Attività scolastiche educative e formative per l’anno scolastico 2021/ 2022
- Adozione del “Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2021/2022” Indicazioni aggiornate per l’a.s. 2021/2022
- L’essenziale valore formativo della didattica in presenza
- La vaccinazione misura fondamentale di prevenzione
- Misure di contenimento del contagio
- Tracciamento e screening
- Somministrazione dei pasti
- Cura degli ambienti
- Educazione fisica e palestre
- Referente Covid
- Potenziamento organico docenti ed ATA
- Edilizia leggera
- Governance territoriale e trasporti
- Formazione e cultura della sicurezza, aggiornamento DVR
- Valutazione del Rischio Covid-19
- Il “Piano estate” per l’avvio del nuovo anno scolastico
- Indicazioni in continuità con lo scorso anno scolastico
- Valorizzare la flessibilità derivante dall’autonomia delle istituzioni scolastiche
- Tra sussidiarietà e corresponsabilità educativa: il ruolo delle comunità territoriali
- Disabilità e inclusione scolastica
- La formazione del personale scolastico
- Ulteriori “punti di attenzione” correlati all’andamento dell’epidemia
- Linee metodologiche per l’infanzia
- Le misure di prevenzione e sicurezza
- Linee metodologiche per la scuola primaria e secondaria di I e II grado
Adozione del “Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2021/2022” Indicazioni aggiornate per l’a.s. 2021/2022
Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative nelle istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione.
L’anno 2020 e la pandemia da SARS-CoV-2 che lo consegnerà alla storia, come noto per esperienza di ciascuno, ha travolto vite singole e sistemi organizzati. La Scuola e in particolare gli studenti ne sono stati colpiti duramente. Oltre lo smarrimento iniziale e le tante difficoltà incontrate, però, le Persone di scuola - dirigenti scolastici, docenti, personale ATA - le Amministrazioni che per la scuola operano e i territori in cui le scuole si “radicano”, hanno individuato la via: trasformare la difficoltà del momento in un volano per la ripartenza e per l’innovazione.
In questa rinnovata prospettiva, le istituzioni scolastiche - sostenute anche da risorse che non hanno precedenti nel quantum - si sono sforzate di intercettare bisogni formativi degli studenti e necessità sociali delle famiglie, offrendo possibili risposte. Nelle difficoltà dell’emergenza sanitaria, mai è venuto meno il presidio dell’Istituzione e, in raccordo con i territori, l’offerta del servizio di istruzione. Non solo. Fare scuola in tempo di pandemia continua a generare riflessione organizzativa e didattica che punta a capitalizzare la “lezione” appresa e tende al novum.
Per l’avvio dell’anno scolastico 2021/2022 la sfida è assicurare a tutti, anche per quanto rilevato dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS), lo svolgimento in presenza delle attività scolastiche, il recupero dei ritardi e il rafforzamento degli apprendimenti, la riconquista della dimensione relazionale e sociale dei nostri giovani, insieme a quella che si auspica essere la ripresa civile ed economica del Paese.
Il CTS, in considerazione della progressiva copertura vaccinale nella popolazione generale, “ritiene assolutamente necessario dare priorità alla didattica in presenza per l’a.s. 2021/2022” raccomandando, laddove possibile, di mantenere il distanziamento fisico, ma “pagando attenzione a evitare di penalizzare la didattica in presenza. … Laddove non sia possibile mantenere il distanziamento fisico per la riapertura delle scuole, resta fondamentale mantenere le altre misure non farmacologiche di prevenzione, ivi incluso l’obbligo diindossare nei locali chiusi mascherine di tipo chirurgico”.
Viene dunque rafforzata, nel nuovo scenario epidemiologico e vaccinale, l’esigenza di bilanciamento tra sicurezza, in termini di contenimento del rischio di contagio, benessere socio emotivo di studenti e personale della scuola, qualità dei contesti educativi e dei processi di apprendimento e rispetto dei diritti costituzionali alla salute e all’istruzione.
Il presente Documento ha l’obiettivo di favorire le istituzioni scolastiche nella pianificazione delle attività che prendono avvio a settembre 2021. Mediante l’organizzazione di conferenze di servizio per Dirigenti scolastici e Coordinatori delle scuole paritarie, preferibilmente in videoconferenza, i Direttori e i Dirigenti responsabili degli Uffici Scolastici Regionali cureranno la diffusione e la conoscenza del presente documento, come pure il supporto alla declinazione operativa e l’accompagnamento delle istituzioni scolastiche. Anche in relazione ai futuri pronunciamenti del CTS, correlati all’andamento dell’epidemia e alla progressione della copertura vaccinale.
