L’esecuzione in sicurezza delle prove di pressione condotte su attrezzature in esercizio
Il documento ha lo scopo di fornire criteri e metodi di carattere generale per l’esecuzione in sicurezza di prove di pressione su attrezzature in esercizio, quali ad esempio: recipienti, tubazioni, componenti e accessori
Nell’ambito dei controlli previsti dalla legislazione vigente relativa alla fabbricazione e all’esercizio delle attrezzature a pressione è molto frequente il ricorso all’esecuzione di prove di pressione di collaudo o di tenuta finalizzate alla omologazione o all’accertamento dell’integrità strutturale e dello stato di conservazione delle stesse attrezzature.
Durante l’esecuzione della prova di pressione esiste sempre la possibilità di accadimento di un evento, che può essere anche catastrofico, innescato dalla possibile rottura di parti o componenti in pressione.
Ciò è ancor più vero per le prove di pressione condotte su attrezzature in esercizio dove molto spesso la pressurizzazione viene realizzata con lo stesso fluido di processo che può possedere caratteristiche di pericolosità intrinseche (fluidi facilmente infiammabili, esplosivi, tossici o comburenti).
Il documento può rappresentare un utile strumento per i soggetti coinvolti nel processo di verifica dell’integrità delle attrezzature a pressione, dal datore di lavoro all’RSPP e ai soggetti preposti, al fine della corretta individuazione e valutazione dei rischi derivanti dell’esecuzione delle prove di pressione.
Tutti i principali codici nazionali e internazionali considerano la scelta della prova di pressione idrostatica quale tecnica di «prima scelta» nell’esecuzione di un test di questo tipo.
Nella quasi totalità delle prove di pressione condotte in sede di costruzione tale raccomandazione può essere facilmente soddisfatta in quanto l’attrezzatura può essere predisposta senza particolari difficoltà e con gli opportuni accorgimenti alla prova di pressione che, generalmente, viene condotta con acqua a temperatura ambiente.
Tuttavia, in sede di esercizio l’allestimento di una prova idraulica può essere estremamente problematico in quanto, preliminarmente alla prova di pressione, è necessario valutare l’idoneità e la stabilità delle strutture di supporto rispetto al peso dell’acqua di riempimento, svuotare e bonificare l’attrezzatura; successivamente alla prova sarà inoltre necessario smaltire il fluido utilizzato, eliminare l’umidità residua per evitare l’innesco di fenomeni di corrosione, ecc.
Tali problematiche tendono a divenire sempre più critiche con l’aumentare della capacità dell’attrezzatura. Per queste ragioni, in sede di esercizio, è molto frequente optare per una prova di pressione con gas (o pneumatica) utilizzando, se possibile, lo stesso fluido contenuto nell’attrezzatura.
In tal modo si evitano la maggior parte dei rischi prima menzionati ma, per contro, se ne introducono di nuovi quali ad esempio la maggiore pericolosità di questo tipo di test (energia potenziale notevolmente superiore rispetto alla prova di pressione idrostatica a parità di temperatura e pressione, possibile fuoriuscita di fluidi tossici, esplosivi, infiammabili, comburenti) unitamente alla necessità di monitoraggio con altri metodi di Controllo Non Distruttivo (CND) al fine di migliorarne il grado di affidabilità.
Fonte: Inail 2020
L’esecuzione in sicurezza delle prove di pressione condotte su attrezzature in esercizio
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