Le stazioni di ricarica dei carrelli elevatori alimentati con batterie agli ioni di litio nelle aree commerciali
POSITION PAPER 01/2020
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La sicurezza è di fondamentale importanza per la diffusione in larga scala delle batterie ricaricabili agli ioni di litio. Con il presente documento ci si pone l’obiettivo di evidenziare quali sono i diversi rischi derivanti dall’attività di ricarica delle batterie al litio rispetto a quelli derivanti dall’attività di ricarica delle più tradizionali batterie al piombo.
L’impiego di questa tecnologia nell’ambito del material handling è relativamente recente, tuttavia l’industria ha maturato un’esperienza notevole su queste tecnologie grazie alla ricerca trainata dal mercato automotive. Tra le tipologie di alimentazioni alternative a quelle classiche (motore endotermico e motore elettrico alimentato da batteria piombo-acido) quella delle batterie agli ioni di litio è sicuramente quella che più si è diffusa nel settore dei carrelli elevatori.
L’alimentazione agli ioni di litio risponde alla necessità di migliorare l’efficienza e l’impatto ambientale dei carrelli garantendo inoltre significativi vantaggi applicativi: maggiore durata, tempi di ricarica ridotti, possibilità di ricariche parziali (biberonaggi), monitoraggio del corretto funzionamento tramite Battery Management System (BMS), manutenzioni ridotte e assenza di produzione di acidi e gas in fase di ricarica. Le batterie tradizionali al piombo sono di tipo “aperto”, cioè con coperchio che permette il libero sfogo dei gas prodotti. Si ha sviluppo di idrogeno e ossigeno durante la carica e in misura minore, durante la scarica. La combinazione tra la miscela idrogeno - aria e il verificarsi di evento di innesco anche di piccolissima energia (es. temperatura eccessiva, arco elettrico, scintille, fiamma libera ecc.) può provocare esplosioni. Per questo motivo già da molti anni le operazioni di ricarica dei carrelli elettrici con batterie al piombo devono essere effettuate in aree dedicate, opportunamente compartimentate e ventilate. Tale rischio diventa più significativo quando la manutenzione eseguita sulla batteria al piombo non segue le prescrizioni fornite dal costruttore. Ad esempio, la quantità di idrogeno che si sviluppa può aumentare come causa dall’assenza di elettrolita per omesso rabbocco.
Un utile riferimento per il dimensionamento delle sale ricariche è rappresentato dalla Norma CEI EN
62485-3:2016 “Prescrizioni di sicurezza per batterie di accumulatori e loro installazioni – Parte 3: Batterie di trazione”.
È evidente che la mancanza di emissioni gassose di alcun genere nel processo di ricarica delle batterie agli ioni di litio sia un elemento di sicurezza maggiore rispetto alle batterie tradizionali....
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FONTE: AISEM
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