INDICE DEL PIANO
Premessa
1. Indicazioni aggiornate per l’a.s. 2021/2022
a) L’essenziale valore formativo della didattica in presenza
b) La vaccinazione misura fondamentale di prevenzione
c) Misure di contenimento del contagio
d) Tracciamento e screening
e) Somministrazione dei pasti
f) Cura degli ambienti
g) Educazione fisica e palestre
h) Referente Covid
i) Potenziamento organico docenti ed ATA
l) Edilizia leggera
m) Governance territoriale e trasporti
n) Formazione e cultura della sicurezza, aggiornamento DVR
o) Il “Piano estate” per l’avvio del nuovo anno scolastico
2. Indicazioni in continuità con lo scorso anno scolastico
a) Valorizzare la flessibilità derivante dall’autonomia delle istituzioni scolastiche
b) Tra sussidiarietà e corresponsabilità educativa: il ruolo delle comunità territoriali
c) Disabilità e inclusione scolastica
d) La formazione del personale scolastico
e) Ulteriori “punti di attenzione” correlati all’andamento dell’epidemia
f) Linee metodologiche per l’infanzia
g) Le misure di prevenzione e sicurezza
h) Linee metodologiche per la scuola primaria e secondaria di I e II grado
Indicazioni per le attività nei laboratori
Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO)
Scuola in ospedale e istruzione domiciliare
Sezioni carcerarie
Attività convittuale e semiconvittuale
Attività degli ITS
Partecipazione studentesca
3. Allegati
4. Materiali
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L’essenziale valore formativo della didattica in presenza
Appare opportuno, alla luce del mutato quadro epidemiologico, fornire alcune indicazioni che recepiscono il parere espresso dal CTS nel verbale n. 34, riguardo l’avvio del nuovo anno scolastico.
In particolare, nell’occasione, il Comitato evidenzia la priorità di assicurare la completa ripresa della didattica in presenza sia per il suo essenziale valore formativo, sia per l’imprescindibile ruolo che essa svolge nel garantire lo sviluppo della personalità e della socialità degli studenti provati dai lunghi periodi di limitazione delle interazioni e dei contatti sociali. È necessario predisporre, quindi, ogni opportuno intervento per consentire, sin dall’inizio dell’anno, il normale svolgimento delle lezioni in presenza in condizioni di sicurezza, ritenuto dal CTS “momento imprescindibile e indispensabile nel
… percorso di sviluppo psicologico, di strutturazione della personalità e dell’abitudine alla socializzazione, la cui mancanza può negativamente tradursi in una situazione di deprivazione sociale e psico-affettiva delle future generazioni”.
La vaccinazione misura fondamentale di prevenzione
Il Comitato conferma che la vaccinazione “costituisce, ad oggi, la misura di prevenzione pubblica fondamentaleper contenere la diffusione della Sars-Cov-2”. Per garantire il ritorno alla pienezza della vita scolastica, dunque, è essenziale che il personale docente e non docente, su tutto il territorio nazionale, assicuri piena partecipazione alla campagna di vaccinazioni, contribuendo al raggiungimento di un’elevata copertura vaccinale e alla ripresa in sicurezza delle attività e delle relazioni proprie del fare scuola.
Al medesimo scopo, il CTS ritiene necessario promuovere la vaccinazione dei più giovani, considerando che “anche per gli studenti di età uguale o superiore ai 12 anni, benché per questi ultimi è noto che gli sviluppi di una sintomatologia grave sia evento infrequente e che i casi letali sono estremamente rari, nondimeno si rivela essenziale avanzare celermente nella campagna vaccinale”.
È necessario che la comunità scolastica, dopo aver svolto un ruolo fondamentale nel promuovere la conoscenza ed il rispetto delle regole anti-Covid, operi per far comprendere il valore della vaccinazione, sia nella sua dimensione di prevenzione del contagio e tutela della salute soprattutto dei soggetti più fragili, sia quale veicolo per la piena ripresa della vita sociale del Paese e, in particolare, della normale vita scolastica.
Le istituzioni scolastiche continuano pertanto a curare, come per l’anno scolastico 2020-2021, campagne informative e di sensibilizzazione rivolte al personale, agli studenti e alle famiglie attraverso le quali richiamare i contenuti del Documento tecnico del CTS riguardante le precondizioni per la presenza a scuola. Continuare, infatti, a consolidare la cultura della sicurezza, sollecita la
responsabilità di ciascuno, richiamando comportamenti equilibrati, azioni, prassi e soluzioni adeguate.
Misure di contenimento del contagio
Per contemperare le due distinte e fondamentali misure, distanziamento e didattica in presenza, cui è “assolutamente necessario dare priorità”, il CTS precisa che “laddove non sia possibile mantenere il distanziamento fisico per la riapertura delle scuole, resta fondamentale mantenere le altre misure non farmacologiche di prevenzione, ivi incluso l’obbligo di indossare in locali chiusi mascherine di tipo chirurgico”.
Con riferimento agli studenti, il CTS conferma che il dispositivo di protezione respiratoria previsto è la mascherina, preferibilmente di tipo chirurgico o di comunità (solo di tipo chirurgico ovenon sia possibile rispettare il distanziamento). Per il personale della scuola, invece, il dispositivo di protezione delle vie respiratorie da adottarsi è la mascherina chirurgica o altro dispositivo previsto dal datore di lavoro sulla base della valutazione del rischio.
