La ricerca prevenzionale per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori agricoli nelle serre
Tra i rischi presenti nel settore agricoltura, si annovera quello chimico da esposizione a prodotti fitosanitari.
Il comparto produttivo in serra è caratterizzato dall’utilizzo di un elevato numero di prodotti fitosanitari (PF), (insetticidi, fungicidi, acaricidi, fitoregolatori, erbicidi, ecc.), destinati alla difesa delle colture dagli agenti dannosi. L’impiego di tali prodotti può comportare un rischio più o meno elevato per i lavoratori in funzione della tossicità intrinseca del principio attivo, dei livelli di esposizione e di assorbimento attraverso le varie vie di penetrazione nell’organismo (inalatoria, cutanea, ecc.) e delle modalità e frequenza d’uso. L’esperienza al riguardo porta a dover esprimere un giudizio spesso critico sul comportamento degli utilizzatori; in particolare, le più ricorrenti cause di incidenti o contaminazioni sono da imputare a eccessiva confidenza con i prodotti impiegati (non si tengono in debito conto le avvertenze riportate in etichetta e sulle schede tecniche), al mancato rispetto delle dosi consigliate per i trattamenti, al trasporto dei prodotti con mezzi non idonei, ad insufficienze riguardo allo stoccaggio ed alla conservazione (locali non idonei, scarse avvertenze riguardo la loro custodia, commistione di più prodotti senza verificarne la compatibilità chimico-fisica, mancanza di dispositivo antincendio), oppure al fatto che durante la fase di trattamento non si tengono in conto le condizioni meteorologiche avverse (pioggia o vento contrario). A volte si trascura di appurare se la zona da trattare è ubicata in vicinanza di abitazioni o corsi d’acqua; nelle operazioni non vengono usati indumenti specificatamente dedicati allo scopo; non vengono svolte accurate bonifiche delle attrezzature e dei dispositivo personali di protezione a trattamento avvenuto, così come non sempre si rispettano i tempi di rientroe di carenza. I fattori che entrano in gioco nella valutazione del rischio di esposizione professionale in agricoltura a PF sono molteplici e includono, oltre alla natura chimica, fisica e tossicologica delle sostanze attive, anche la frequenza d’uso, la dose di applicazione, l’uso dei dispositivi di protezione individuale e l’ambiente di lavoro. Il rischio di esposizione a PF è generalmente più alto negli ambienti chiusi o semichiusi all’interno dei quali il movimento dell’aria è limitato e i valori aumentati di temperatura e umidità possono favorire l’evaporazione e l’accumulo delle sostanze. negli ambienti chiusi o semichiusi gli scenari di esposizione che si configurano sono peculiari e integrano diverse criticità legate anche alla presenza di altri agenti di rischio, come il microclima. I valori di temperatura, umidità e velocità dell’aria presenti in serra possono, infatti, indurre condizioni di stress termico, oltre che alterare lo strato lipidico dell’epidermide con possibile influenza sul rateo di assorbimento cutaneo dei lavoratori esposti. I dati attualmente disponibili per gli scenari di esposizione in serra sono estremamente limitati e non permettono di giungere a delle descrizioni esaustive per una corretta valutazione del rischio chimico di esposizione a PF in agricoltura. nell’ambito della linea progettuale del piano CCM (Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie) 2013 Prevenzione infortuni e malattie professionali in agricoltura con particolare riferimento alle fasce deboli, il Ministero della salute ha finanziato il progetto Aspetti peculiari del lavoro in agricoltura e ricadute sul processo di prevenzione e protezione: scenari di esposizione a prodotti fitosanitari nelle lavorazioni in serra e percezione del rischio per la salute e sicurezza in lavoratori agricoli stranieri, il primo focus del progetto ha affrontato lo scenario di esposizione per l’attività lavorativa in serra nel territorio calabrese dove è presente un importante sviluppo di coltivazioni che impiegano numerosi lavoratori, prevalentemente in piccole e medie imprese, configurando scenari di esposizione peculiari che possono integrare diverse criticità, per quanto concerne, in particolare, la valutazione dei rischi. Una parte dell’attività di studio e sperimentazione è stata condotta attraverso indagini sul campo con misure di esposizione potenziale inalatoria a PF, indagando diversi scenari espositivi in serra. Per approfondire la conoscenza degli scenari di esposizione in serra è stato disegnato uno studio sperimentale multidisciplinare volto a descrivere tipici scenari di esposizione, attraverso lo studio delle variabili strutturali e ambientali che caratterizzano alcune coltivazioni protette nel territorio calabrese. Attraverso gli studi intrapresi sono stati analizzati e descritti alcuni scenari di esposizione tipici delle colture in serra del Sud Italia, tenendo conto delle variabili che li descrivono e individuando quelle tipologie di serra che possano rappresentare una casistica eloquente delle condizioni di esposizione, almeno per questa parte di territorio. Le informazioni raccolte e i dati ottenuti con la sperimentazione sul campo concernente le misure di concentrazione di potenziale esposizione inalatoria e di microclima, le misure di parametri metabolici e di parametri utili alla valutazione della sensibilizzazione cutanea, della alterazione della sudorazione, della idratazione e della secrezione sebacea per i soggetti esposti, hanno consentito di analizzare in che modo i diversi agenti di rischio, con particolare riferimento a quelli chimici e fisici, possono operare in sinergia e configurare scenari in cui la valutazione del rischio di esposizione dovrebbe realizzarsi considerando la simultaneità di tali agenti. I risultati ottenuti sono stati presentati al convegno La ricerca prevenzionale per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori agricoli nelle serre, che si è svolto presso il Centro Ricerche Inail di Lamezia Terme, il 4 Luglio 2016, di cui il presente volume costituisce gli Atti.
Scenari di esposizione a pesticidi in serra
Campagne di misura dei pesticidi nel territorio calabrese
Procedura di valutazione del rischio chimico inalatorio in serra
Il rischio biologico nelle serre
Il rischio fisico ed ergonomico nelle attività di lavoro condotte in serra
Benessere termico e consumo metabolico nelle attività agricole in serra
Valutazione della sensibilizzazione cutanea
Lavoratori stranieri in agricoltura: la percezione del rischio
per la salute e sicurezza Il rischio oncologico da pesticidi
Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – agosto 2017
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