La sorveglianza sanitaria per i lavoratori delle autocarrozzerie

indicazioni operative Azienda Usl Toscana 

Nel ciclo lavorativo delle autocarrozzerie i fattori di rischio per i quali potrebbe scaturire l’obbligo di effettuare la sorveglianza sanitaria ai sensi della normativa vigente (D.Lgs. 81/08 e s.m.i.), sono essenzialmente:  1)  l’esposizione  ad  agenti  chimici  pericolosi;  2)  l’esposizione  a  rumore;  3) l’esposizione a vibrazioni trasmesse agli arti superiori (mano-polso-gomito-spalla) 4) la presenza di movimenti ripetitivi che determinano un sovraccarico biomeccanico agli stessi arti ed infine le posture incongrue con sovraccarico biomeccanico del rachide.
 
La  necessità  di  effettuare  la  sorveglianza  sanitaria  prevista  per  legge  scaturisce  dall’eventuale presenza di fattori di rischio dannosi per la salute dei lavoratori ed innanzitutto riguardo la presenza di  rischio  chimico  nelle  lavorazioni  in  autocarrozzeria  che  sicuramente  presentano  attività  con agenti chimici sensibilizzanti che non possono essere definite come “a rischio irrilevante per la salute”  e  pertanto  nel  corso  della  visita  preventiva  all’assunzione  del  lavoratore  andrà  posta particolare attenzione alla presenza di storia personale o sintomatologia riferibile a problematiche allergologiche, sia cutanee sia respiratorie
Per il rischio da agenti chimici l’obbligo della sorveglianza sanitaria è previsto dalla lettera b)
dell’art. 229 del D.Lgs. 81/08 e si ha quando la valutazione di tali rischi conclude appunto per
l’esistenza  di  un  rischio  “non  irrilevante”  per  la  salute.  Vi  sono  delle  mansioni  specifiche
all’interno del ciclo lavorativo (preparatori, stuccatori, verniciatori) all’interno delle quali esiste tale rischio  “non  irrilevante”.  Possono  essere  presenti,  altresì,  prodotti  tossici  ed  eventualmente cancerogeni/mutageni  anche  in  alcuni  prodotti  ad  esempio  spray,  che  non  esplicitano  spesso dettagliatamente i componenti.
 
Per il rischio da rumore l’obbligo del controllo sanitario della funzione uditiva si ha quando i livelli di esposizione allo stesso (Lex) risultano maggiori di 85 decibel su scala A, che è il valore superiore di azione, come previsto dall’art. 196 del D.Lgs. 81/08. Tale superamento ad esempio può avvenire tra  gli  addetti  alle  operazioni  di  battitura  delle  lamiere  (battilama),  lavorazione  oggi  diventata sempre più rara perché frequentemente si preferisce sostituire tutto il pezzo (ad es. il parafango), piuttosto che raddrizzarlo come si faceva di routine molti anni fa.
Quando il livello di esposizione al rumore (Lex) risulta invece compreso tra 80 dB(A) (valore
inferiore di azione) e 85 dBA, il controllo sanitario va effettuato se i lavoratori interessati ne fanno richiesta ed il medico competente ne conferma l’opportunità.
 
Per il rischio da vibrazioni trasmesse alla mano ed al braccio, l’art. 204 del D.Lgs. 81/08 stabilisce che devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria i lavoratori esposti a livello di vibrazioni superiori a 2,5 m/sec² (valore d’azione giornaliero), oltre ai casi ritenuti necessari in base al giudizio del medico competente. Tali livelli si potrebbero raggiungere in coloro che fanno un uso abituale di strumenti vibranti adoperati a mano, come ad esempio le levigatrici usate nella carteggiatura In queste stesse lavorazioni potrebbe essere presente un rischio legato alla esecuzione di movimenti ripetitivi che comportano un sovraccarico biomeccanico a spalla, braccio o mano ed alle posture incongrue che determinano un sovraccarico biomeccanico al rachide. A titolo di esempio il rischio da movimenti ripetuti dell’arto superiore potrebbe essere presente a livelli dannosi per la salute in quei  lavoratori  che dovessero  svolgere  operazioni  di  carteggiatura  per  la metà  o  più  del turno lavorativo di otto ore.

 
Da quanto detto si evince che i lavoratori di una autocarrozzeria esposti a rischio chimico 

“non irrilevante per la salute”, e/o a rumore con LEX > 85 dBA, e/o a vibrazioni mano-braccio > 2,5 m/sec², e/o a movimenti ripetitivi dell’arto superiore valutati lesivi per la salute, hanno l’obbligo della sorveglianza sanitaria da parte del medico competente.
 