I bambini sotto i sei anni di età continuano a essere esonerati dall’uso di dispositivi di protezione delle vie aeree. Rimane “raccomandata una didattica a gruppi stabili (sia per i bambini che per gli educatori e il personale scolastico in generale), nonché particolare attenzione ai dispositivi di protezione del personale scolastico medesimo, che rimangono quelli previsti per l’a.s. 2020/2021”.
Nell’eventualità di caso confermato di positività a scuola, relativamente alla sanificazione straordinaria da effettuarsi in conseguenza, il CTS indica che questa:
- va effettuata se non sono trascorsi 7 giorni o meno da quando la persona positiva ha visitato o utilizzato la struttura,
- non è necessario sia effettuata da una ditta esterna,
- non è necessario sia accompagnata da attestazione o certificazione di sanificazione straordinaria,
- potrà essere effettuata dal personale della scuola già impiegato per la sanificazione ordinaria.
Tracciamento e screening
In vista della ripresa della frequenza scolastica, non appare necessario, secondo quanto evidenziato dal CTS effettuare test diagnostici o screening preliminari all’accesso a scuola ovvero in ambito scolastico. Rimangono, di converso, confermate le ordinarie procedure di trattamento di sospetti casi positivi a scuola da gestire, come di consueto, in collaborazione con le autorità sanitarie territorialmente competenti.
Somministrazione dei pasti
Per quanto riguarda l’adozione di misure di sicurezza in occasione della somministrazione dei pasti nelle mense scolastiche, le raccomandazioni riguardano il rispetto dell’uso della mascherina da parte degli operatori. La somministrazione potrà quindi avvenire nelle forme usuali e senza necessariamente ricorrere all’impiego di stoviglie monouso. Si conferma la necessità di assicurare il rispetto delle ordinarie prescrizioni di distanziamento nelle fasi di ingresso e uscita dai locali dedicati alla refezione e le pratiche di igienizzazione personale.
Cura degli ambienti
Il Comitato conferma la necessità di continuare ad assicurare il rispetto delle ordinarie misure di areazione dei locali e della pulizia quotidiana, “accurata e ripetuta”, di tutti gli ambienti. Dovrà pure proseguire la pratica dell’igiene delle mani e la messa a disposizione di erogatori di prodotti disinfettanti, già ordinariamente adottati dalle istituzioni scolastiche.
Educazione fisica e palestre
Per quanto riguarda le attività didattiche di educazione fisica/scienze motorie e sportive all’aperto, il CTS non prevede in zona bianca l’uso di dispositivi di protezione per gli studenti, salvo il distanziamento interpersonale di almeno due metri. Per le stesse attività da svolgere al chiuso, è richiesta l’adeguata aerazione dei locali.
Per lo svolgimento di attività motoria sportiva nelle palestre scolastiche, il Comitato distingue in base al colore delle zone geografiche. In particolare, nelle zone bianche, le attività di squadra sono possibili ma, specialmente al chiuso, dovranno essere privilegiate le attività individuali. In zona gialla e arancione, si raccomanda lo svolgimento di attività unicamente di tipo individuale.
Le precauzioni già previste per l’a.s. 2020-2021, , prevedono, inoltre, di limitare l’utilizzo dei locali della scuola esclusivamente alla realizzazione di attività didattiche. Nel caso in cui siano intercorsi accordi con gli Enti Locali proprietari delle palestreche ne prevedano l’utilizzo da parte di soggetti esterni, il CTS ritiene detti accordi considerabili soloin zona bianca e, per l’attuazione degli stessi, dovrà essere assicurata adeguata pulizia e sanificazione dopo ogni uso. In caso di situazioni epidemiologiche non favorevoli (es. zona arancione), le istituzioni scolastiche e gli Enti Locali proprietari degli immobili valuteranno l’opportunità di sospendere le attività dei soggetti esterni, almeno fino al rientro in zona bianca del territorio di riferimento.
Referente Covid
Richiamato il Rapporto Covid ISS n. 58 del 28 agosto 2020, il CTS rinnova la raccomandazione dell’individuazione a scuola di un Referente Covid, quale leva per favorire i raccordi ad intra e ad extra.
Potenziamento organico docenti ed ATA
Per consentire alle istituzioni scolastiche la pianificazione flessibile di tempi e spazi necessari a garantire lo svolgimento in sicurezza delle attività scolastiche in presenza, l’art. 58, comma 4-ter, della legge - 23 luglio 2021, 106 - di conversione del decreto “Sostegni bis”, destina la quota non spesa dell’analogo finanziamento per l’a.s. 2020-2021 a: “a) ad attivare ulteriori incarichi temporanei di personale docente con contratto a tempo determinato, dalla data di presa di servizio fino al 30 dicembre 2021, finalizzati al recupero degli apprendimenti, da impiegare in base alle esigenze delle istituzioni scolastiche nell’ambito della loro autonomia. ...; b) ad attivare ulteriori incarichi temporanei di personale amministrativo, tecnico e ausiliario con contratto a tempo determinato, dalla data di presa di servizio fino al 30 dicembre 2021, per finalità connesse all’emergenza epidemiologica”. Le risorse di che trattasi saranno ripartite tra gli Uffici Scolastici Regionali e, per il loro tramite, tra le istituzioni scolastiche.
