Caduta dall'alto settore costruzioni
Prevenzione degli infortuni sul lavoro Caduta dall'alto
Le cadute dall'alto sono la causa più comune di infortuni professionali gravi e mortali nel settore delle costruzioni.
Tra le cause principali di questi incidenti vi è l'utilizzo di attrezzature di lavoro (ad esempio, ponteggi, piattaforme, scale, ascensori) senza adeguate protezioni collettive, l'assenza di protezioni individuali, superfici di lavoro fragili, ecc.
Nel settore delle costruzioni, le postazioni di lavoro sono temporanee e mobili, il che fa aumentare il rischio dell'attività.
I "lavori temporanei in quota" sono tutti i lavori eseguiti in quota nei quali il lavoratore utilizza attrezzature di lavoro quali scale, ponteggi, opere provvisionali, sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi, in quanto non è possibile eseguirli senza l'uso di tali attrezzature.
Pianificazione della SSL
La valutazione dei rischi deve far parte del piano operativo di sicurezza (POS) ed è fondamentale per eliminare o prevenire i rischi connessi al lavoro.
Il datore di lavoro/appaltatore deve assicurarsi che tutti i lavoratori siano a conoscenza del POS e che questo sia consultabile in loco, in modo che siano consapevoli dei rischi correlati ai compiti da svolgere e delle misure di protezione e prevenzione applicabili.
Descrizione di un infortunio mortale – caduta da un tetto
▪ Il committente aveva affidato a un’impresa esterna, del settore delle costruzioni, la riparazione/manutenzione della copertura di un edificio industriale.
▪ Poiché il lavoro svolto consisteva nella sostituzione di alcune lastre sul tetto, la postazione di lavoro era in quota.
▪ Per accedere al tetto, gli operai hanno utilizzato una piattaforma di sollevamento
posizionata all’estremità opposta rispetto al punto da riparare.
▪ Non hanno utilizzato dispositivi di protezione individuale (ad esempio, imbracatura)
nonostante fossero disponibili.
▪ Per eseguire il lavoro due operai si sono posizionati sul tetto. Uno di loro, avvicinandosi all’area di lavoro, si è appoggiato a una delle lastre da riparare che, rompendosi, ha fatto
cadere l’operaio nel magazzino, approssimativamente da una quota di 5,45 metri, e ne ha
causato il decesso.
Durante l'indagine sull'infortunio è stato stabilito che
▪ Non era presente alcuna protezione collettiva.
▪ Il committente non ha informato l’impresa affidataria dell'esistenza di una linea vita.
▪ Sul tetto era presente un’apparecchiatura che bloccava la linea vita rendendola inutilizzabile.
▪ Non è stata utilizzata alcuna protezione individuale.
Che cosa ha provocato l'infortunio?
MANCANZA DI MISURE DI PROTEZIONE COLLETTIVE E INDIVIDUALI
▪ Mancanza di una piattaforma di lavoro adeguata alla circolazione degli operai sul tetto.
▪ Installazione della linea vita in posizione inidonea al suo utilizzo.
▪ Mancato utilizzo dell'imbracatura (DPI) a causa della mancata conoscenza dell'esistenza della linea vita.
▪ Accesso tramite piattaforma mobile di sollevamento a una distanza di 20 metri dall'area di riparazione, a causa della mancanza di altro accesso più vicino all'area di lavoro.
MANCATO COORDINAMENTO DEL LAVORO
▪ Mancanza di coordinamento tra i vari soggetti coinvolti nell'organizzazione del lavoro e del cantiere.
▪ Mancanza di informazioni sull'esistenza della linea vita e sulla possibilità limitata di un suo
utilizzo.
NESSUN PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA (POS)
▪ Il committente non ha richiesto il POS all'appaltatore, né gli ha fornito alcuna procedura di sicurezza relativa ai luoghi di lavoro.
▪ I fattori di rischio inerenti al lavoro e le misure di protezione e prevenzione da adottare
non sono stati identificati, valutati o comunicati.
ASSENZA DI UN RESPONSABILE DELLA SICUREZZA
▪ Non c'era una persona responsabile di verificare il rispetto delle norme di sicurezza.
Misure di protezione e prevenzione
- Elaborazione del POS che identifica i rischi, ossia che permette di conoscere la natura del materiale del tetto, le misure di protezione e prevenzione da adottare e la loro comunicazione a tutti gli operai prima dell'inizio dei lavori.
- Coordinamento e cooperazione tra i vari soggetti coinvolti, al fine di informare i lavoratori circa i rischi generali e specifici del lavoro e le rispettive misure di protezione e prevenzione.
- Attuazione di procedure di verifica e controllo della conformità alle misure di sicurezza.
- Installazione di dispositivi di protezione collettiva: passerelle dotate di parapetti per la circolazione dei lavoratori sul tetto.
- Sistema di linea vita idoneo all'uso.
- Utilizzo di dispositivi di protezione individuale quali imbracatura, calzature di sicurezza e casco.
Campagna 2024 del SLIC - Infortuni sul lavoro
Fonte: Ispettorato Nazionale del Lavoro
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