I risultati della valutazione dei rischi vanno riportati nel documento di valutazione redatto ai

 sensi dell’art. 28 del D.Lgs. 81/08.
Se sussiste l’obbligo di sorveglianza sanitaria, questa deve essere indicata come una delle misure di prevenzione e protezione messe in atto ed il medico competente ha l’obbligo di stilare un apposito Protocollo  Sanitario  scritto  dove  sono  riportate:  1)  le  mansioni  per  le  quali  si  effettua  la sorveglianza  sanitaria;  2)  i  rischi  lavorativi  per  i  quali  sono  previsti  gli  accertamenti;  3)  la periodicità delle visite mediche; 4) la periodicità dei singoli accertamenti clinici, strumentali o di laboratorio, integrativi della visita medica.
 
Per  ogni  lavoratore  che  deve  essere  sottoposto  ad  accertamenti  sanitari,  il  medico  competente istituisce ed aggiorna una cartella sanitaria e di rischio ed effettua gli accertamenti sanitari “mirati” al/ai rischio/i stesso/i.
 
La cartella sanitaria e di rischio deve: 1) essere unica per ogni lavoratore, costituita dalla prima visita e dagli aggiornamenti periodici (non cartelle separate ed indipendenti per ogni ciclo 

di visite mediche e neppure per cambio di medico competente);  gli accertamenti integrativi fanno parte integrante della cartella e non vanno conservati a parte; 2) riportare i fattori di rischio ai quali è esposto il lavoratore ed i livelli di esposizione stimati per tali rischi; 3) essere custodita presso il luogo concordato al momento della nomina del medico competente, con salvaguardia del segreto professionale; 4) essere consegnata in copia al lavoratore al momento della risoluzione del rapporto di lavoro oppure quando ne faccia richiesta; 5) essere trasmessa all’ISPESL alla cessazione del rapporto di lavoro per quei lavoratori con rischio da agenti chimici pericolosi.
 
Gli accertamenti sanitari mirati sono quelli in grado di evidenziare eventuali alterazioni degli organi e/o apparati che possono essere danneggiati dai fattori di rischio e pertanto non sono quelli che servono a definire un “generico” stato di salute.
 
 
Gli accertamenti ritenuti necessari dal medico competente, sono quegli accertamenti mirati utili alla sorveglianza sanitaria periodica dei lavoratori in quanto adatti a cogliere alterazioni precoci dello stato di salute o condizioni a rischio, inoltre devono essere facilmente applicabili sul campo e poco invasivi per il lavoratore ed infine con costi contenuti o con un buon rapporto costi/benefici.
 
Esempio non esauriente né esaustivo di accertamenti sanitari che potrebbero essere 

necessari in lavoratori  di  autocarrozzeria  (a  seconda  della  mansione  specifica)  secondo  la  buona  pratica  di medico competente e dopo una attenta valutazione di tutti i fattori di rischio.

A seconda della mansione specifica e quindi dei vari fattori di rischio i (che risultano dal
processo  di  valutazione  del  rischio) e soprattutto  della ipersuscettibilità individuale del  singolo lavoratore,  non  è  escluso  che  possa  essere  necessario  includere  altri  accertamenti  o  diverse periodicità, a giudizio del medico competente.
 
Il monitoraggio biologico con indicatori di esposizione ed altri eventuali accertamenti sanitari mirati andranno poi opportunamente impostati secondo le indicazioni di efficacia ed efficienza, nonché di effettiva  utilità  data  la  presenza  di  determinati  agenti  chimici  ai  fini  del  monitoraggio  della situazione di rischio.
 
Atteso tutto ciò ed in relazione ai possibili effetti sulla salute derivati dall’esposizione a 

vernici e ad altri eventuali prodotti chimici appare opportuno instaurare un programma di sorveglianza sanitaria, comprendente  in  assunzione  e  con  periodicità  annuale  una  visita  medica  che  presti  particolare attenzione all’apparato respiratorio e cutaneo, anche avvalendosi di questionari mirati validati. 

A seguito del rilievo di sintomi o segni clinici di significato patologico potranno essere richiesti, da parte del medico competente approfondimenti specialistici.
 
Altrettanto fondamentale è la copertura vaccinale antitetanica dei lavoratori, che è obbligatoria per tutti gli addetti del settore metalmeccanico in base alla Legge 292 del 05/3/1963, per eliminare il rischio di contrarre il tetano. Tale vaccinazione è offerta gratuitamente dai centri vaccinali delle Aziende  Sanitarie  come  esplicitato  nella  GU  serie  generale  nr.  100  del  19/4/1968  che  reca modifiche alla Legge nr.292 suddetta.

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Autore: dott. Massimo Pellegrini U.F. P.I.S.L.L. - Azienda Usl Toscana Centro

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