Il recupero degli apprendimenti potrà riguardare tutti i gradi di istruzione, fin dalla scuola dell’infanzia. Tenendo a mente che in questa l’apprendimento avviene attraverso l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l’arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza (Regolamento recante Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione)
Edilizia leggera
È confermato, per l’anno scolastico 2021-2022, il fondo per l’emergenza epidemiologica da Covid-19, destinato, tra l’altro, a interventi di adattamento degli spazi interni ed esterni delle istituzioni scolastiche (c.d. edilizia leggera) e delle loro dotazioni.
Governance territoriale e trasporti
Per l’efficace applicazione delle misure di prevenzione sopra indicate, è necessario che in ogni scuola si realizzino attività di organizzazione degli spazi esterni e interni, al fine di evitare raggruppamenti o assembramenti e garantire, nel rispetto delle ordinarie mansioni di accoglienza e di vigilanza attribuite al personale ausiliario, ingressi, uscite e distanziamenti adeguati in ogni fase della giornata scolastica, per alunni, famiglie, personale scolastico e non scolastico.
Per l’anno scolastico 2021/2022, trova conferma - art. 58, comma 4 -sexies, legge 23 luglio 2021, n.106 - l’attività del tavolo di coordinamento operante presso ciascuna Prefettura e nell’ambito della conferenza provinciale permanente di cui all’articolo 11, comma 3, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, “per la definizione del più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, in funzione della disponibilità di mezzi di trasporto a tale fine utilizzabili, volto ad agevolare la frequenza scolastica anche in considerazione del carico derivante dal rientro in classe di tutti gli studenti. ”.
Confermata pure la partecipazione ai lavori di “presidente della provincia o il sindaco della città metropolitana, gli altri sindaci eventualmente interessati, i dirigenti degli ambiti territoriali del Ministero dell’istruzione, i rappresentanti del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano nonché delle aziende di trasporto pubblico locale”.
La citata norma, aggiunge: “All’esito dei lavori del tavolo, il prefetto redige un documento operativo sulla base del quale le amministrazioni coinvolte nel coordinamento adottano le misure di rispettiva competenza ... Nel caso in cui tali misure non siano adottate nel termine indicato nel suddetto documento, il prefetto, ... ne dà comunicazione al presidente della regione, che adotta, ... una o più ordinanze, con efficacia limitata al pertinente ambito provinciale, volte a garantire l’applicazione, per i settori della scuola e dei trasporti pubblici locali, urbani ed extraurbani, delle misure organizzative strettamente necessarie al raggiungimento degli obiettivi e delle finalità di cui al presente comma. Le scuole modulano il piano di lavoro del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, gli orari delle attività didattiche per i docenti e gli studenti nonché gli orari degli uffici amministrativi sulla base delle disposizioni del presente comma”.
Le istituzioni scolastiche continueranno ad assicurare la migliore collaborazione ai fini dei lavori di detti tavoli, tenendo a riferimento costante l’esigenza che l’arrivo a scuola degli alunni possa essere differito e scaglionato in maniera da evitare assembramenti nelle aree esterne e nei deflussi verso l’interno, nel rispetto delle ordinarie mansioni di accoglienza e di vigilanza attribuite al personale ausiliario.
L’articolo 51, comma 3, della richiamata legge di conversione del decreto-legge “Sostegni bis”, a tali fini e qualora necessario, prevede la possibilità che “esclusivamente agli studenti della scuola secondaria di primo o di secondo grado”, siano erogati servizi aggiuntivi in convenzione con operatori economici esercenti servizio di trasporto di passeggeri su strada, di taxi o di noleggio con conducente.
Relativamente ai trasporti, trova conferma il finanziamento di servizi aggiuntivi programmati per effetto del limite al coefficiente di riempimento dei mezzi. E’ anche prevista - comma 7, lett. b), del richiamato art. 51 - la possibilità di accesso a finanziamenti destinati, fra gli altri, a “istituti scolastici di ogni ordine e grado che provvedano, previa nomina del mobility manager scolastico ... a predisporre, entro il 31 agosto 2021, un piano degli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni”, incentrato su “iniziative di mobilità sostenibile, incluse iniziative di piedibus, di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing”. Sotto questo profilo, il Ministero dell’istruzione si impegna a porre in essere gli atti applicativi necessari.
