La Radiazione Solare: un Rischio Lavorativo ignorato. Effetti, prevenzione.
Il seminario su un rischio professionale grandemente sottovalutato
La Radiazione Solare: un Rischio Lavorativo ignorato. Effetti, prevenzione.
Il seminario vuole offrire un momento di riflessione e confronto su un rischio professionale grandemente sottovalutato, anche se causa spesso dei gravi danni per la salute, e che quindi deve e può essere efficacemente gestito.
Il seminario vuole offrire un momento di riflessione e confronto su un rischio professionale grandemente sottovalutato, anche se causa spesso dei gravi danni per la salute, e che quindi deve e può essere efficacemente gestito.
Il seminario vuole offrire un momento di riflessione e confronto su un rischio professionale grandemente sottovalutato, anche se causa spesso dei gravi danni per la salute, e che quindi deve e può essere efficacemente gestito.
Un larghissimo numero di lavoratori è quotidianamente esposto alla Radiazione Solare, la cui componente più importante per il rischio per la salute sono i raggi Ultravioletti (UV) che accelerano l’invecchiamento della cute e sono i principali responsabili di carcinomi cutanei basocellulare e spinocellulare, e dei melanomi, e possono danneggiare l’occhio, contribuendo all’insorgenza di patologie molto frequenti come la cataratta, oppure di tumori quali melanomi e carcinomi dell’occhio e della congiuntiva. Nonostante questo, il Capo V del Titolo VIII del D.Lgs. 81/2008 prevede delle misure specifiche per la prevenzione del rischio da UV da sorgenti artificiali, ma non per la Radiazione Solare. Ma la prevenzione è obbligatoria per tutti i rischi, anche se non normati in modo specifico: interventi efficaci sono più che mai necessari, e devono essere iniziati il più precocemente possibile, dato che i danni causati dagli UV si accumulano nel tempo, e si possono manifestare dopo anni di esposizione, quando sono ormai irreversibili. Invece attraverso adeguate misure di tipo orgaizzativo, tecnico e di prevenzione individuale, il rischio di questi effetti avversi potrebbe essere prevenuto efficacemente.
Con l’obiettivo di sensibilizzare fin dalla giovane età le categorie professionali potenzialmente molto esposte alla radiazione solare, rischio professionale attualmente poco o nulla considerato, INAIL e UNIMORE hanno stipulato un accordo per la realizzazione del progetto “Prevenzione del rischio occupazionale da radiazione solare: realizzazione di un intervento formativo per i lavoratori e gli studenti del comparto agricolo ed edile”. Il progetto prevede la realizzazione di 15 edizioni di uno specifico corso di formazione della durata di 8 ore, interamente realizzati e finanziati dalla Direzione territoriale INAIL di Modena e dalla Cattedra di Medicina del Lavoro di UNIMORE; consentirà a circa 200 studenti e ai loro insegnanti e ad altrettanti lavoratori e figure tecniche della prevenzione del comparto agricolo ed edile, di acquisire un’adeguata consapevolezza dei rischi derivanti dalla esposizione, lavorativa e non, alle radiazioni solari, e la conoscenza delle misure di prevenzione anche comportamentali da adottare.
Un larghissimo numero di lavoratori è quotidianamente esposto alla Radiazione Solare, la cui componente più importante per il rischio per la salute sono i raggi Ultravioletti (UV) che accelerano l’invecchiamento della cute e sono i principali responsabili di carcinomi cutanei basocellulare e spinocellulare, e dei melanomi, e possono danneggiare l’occhio, contribuendo all’insorgenza di patologie molto frequenti come la cataratta, oppure di tumori quali melanomi e carcinomi dell’occhio e della congiuntiva. Nonostante questo, il Capo V del Titolo VIII del D.Lgs. 81/2008 prevede delle misure specifiche per la prevenzione del rischio da UV da sorgenti artificiali, ma non per la Radiazione Solare. Ma la prevenzione è obbligatoria per tutti i rischi, anche se non normati in modo specifico: interventi efficaci sono più che mai necessari, e devono essere iniziati il più precocemente possibile, dato che i danni causati dagli UV si accumulano nel tempo, e si possono manifestare dopo anni di esposizione, quando sono ormai irreversibili. Invece attraverso adeguate misure di tipo orgaizzativo, tecnico e di prevenzione individuale, il rischio di questi effetti avversi potrebbe essere prevenuto efficacemente.
Con l’obiettivo di sensibilizzare fin dalla giovane età le categorie professionali potenzialmente molto esposte alla radiazione solare, rischio professionale attualmente poco o nulla considerato, INAIL e UNIMORE hanno stipulato un accordo per la realizzazione del progetto “Prevenzione del rischio occupazionale da radiazione solare: realizzazione di un intervento formativo per i lavoratori e gli studenti del comparto agricolo ed edile”. Il progetto prevede la realizzazione di 15 edizioni di uno specifico corso di formazione della durata di 8 ore, interamente realizzati e finanziati dalla Direzione territoriale INAIL di Modena e dalla Cattedra di Medicina del Lavoro di UNIMORE; consentirà a circa 200 studenti e ai loro insegnanti e ad altrettanti lavoratori e figure tecniche della prevenzione del comparto agricolo ed edile, di acquisire un’adeguata consapevolezza dei rischi derivanti dalla esposizione, lavorativa e non, alle radiazioni solari, e la conoscenza delle misure di prevenzione anche comportamentali da adottare.
Fonte: UniMore