono alcuna aderenza allo sporco, e possono essere tenuti puliti con semplici lavaggi di acqua e comuni detersivi.
Usare solo stracci umidi senza abrasisi. Va bene un prodotto tipo aiax liquido da diluire.
Il gres porcellanato fine, a finitura naturale, essendo leggermente assorbente, può essere pulito usando prodotti specifici normalmente in commercio.
Alcune tinte superficiali, sottoposte a grande uso, si opacizzano e possono scolorire.
Manutenzione ordinaria
Per pavimenti di cotto o maiolica, può essere consigliabile rifare, periodicamente, il trattamento protettivo impermeabilizzante.
Per certi pavimenti realizzati con elementi di cotto di grande spessore, si può procedere, dopo un certo numero di anni alla levigatura effettuata con speciali macchine.
I pavimenti in monocottura e affini non necessitano manutenzione diversa dalla normale pulizia. Per i lavaggi più a fondo si può intervenire con soluzioni di acqua e soda.
Manutenzione straordinaria
Sottoposta ad urti o ad un'usura particolare, la piastrella può subire danneggiamenti irreparabili. In questo caso si può intervenire sostituendo le parti danneggiate: importante a questo scopo acquistare e conservare quantità adeguate di materiale originale. (Scorta)
Per questa operazione si consiglia di rivolgersi a ditte specializzate.
RIVESTIMENTI
La pulizia integrale può essere fatta con uno straccio intriso in aceto rosso o bianco, sciacquando poi abbondantemente. Successivamente pulire solo con un panno ed eventualmente con vetril. Non usare abrasivi liquidi o in polvere.
BALCONI - TERRAZZI
Provvedere periodicamente alla pulizia delle bocchette di scarico e delle pilette dei terrazzi verificando che nelle pilette o nel sifone non si fermi materiale sporco o sabbietta.
I balconi sono stati calcolati per un carico di 300 kg/mq.: non sovraccaricare con vasi o suppellettili di peso eccessivo. Il giardino, le zone pedonali e soprattutto l'ingresso dello stabile nello spazio sottostante ad una serie di balconi, rende indispensabile la massima cura nell'evitare la caduta di materiale di ogni genere, sia per la possibile presenza di persone che per la difficoltà di pulizia accurata delle zone interessate.
BOX
Eseguire la periodica manutenzione mediante ingrassaggio delle guide e snodi delle ser¬rande per non sovraccaricare l'impianto elettrico, anche perché la corrente di alimentazio¬ne proviene dal contatore condominiale.
Le vetture non possono assolutamente essere lavate nei box o nei corselli.
RISPARMI ENERGETICI
La quantità di energia che serve al funzionamento della casa è elevata, ma l'energia che si consuma inutilmente è spesso eccessiva, con un grave costo economico per l'utente e per la comunità.
In seguito alla legge 373 del 1976 e poi alla legge 10 del 1991 e succ., gli edifici vengono progettati ed eseguiti secondo regole tecniche, tali da permettere il risparmio energetico, tramite l'uso di materiali isolanti e manufatti isolati termicamente.
Però è importante che l'utente impari ad usare tanta energia quanta ne è necessaria per le esigenze del buon funzionamento della casa e per il comfort di chi la abita e non di più sprecandola. Di seguito sono riportati o ripetuti alcuni semplici ma utili consigli:
- Non lasciare accese le luci né gli apparecchi elettrici quando non serve;
- Usare, dove e quanto possibile, lampadine e regolazioni degli elettrodomestici a "basso consumo";
- Non usare troppe macchine elettriche contemporaneamente;
- Usare l'energia elettrica quando questa costa meno, ad esempio, in alcuni casi di notte;
- Non lasciare aperti i rubinetti dell'acqua;
- Non usare l'acqua calda quando non serve;
- Non aprire in continuazione gli sportelli del frigorifero e del congelatore;
- Non tenere il termostato del riscaldamento alla massima potenza;
- Tenere puliti ed efficienti gli ugelli delle cucine;
- Non accostare apparecchi scaldanti a apparecchi refrigeranti;
- Non lasciare troppo a lungo le finestre aperte nelle stagioni in cui funziona il riscaldamento o il condizionamento;
Fonte Ance Brescia
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