Sempre al fine di uniformare - su base regionale - le azioni di coordinamento sul territorio nazionale, restano operativi:
- la “Cabina di regia COVID-19” per il coordinamento nazionale, unitamente a Regioni ed Enti locali;
- il Tavolo nazionale permanente per la sicurezza a scuola di intesa tra Amministrazione centrale e Organizzazioni sindacali, per l’individuazione di misure generali da declinare nei singoli contesti regionali;
- i Tavoli interistituzionali, regionali o territoriali, funzionanti presso gli Uffici Scolastici Regionali;
- le Conferenze dei servizi, su iniziativa dell’Ente Locale competente, finalizzate ad analizzare criticità e ad individuare soluzioni operative per le singole istituzioni scolastiche che insistono sullo specifico territorio;
- ove sviluppati, i raccordi tra gli istituti scolastici e i Dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie locali, anche tramite la previsione di uno specifico referente medico per le attività scolastiche.
Formazione e cultura della sicurezza, aggiornamento DVR
Per quanto attiene gli aspetti di promozione della cultura della salute e della sicurezza, sia pure in condizioni di rischio verosimilmente ridotto in considerazione dell’avanzamento della campagna vaccinale, le istituzioni scolastiche vorranno proseguire nella realizzazione di apposite attività di informazione e formazione per il personale (e gli allievi ad esso equiparati in attività laboratoriali), destinando almeno un’ora alle misure di prevenzione igienico-sanitarie nell’ambito del modulo dedicato ai rischi specifici.
Si raccomanda, altresì, ove non già avvenuto, il puntuale aggiornamento del Documento di valutazione dei rischi e dei rischi da interferenza, nonché della ulteriore documentazione in materia di sicurezza sul lavoro di competenza del Dirigente scolastico, in collaborazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e del Medico competente, previa consultazione del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
Valutazione del Rischio Covid-19
Il “Piano estate” per l’avvio del nuovo anno scolastico
Per consentire di recuperare apprendimenti e socialità, mediante laboratori per il potenziamento delle competenze e attraverso attività educative incentrate su musica, arte, sport, digitale, percorsi sulla legalità e sulla sostenibilità, sulla tutela ambientale, con nota n. 643 del 27 aprile 2021, è stato proposto a tutte le istituzioni scolastiche del territorio nazionale il cd. “Piano scuola estate 2021”.
A partire dal mese di settembre 2021, in stretta connessione con quelle precedenti, avrà inizio la III Fase del richiamato Piano, di rinforzo e potenziamento delle competenze disciplinari e relazionali, con introduzione al nuovo anno scolastico. È importante che gli studenti siano accompagnati alla partenza del nuovo anno scolastico mediante contatti personali e riflessioni, incoraggiati e sostenuti per affrontare la prossima esperienza scolastica. Si possono a tale fine ipotizzare, ad esempio, attività laboratoriali o momenti di ascolto, anche avvalendosi di collaborazioni esterne per sportelli informativi tematici o di supporto psicologico o, nel caso di materie afferenti specificatamente all’inclusione, potenziando ad esempio il ruolo dei CTS e di sportelli ad hoc (ad es. sportelli autismo). È, inoltre, auspicabile affrontare tematiche legate al rinforzo disciplinare in un’ottica laboratoriale e di peer tutoring, anche autogestiti dagli studenti (in base all’età) e supervisionati da docenti tutor, avvalendosi delle innovazioni didattiche di cui si è fatta esperienza nell’ultimo anno: didattica blended, one-to-one, cooperative learning, realizzando unità formative brevi, personalizzate e responsabilizzanti. Tutte le iniziative di cui sopra andranno, come ovvio, svolte nel rispetto delle
consuete regole di contenimento del rischio di contagio.
Indicazioni in continuità con lo scorso anno scolastico
Il “Piano scuola 2021-2022” non può che recuperare, in parte significativa, i contenuti del precedente “Piano scuola 2020-2021” - Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema Nazionale di Istruzione, approvato con decreto del Ministro dell’Istruzione n. 39 del 26 giugno 2020.
Si richiamano di seguito alcuni dei temi del precedente “Piano” che continuano atrovare conferma nel divenire attuale della pandemia e che pertanto permangono validi anche per la pianificazione di questo nuovo anno scolastico.
Valorizzare la flessibilità derivante dall’autonomia delle istituzioni scolastiche
Sulla base delle situazioni concrete, quali gli spazi a disposizione, le esigenze delle famiglie e del territorio, l’organizzazione dei trasporti, resta ferma l’opportunità per le istituzioni scolastiche di avvalersi delle forme ordinamentali di flessibilità derivanti dall’autonomia. Queste potranno contemplare, ad esempio: - riconfigurazione dei gruppi-classe in gruppi diversi; - articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso; - frequenza scolastica in turni differenziati, anche variando le soluzioni in relazione alle fasce di età ai diversi gradi di istruzione; - aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari; - diversa modulazione settimanale del tempo scuola, su delibera degli Organi collegiali competenti.
