DEFINIZIONI DECRETO 81/2008 SMI
SLIDE ART. 2. DEFINIZIONI
L'articolo 2 del Decreto Legislativo 81/2008, che tratta delle definizioni nel contesto della sicurezza sul lavoro, è fondamentale per comprendere il quadro normativo che regola le relazioni tra lavoratori e datori di lavoro, nonché le responsabilità e gli obblighi delle parti coinvolte. Analizzeremo in dettaglio le principali definizioni fornite dal testo:
1. Lavoratore (lettera a): La definizione di lavoratore è estesa a diverse categorie, compresi i lavoratori retribuiti o non retribuiti, coloro che apprendono un mestiere o un'arte, i soci lavoratori, gli associati in partecipazione, i partecipanti a tirocini formativi, gli allievi di istituti di istruzione, i volontari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della protezione civile, e altri specificati.
2. Datore di Lavoro (lettera b): Il datore di lavoro è definito come il soggetto con cui il lavoratore ha un rapporto di lavoro o chi ha responsabilità organizzative e decisionali all'interno dell'organizzazione in cui il lavoratore presta servizio.
3. Azienda (lettera c): L'azienda è il complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro, sia esso pubblico o privato.
4. Dirigente (lettera d): Persona con competenze professionali e poteri gerarchici che organizza l'attività lavorativa e ne vigila sull'esecuzione.
5. Preposto (lettera e): Persona con competenze professionali che sovrintende all'attività lavorativa, garantendo l'attuazione delle direttive.
6. Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (lettera f): Persona designata dal datore di lavoro per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi.
7. Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (lettera g): Persona facente parte del servizio di prevenzione e protezione, con specifiche competenze.
8. Medico Competente (lettera h): Medico nominato dal datore di lavoro per la sorveglianza sanitaria e altri compiti legati alla salute dei lavoratori.
9. Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (lettera i): Persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori sugli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro.
10. Servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi (lettera l): Insieme di persone, sistemi e mezzi finalizzati alla prevenzione e protezione dai rischi professionali.
11. Sorveglianza Sanitaria (lettera m): Insieme di atti medici finalizzati a tutelare la salute dei lavoratori in relazione all'ambiente di lavoro e ai rischi professionali.
12. Prevenzione (lettera n): Insieme di disposizioni o misure per evitare o ridurre i rischi professionali rispettando la salute della popolazione e l'ambiente esterno.
13. Salute (lettera o): Stato di completo benessere fisico, mentale e sociale.
14. Sistema di Promozione della Salute e Sicurezza (lettera p): Insieme di soggetti istituzionali che contribuiscono alla realizzazione di programmi per migliorare la salute e sicurezza dei lavoratori.
15. Valutazione dei Rischi (lettera q): Valutazione globale e documentata di tutti i rischi professionali presenti nell'organizzazione, finalizzata all'individuazione di misure di prevenzione e protezione.
16. Pericolo (lettera r): Proprietà o qualità intrinseca di un fattore con potenziale dannoso.
17. Rischio (lettera s): Probabilità di raggiungere il livello potenziale di danno in condizioni di impiego o esposizione a un determinato fattore o agente.
18. Unità Produttiva (lettera t): Stabilimento o struttura finalizzati alla produzione o erogazione di beni o servizi, con autonomia finanziaria e tecnico-funzionale.
19. Norma Tecnica (lettera u): Specifica tecnica approvata da un'organizzazione internazionale o nazionale di normalizzazione.
20. Buone Prassi (lettera v): Soluzioni organizzative o procedurali adottate volontariamente per promuovere la salute e sicurezza sul lavoro.
21. Linee Guida (lettera z): Atti di indirizzo per l'applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza.
22. Formazione (lettera aa): Processo educativo per trasferire conoscenze utili per svolgere compiti in sicurezza.
23. Informazione (lettera bb): Attività per fornire conoscenze utili alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro.
24. Addestramento (lettera cc): Attività per far apprendere ai lavoratori l'uso corretto di attrezzature e procedure di lavoro.
25. Modello di Organizzazione e di Gestione (lettera dd): Modello organizzativo per la definizione e attuazione di politiche aziendali per la salute e sicurezza.
26. Organismi Paritetici (lettera ee): Organismi costituiti da associazioni di datori e prestatori di lavoro per attività prevenzionistiche e assistenza alle imprese.
27. Responsabilità Sociale delle Imprese (lettera ff): Integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche nelle attività commerciali delle aziende.
Queste definizioni forniscono le basi concettuali e terminologiche essenziali per l'applicazione del Decreto Legislativo 81/2008 in materia di sicurezza sul lavoro.
Continuando con l'analisi delle definizioni fornite dall'articolo 2 del Decreto Legislativo 81/2008:
28. Integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche nelle attività commerciali delle aziende (lettera ff): Questa definizione sottolinea l'importanza dell'impegno delle imprese nel considerare non solo gli aspetti economici ma anche quelli sociali ed ecologici. La responsabilità sociale delle imprese mira a un'operatività che tenga conto degli impatti sugli stakeholders e sull'ambiente.
In sintesi, l'articolo 2 stabilisce una serie di concetti chiave fondamentali per la comprensione e l'applicazione delle normative sulla sicurezza sul lavoro. La definizione dettagliata di lavoratore, datore di lavoro, dirigente, preposto, e altri ruoli, insieme alle spiegazioni di concetti come pericolo, rischio, prevenzione, e salute, fornisce un quadro completo che delinea le responsabilità e i rapporti tra le diverse figure coinvolte nell'ambito lavorativo.
La valutazione dei rischi, la sorveglianza sanitaria, la formazione, l'informazione e l'addestramento sono elementi chiave sottolineati dal decreto per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori. Inoltre, l'introduzione di concetti come buone prassi, linee guida, e responsabilità sociale delle imprese riflette un approccio olistico alla sicurezza sul lavoro, considerando anche aspetti etici e sociali.
In conclusione, l'articolo 2 fornisce le basi per la comprensione delle normative sulla sicurezza sul lavoro in Italia, contribuendo a creare un ambiente lavorativo sicuro, sano e rispettoso dei diritti dei lavoratori.
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