Gestire l'Aggressività in Ambito Sanitario

Strategie e Suggerimenti Pratici per Gestire l'Aggressività in Ambito Sanitario

In ambito sanitario, le aggressioni fisiche e verbali verso il personale sono in costante aumento, soprattutto dopo la pandemia, che ha accentuato il livello di tensione e frustrazione degli utenti. Per rispondere a questa problematica, è fondamentale adottare strategie efficaci per la gestione e prevenzione dell'aggressività, garantendo sia la sicurezza degli operatori che un ambiente di lavoro sereno. 

Gestire l’aggressività in ambito sanitario richiede una combinazione di tecniche di comunicazione, gestione della postura e prevenzione ambientale. Ogni operatore può contribuire a creare un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso, adottando un approccio empatico e professionale. La formazione continua e l’applicazione di queste strategie possono fare la differenza nel migliorare il benessere organizzativo e ridurre gli episodi di aggressività.

Ecco una guida pratica per ridurre il rischio di aggressione e gestire i conflitti, basata su consigli per il comportamento da adottare e pratiche di comunicazione efficaci.

Fattori di Rischio e Segnali di Aggressività

L'aggressività può essere influenzata da vari fattori legati all'organizzazione, agli operatori e agli utenti stessi:

Fattori di Rischio Legati all'Organizzazione:

Mancanza di ascolto e attenzione verso l'utenza.
Comunicazioni poco comprensibili e mancanza di rispetto degli impegni.
Tempi di attesa prolungati e linee di condotta vaghe.
Mancanza di privacy e preparazione nella gestione delle criticità organizzative.

Fattori di Rischio Legati all'Operatore:

Provocazioni, atteggiamenti aggressivi o intrusivi.
Esperienze precedenti di aggressione vissute in modo passivo.

Fattori di Rischio Legati all'Utenza:

Bisogno di scaricare energie, mancanza di conoscenza dei tempi di attesa.
Problemi mentali, abuso di sostanze, dolore e pressione da parte di altri utenti.
Percezione negativa del comportamento dell’operatore e aspettative insoddisfatte.

Inoltre, alcuni segnali premonitori possono indicare un'aggressione imminente, come tensione muscolare, sguardo fisso, tono di voce aumentato, insulti e posture minacciose. Riconoscere questi segni permette di agire preventivamente per contenere la situazione.

Modalità Comportamentali per Gestire l’Aggressività

Per gestire le situazioni di conflitto e abbassare la tensione, è utile seguire alcuni comportamenti specifici:

Farsi Riconoscere: Presentarsi chiaramente e mostrare il proprio ruolo; usare espressioni come “Noi” per creare un clima di cooperazione.
Fornire Informazioni Chiare e Concise: Rivolgersi all’utente con rispetto, dare spiegazioni semplici e mantenere un tono fermo ma gentile.
Postura e Sguardo Rassicurante: Mantenere una distanza di sicurezza, adottare una postura aperta e usare uno sguardo rassicurante.
Incoraggiare il Pensiero Concreto e Realista: Focalizzarsi sul problema, porre domande aperte e coinvolgere l’utente nella risoluzione.
Mostrare Comprensione per le Emozioni: Riconoscere la frustrazione o il disagio senza giudicare; offrire supporto empatico.
Gestire gli Altri Coinvolti: Cercare l’aiuto di colleghi e creare alleanze utili per contenere la situazione.
Ristabilire un Equilibrio Positivo: Sottolineare le azioni utili e mostrare empatia per creare un clima di rispetto e collaborazione.

Indicazioni Pratiche per “Abbassare i Toni”

Quando si è in una situazione di tensione, è importante adottare strategie comunicative che facilitino il dialogo e riducano l’aggressività:

Stabilire un contatto verbale e usare frasi brevi e chiare.
Tono di voce caldo e rassicurante, rivolgendosi all'interlocutore per cognome.
Dichiararsi d'accordo e disponibili alla ricerca di soluzioni comuni.
Formulare domande aperte e fornire scelte alternative per ridurre la tensione.
Evitare comportamenti che possono esasperare la situazione, come dare ordini, giudicare, usare sarcasmo o fare più domande contemporaneamente.