Le istituzioni scolastiche avranno cura di garantire, a ciascun alunno, la medesima offerta formativa, ferma restando l’opportunità di adottare soluzioni organizzative differenti, per realizzare attività educative o formative parallele o alternative alla didattica tradizionale.
Tra sussidiarietà e corresponsabilità educativa: il ruolo delle comunità territoriali
Per la realizzazione del servizio scolastico nelle condizioni dell’attuale scenario pandemico, in adesione al principio di sussidiarietà e di corresponsabilità educativa, Enti locali, Istituzioni, Terzo settore e scuole è auspicabile continuino a sottoscrivere specifici accordi e “Patti educativi di comunità”, attuando con ciò i principi fondamentali della Costituzione. I fini degli accordi e dei “Patti” potranno ad esempio essere: la messa a disposizione di strutture o spazi supplementari (come parchi, teatri, biblioteche, archivi, cinema, musei) per lo svolgimento di attività didattiche curricolari o aggiuntive; la realizzazione di collaborazioni per l’arricchimento dell’offerta formativa; l’organizzazione della presenza ordinata di studenti e famiglie negli all’esterno degli edifici scolastici o nelle aree di confluenza dei trasporti scolastici.
È altresì indispensabile prosegua la collaborazione di studenti e famiglie per l’osservanza delle regole di comportamento atte a contrastare la diffusione dell’epidemia. A tale proposito il rafforzamento dell’alleanza scuola-famiglia potrà essere sostenuto nella riconsiderazione del “Patto Educativo di Corresponsabilità” che ciascuna scuola è chiamata a predisporre.
Disabilità e inclusione scolastica
Costituisce priorità irrinunciabile assicurare, adottando tutte le misure organizzative possibili d’intesa con le famiglie e le associazioni per le persone con disabilità, la presenza quotidiana a scuola degli alunni con bisogni educativi speciali, in particolare di quelli con disabilità, nella necessaria dimensione inclusiva vera e partecipata.
Per alcune disabilità potrà essere necessario ricercare “accomodamenti ragionevoli”, coerenti con le seguenti indicazioni del CTS: “Nel rispetto delle indicazioni sul distanziamento fisico, la gestione degli alunni con disabilità certificata dovrà essere pianificata anche in riferimento alla numerosità, alla tipologia di disabilità, alle risorse professionali specificatamente dedicate, garantendo in via prioritaria la didattica in presenza. … Non sono soggetti all'obbligo di utilizzo della mascherina gli studenti con forme di disabilità non compatibili con l'uso continuativo della mascherina. Per l’assistenza di studenti con disabilità certificata, non essendo sempre possibile garantire il distanziamento fisico dallo studente, potrà essere previsto per il personale l’utilizzo di ulteriori dispositivi…”.
Confermata pure - art. 58, comma 1, lett. d), decreto-legge 25 maggio 2021 convertito con legge 23 luglio2021 - l’attenzione alle “necessità degli studenti con patologie gravi o immunodepressi, in possesso di certificati rilasciati dalle competenti autorità sanitarie, ... tali da consentire loro di poter seguire la programmazione scolastica avvalendosi anche eventualmente della didattica a distanza”.
La formazione del personale scolastico
Occorre continuare ad organizzare - singolarmente o in rete, mediante webinar o in presenza, in ragione dell’evoluzione pandemica - attività di formazione per il personale docente e ATA, così da consolidare le competenze nell’utilizzo delle nuove tecnologie acquisite nei due precedenti anni scolastici. L’obiettivo è quello che il “digitale” possa divenire strumento di rinforzo della didattica “in presenza” e, più in generale, delle competenze professionali di tutto il personale. Come ovvio, i percorsi formativi devono essere preventivamente deliberati dagli Organi collegiali.
Ulteriori “punti di attenzione” correlati all’andamento dell’epidemia
In ogni scuola è necessario verificare, e se necessario modificare e migliorare, l’organizzazione degli spazi esterni e interni, per evitare raggruppamenti o assembramenti e garantire ingressi, uscite e distanziamenti adeguati in ogni fase della giornata scolastica, per alunni, famiglie, personale scolastico ed esterno.
Resta inteso che, durante gli ingressi e le uscite, nonché durante gli spostamenti all’interno dell’edificio scolastico, da limitare alle effettive esigenze, il personale e gli alunni continueranno ad attenersi alle prescrizioni di sicurezza pianificate. Le istituzioni scolastiche potranno altresì riorganizzare, migliorare, valorizzare, integrare eventuali spazi, attraverso interventi condivisi e curati dagli Enti Locali. Naturalmente, l’individuazione e la realizzazione delle migliori soluzioni necessitano di un condiviso approccio collaborativo.
Giova rammentare, per quanto attiene alla ripartizione delle tipologie di interventi, che la legge 23/1996, all’art. 3, stabilisce che competono agli Enti Locali gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, comprese le spese varie di ufficio e per l'arredamento e quelle per le utenze elettriche e telefoniche, per la provvista dell'acqua e del gas, per il riscaldamento e i relativi impianti. Resta ferma la competenza degli Enti Locali nella concessione delle palestre e di altri locali afferenti alle istituzioni scolastiche di competenza, al termine dell’orario scolastico, nel rispetto delle indicazioni tecniche del CTS sopra riportate, purché, all’interno degli accordi con le associazioni concessionarie siano esplicitamente regolati gli obblighi di pulizia approfondita e igienizzazione, da condurre obbligatoriamente al termine delle attività medesime, non in carico al personale della scuola.
Linee metodologiche per l’infanzia
Per le attività del Sistema integrato di educazione e di istruzione costituito, oltre che dai servizi educativi per l'infanzia, dalle scuole dell'infanzia statali e paritarie di cui all’art. 2 del D.lgs. 65/2017, trovano conferma le indicazioni già in precedenza fornite dal CTS.
Per la prima infanzia, stante la necessità di contatto fisico che contraddistingue la relazione dei bambini col gruppo dei pari e con gli adulti di riferimento, nonché in relazione agli aspetti di cura dei piccoli da parte di educatori e personale ausiliario, occorre continuare ad approntare le modalità organizzative già in precedenza definite, mediante protocolli per l’accesso quotidiano, per l’accompagnamento e di ritiro dei bambini, nonché per l’igienizzazione degli ambienti, delle superfici, dei materiali e per l’igiene personale. L’organizzazione delle attività educative e didattiche è bene preveda l’impiego di tutti gli spazi interni ed esterni disponibili. Considerata la specificità dell’età evolutiva dei bambini frequentanti i servizi educativi e le scuole dell’infanzia, si confermano le considerazioni di carattere metodologico, da declinarsi avuto riguardo alle singole realtà, già formulate per l’anno 2020-2021. In particolare, giova rammentare la necessità che l’organizzazione dei diversi momenti della giornata sia serena e rispettosa delle modalità tipiche dello sviluppo infantile. Permane l’obiettivo della graduale assunzione delle regole di sicurezza mediante idonee “routine”, quali, ad esempio, il rito frequente dell’igiene delle mani, la protezione delle vie respiratorie, la distanza di cortesia.
Le misure di prevenzione e sicurezza
La relazione tra i bambini e gli adulti è la condizione per conferire senso alla frequenza di una struttura educativa per piccoli, che si caratterizza come esperienza sociale ad alta intensità affettiva. L’uso di mascherine continua a non essere previsto per i minori di sei anni e i dispositivi di protezione per gli adulti non devono far venir meno la possibilità di essere riconosciuti e di mantenere un contatto ravvicinato con i bambini piccoli e tra i bambini stessi. Nella riprogettazione degli spazi e degli ambienti educativi, vanno seguite alcune accortezze così riassumibili: - la stabilità dei gruppi: i bambini frequentano per il tempo previsto di presenza, con gli stessi educatori, insegnanti e collaboratori di riferimento; - la disponibilità di uno spazio interno ad uso esclusivo per ogni gruppo di bambini, con i suoi rispettivi arredi e giochi che saranno opportunamente sanificati. Tutti gli spazi disponibili (sezioni, antisezioni, saloni, atrii, laboratori, atelier) dovranno essere “riconvertiti” in spazi distinti e separati per accogliere stabilmente gruppi di apprendimento, relazione e gioco. Si potranno variare gli spazi solo dopo attenta igienizzazione. Si raccomanda una continua aerazione degli ambienti; - la colazione o la merenda andranno consumati
nello stesso spazio di esperienza dedicato al gruppo dei bambini; il pasto sarà consumato negli spazi adibiti alla refezione scolastica, adeguatamente organizzati; - la suddivisione, con segnaletica mobile, degli eventuali spazi esterni disponibili per i diversi gruppi di bambini presenti nella scuola, con utilizzo da parte di ogni gruppo di un’area dedicata con i propri giochi, anche in tempi alternati, previa pulizia delle strutture. Già ora l’ingresso dei bambini avviene in una fascia temporale “aperta” che potrà essere adeguata alle nuove condizioni, programmata e concordata con i genitori. Analogamente potrà avvenire per le fasce di uscita, al termine dell’orario scolastico.
Le attività educative dovranno consentire la libera manifestazione del gioco del bambino, l’osservazione e l’esplorazione dell’ambiente naturale all’esterno, l’utilizzo di giocattoli, materiali, costruzioni, oggetti (non portati da casa e frequentemente igienizzati), nelle diverse forme già in uso presso la scuola dell’infanzia. Se le condizioni atmosferiche lo consentono, l’esperienza educativa potrà svolgersi anche all’aperto, in spazi delimitati, protetti e privi di elementi di pericolo, con la eventuale disponibilità di tensostrutture temporanee o ambienti protetti”.