Consigli Utili per Entrare in Relazione con gli Altri

Alcuni accorgimenti possono migliorare la qualità della relazione e prevenire conflitti:

Riformulare le frasi per assicurarsi che l’utente si senta compreso.
Chiedere in modo rispettoso, usando domande aperte o chiuse a seconda del contesto.
Gestire lo Spazio Comunicativo: mantenere una distanza sociale adeguata e calibrare l'uso del contatto visivo e del sorriso per facilitare la comunicazione.
Prestare attenzione al linguaggio non verbale per comunicare rispetto e interesse.

Strategie per Ridurre il Rischio di Aggressione

La prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di episodi aggressivi. Alcune strategie includono:

Eliminare i fattori di provocazione e identificare i segni di aggressione imminente.
Ottenere fiducia e collaborazione da parte dell’utente.
Proporre strategie di gestione della tensione e mai ridicolizzare o sminuire la situazione.
Lavorare in ambienti sicuri, mantenendo una distanza di sicurezza, evitando di dare le spalle all’utente e assicurandosi che gli oggetti potenzialmente pericolosi siano rimossi.
Focalizzare il dialogo sui motivi concreti alla base della discussione e non rispondere alle provocazioni.

Cos’è l’aggressività?

L’aggressività,  come la sessualità, è un istinto naturale presente in tutto il regno animale.

Entrambi  questi  istinti  hanno  la  funzione  di  permettere  la  sopravvivenza  della

specie.

L’aggressività permette di garantire la risposta ai propri bisogni difendendosi da ciò che si considera un pericolo e di far fronte a quella che viene ritenuta “l’aggressività degli altri”.

Quello che distingue l’aggressività presente nell’uomo rispetto alle altre specie del regno animale è la capacità di controllo delle azioni aggressive.

 

Come si controlla l’aggressività?

I  comportamenti  aggressivi  possono  essere  controllati  dalle  singole  persone  in base a numerosi fattori individuali e sociali:

 l’educazione

 la cultura

 la capacità di critica e di autocritica

 il livello intellettivo

 la presenza di una psicopatologia. Ma influiscono anche:

 le leggi vigenti

 il contesto socio-economico in cui si è cresciuti

 il contesto sociale in cui si vive.

 

Esiste una aggressività “normale”?

Abbiamo premesso che l’aggressività di per sé, come istinto, è naturale, esistono infatti  comportamenti  aggressivi  che  entro  certi  limiti  possono  essere  ritenuti “normali”.

Così, ad esempio, l’aggressività sportiva e la tensione volta al superamento di un ostacolo sono considerati non solo normali ma addirittura cercati e suggeriti.

Il problema riguarda il controllo delle azioni aggressive.

 

L’aggressività è collegata con la frustrazione?

Anche la frustrazione è una esperienza provata da tutti.

Infatti, se per frustrazione intendiamo “la mancata soddisfazione di un desiderio”, è abbastanza evidente che tutti noi proviamo nel corso della vita dei desideri che non possono essere soddisfatti.

La frustrazione continua di richieste considerate “vitali” è una delle cause principale

di comportamenti  aggressivi  anche di tipo esplosivo.  Si provi a pensare  ad una persona che ha un appuntamento per una visita alle 9 e che alle 13 è ancora in attesa per un tempo non definito.

 

 

Come si esprime il comportamento aggressivo?

L’aggressività si può manifestare in più modi. Può essere espressa in modo verbale e diretto o attraverso azioni.

Le  azioni  possono  essere  rivolte  verso  le  cose  (la  distruzione  di  suppellettili  o mobilio), verso le persone (solitamente l’interlocutore diretto o chi rappresenta l’istituzione fonte della frustrazione) o verso se stessi.

Si   tratta   di   azioni/parole   solitamente   espresse   con   energia,   inappropriate,

ma ritenute erroneamente utili al superamento della situazione frustrante e al raggiungimento del proprio scopo personale.

 

Qual è il ruolo della provocazione quando si manifestano comportamenti aggressivi?

Chi     aggredisce     solitamente     percepisce     l’aggredito     come     provocatore

dellaggressione e scarica su di lui la responsabilità dell’aggressione.

 

Che differenza c’è tra il contrasto ed il conflitto?

Il contrasto riguarda il "merito" delle cose ed è esterno alle persone, il conflitto invece riguarda la relazione tra due persone. Due persone possono essere in contrasto per motivi professionali o di metodo senza entrare in conflitto cioè offendersi o aggredirsi sul piano personale.

Durante le azioni aggressive (verbali o fisiche) si assiste sempre ad una situazione di conflitto. 


VALUTAZIONE IN EXCEL AGGRESSIONE IN AMBITO SANITARIO
 

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