Linee metodologiche per la scuola primaria e secondaria di I e II grado
Indicazioni per le attività nei laboratori. Tutte le attività didattiche di carattere laboratoriale saranno svolte avendo cura di predisporre l’ambiente con le consuete accortezze in ordine alla sicurezza, ma con particolare attenzione a che lo svolgimento delle attività medesime non avvenga prima che il luogo sia stato opportunamente e approfonditamente igienizzato, nell’alternarsi tra un gruppo classe e l’altro. In tutte le attività scolastiche di laboratorio sarà utile sensibilizzare gli studenti a provvedere autonomamente al riassetto della postazione di lavoro, al netto delle operazioni complesse di competenza del personale tecnico.
Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO). Ferma restando la potestà organizzativa delle attività di PCTO in capo alle istituzioni scolastiche, secondo procedure e modalità che si ritengono oramai consolidate, si sottolinea la necessità che le istituzioni scolastiche procedano a verificare, attraverso l’interlocuzione con i soggetti partner in convenzione o convenzionandi, che presso le strutture ospitanti gli spazi adibiti alle attività degli studenti in PCTO siano conformi alle prescrizioni generali e specifiche degli organismi di settore e consentano altresì il rispetto di tutte le disposizioni sanitarie previste.
Scuola in ospedale e istruzione domiciliare. Le attività di Scuola in ospedale continueranno ad essere organizzate, previo confronto e coordinamento tra il Dirigente scolastico e il Direttore Sanitario,nel rispetto dei previsti protocolli di sicurezza in ambiente ospedaliero. Anche per quanto attiene l’istruzione domiciliare, il Dirigente scolastico avrà cura di concordare con la famiglia le modalità di svolgimento della didattica, con preciso riferimento alle indicazioni impartite dal medico curante sugli aspetti che connotano il quadro sanitario dell’allievo.
Sezioni carcerarie. Per il rispetto dei previsti protocolli di sicurezza, le attività delle sezioni carcerarie devono essere organizzate previo confronto e coordinamento tra il Dirigente scolastico o il Coordinatore didattico e il Direttore della struttura carceraria.
Attività convittuale e semiconvittuale. Fermo restando quanto stabilito, in via generale, per tutte le istituzioni scolastiche nei precedenti paragrafi, particolare attenzione continua a dover essere rivolta alle istituzioni caratterizzate dalla presenza di Convitti annessi, ai Convitti nazionali e alle attività di semiconvitto.
Con particolare riferimento all’organizzazione delle attività semiconvittuali, si curerà che nel progetto educativo annuale e nel correlato piano attuativo del progetto, di competenza del Dirigente scolastico, sia previsto l’utilizzo di spazi ulteriori, in alternativa o contemporaneamente rispetto alle normali aule, in special modo se le attività pianificate riguardino un alto numero di semiconvittori, tale da non consentire lo svolgimento dell’attività in completa sicurezza. Trovano conferma con riferimento alle singole situazioni edilizie e alle specifiche dotazioni relative a spazi e personale, ciascun Rettore o Dirigente scolastico predispone: - un piano di pulizia e igienizzazione approfondita che preceda l’inizio dell’attività convittuale e semiconvittuale; - su proposta del DSGA, un piano di lavoro per il personale ATA che contempli pulizia e areazione più frequente degli spazi convittuali, all’interno della stessa giornata; - l’organizzazione dei turni di refezione, ...; - la destinazione dell’uso degli spazi mensa prioritariamente ai convittori e semiconvittori aventi diritto e al personale educativo in servizio;
- all’interno delle camere, qualora non sia possibile assegnare a ciascuno una camera singola, va pianificato il distanziamento massimo tra i letti, ...; - la pianificazione dell’uso degli spazi e dei locali dedicati alle attività ricreative, nonché degli spazi di percorrenza interni agli edifici di pertinenza, definendo con atto scritto il numero massimo dei convittori/educatori la cui presenza sia consentita contemporaneamente, in riferimento alla metratura dei locali; - l’adozione di ogni ulteriore misura ... finalizzata all’ampliamento degli spazi in uso, per consentire il rispetto delle distanze tra i convittori.
Attività degli ITS. Nella pianificazione dell’annualità 2021-2022, come già indicato, i competenti organismi di indirizzo avranno cura di organizzare il recupero delle attività pratiche che non siano state svolte nel precedente anno formativo, in linea di continuità con il percorso biennale. Le predette attività saranno validate da parte del Comitato tecnico-scientifico e, se necessario, certificate secondo modalità da questo individuate. Le attività andranno organizzate assicurando l’anzidetta necessità di distanziamento fisico e riconfigurazione degli ambienti, ricercando idonee soluzioni per l’igienizzazione e la pulizia a fondo degli spazi d’aula e laboratoriali.
Trattandosi di attività formative rivolte a studenti in formazione in età adulta, si ritiene possano essere confermate formule organizzative flessibili, purché garantiscano a ciascuno lo svolgimento del monte ore complessivo di formazione
Partecipazione studentesca. Le istituzioni scolastiche provvedono a garantire spazi adeguati per le assemblee e per ogni forma di declinazione della rappresentanza e della partecipazione studentesca, nel rispetto delle regole del distanziamento fisico.