Aggiornamento 2024 Regione Toscana Amleto Amianto

Algoritmo per la valutazione dello stato di conservazione delle
coperture in cemento-amianto e del contesto in cui sono ubicate Revisione luglio 2024 Regione Toscana


E' Stato aggiornato ad Agosto 2024 con Decreto n.17843 del 02-08-2024 Regione Toscana l'algoritmo che permette di valutare lo stato di conservazione delle coperture in amianto, mediante algoritmo Amleto

Vista la Legge 27 marzo 1992, n. 257 “Norme relative alla cessazione dell’impiego dall’amianto”, la quale all’articolo 6, comma 5, dispone l’emanazione di atti di indirizzo e di coordinamento delle attività delle regioni e delle province autonome di cui all’articolo 10 della stessa legge;

Visto il Decreto del Ministro della Sanità 6 settembre 1994 “Normative e metodologie tecniche di applicazione dell’art. 6, comma 3, e dell’art. 12, comma 2, della legge 27 marzo 1992, n. 257, relativa alla cessazione dell’impiego dell’amianto”, il quale dà indicazioni e definisce le procedure per la gestione in sicurezza dei manufatti in cemento amianto;

Visto il Decreto del Presidente della Repubblica 8 agosto 1994 “Atto di indirizzo e coordinamento alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano per l’adozione di piani di protezione, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica dell’ambiente, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto” ed in particolare l’articolo 7 sul controllo delle condizioni di salubrità ambientale e di sicurezza del lavoro;

Visto il D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” e successive modifiche ed integrazioni, che stabilisce contenuti, modalità ed attuazione del nuovo sistema di prevenzione;

Vista la Legge regionale 19 settembre 2013, n. 51, “Norme per la protezione e bonifica dell’ambiente dai pericoli derivanti dall’amianto e promozione del risparmio energetico, della bioedilizia e delle energie alternative” ed in particolare l’articolo 2 riguardante il piano regionale di tutela dall’amianto;

Considerato che la Legge regionale n° 51/2013 prevede all’articolo 2, comma 3, che il piano regionale di tutela dall’amianto disciplini specifiche azioni di prevenzione e tutela che perseguono l’obiettivo della messa in sicurezza dai pericoli derivanti dalla presenza di amianto, nonché il controllo delle condizioni di salubrità ambientale e di sicurezza del lavoro;

Visto il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2014-2018 approvato con l’Intesa tra Governo, Regioni e Province Autonome del 13 novembre 2014 (rep. Atti n. 156/CSR);

Vista la deliberazione della Giunta Regionale n° 693/2015 che approva il Piano Regionale per la Prevenzione (PRP) 2014-2018, modificata dalla deliberazione della Giunta Regionale n° 1314/2015 che ha rimodulato il piano regionale ai sensi dell’Accordo 56/CSR del 27/03/2015;

Richiamati i progetti n. 39 “Sorveglianza sanitaria in ex-esposti all’amianto quale strumento anche per la tutela dell’ambiente e dei cittadini in merito all’amianto” e n. 46 “Programma regionale Ambiente e Salute” del PRP 2014-2018;

Vista la deliberazione della Giunta Regionale n° 02/07/2018, n. 740 che ha recepito l’Intesa StatoRegioni 247/CSR/2017, provvedendo a rimodulare il piano regionale di prevenzione per l’anno 2018 e a prorogarne la validità fino al 2019;

Vista la Deliberazione del Consiglio Regionale 14 febbraio 2017, n. 7 avente per oggetto “Sostituzione dello strumento per la valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento amianto (CA), di cui alla deliberazione del Consiglio regionale 8 aprile 1997, n. 102 (Piano di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto. Art. 10 legge 27 marzo 1992 n. 257 e DPR 8 agosto
1994)”, con la quale viene approvato e adottato (in sostituzione del precedente) il nuovo indice
regionale per la valutazione dello stato di conservazione delle coperture in CA e del contesto in cui sono ubicate, denominato “Amleto” (Allegato A della DCR n° 7/2017);

Richiamato il punto 3) del dispositivo della DCR 14 febbraio 2017, n. 7, che dà mandato ai competenti uffici della Giunta regionale di provvedere autonomamente, con specifico atto, agli eventuali aggiornamenti dell’indice “Amleto” che si dovesse rendere necessari;

Vista la richiesta di aggiornamento dell’indice Amleto avanzata in seno al gruppo di lavoro regionale interdisciplinare amianto di cui al DD n° 12185/2018 per adeguarlo al progresso delle conoscenze tecnico-scientifiche in materia, in base alla quale è stata elaborata la versione di Amleto “rev. 01”, dapprima sperimentata dai Dipartimenti della Prevenzione delle Aziende Usl della Toscana in parallelo alla versione di Amleto di cui alla DCR n° 7/2017 e quindi approvata con decreto dirigenziale DD n° 2036 del 14/02/2019 di oggetto “Indice “Amleto – Algoritmo per la valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento amianto e del contesto in cui sono ubicate” di cui alla DCR n° 7/2017: approvazione versione rev. 01.”;

Vista la prassi riferimento UNI/PdR 152.1:2023 “Materiali contenenti amianto - Parte 1: Valutazione dello stato di conservazione delle coperture e tamponamenti contenenti amianto in matrice cementizia”, nonché la prassi riferimento UNI/PdR 152.2:2023 “Materiali contenenti amianto - Parte 2: Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità del Responsabile del rischio amianto”;

Visti i vari chiarimenti interpretativi richiesti al settore regionale competente, riguardo alla scheda di compilazione di cui all’Allegato A del sopra richiamato DD n° 2036/2019 e ai risultati ottenuti con l’applicazione dell’algoritmo previsto nello stesso Allegato A del DD n°2036/2019;

Ritenuto necessario provvedere a inserire nella scheda di compilazione relativa all‘ “Algoritmo per la valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento-amianto e del contesto in cui sono ubicate” di cui all’Allegato A del DD n° 2036/2019 i dovuti chiarimenti esplicativi, a margine della scheda stessa;

Vista il parere positivo espresso dall’Articolazione tecnica IPN nella riunione regionale del
10/07/2024 in merito ai chiarimenti formulati all’ “Algoritmo per la valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento-amianto e del contesto in cui sono ubicate” di cui all’Allegato A del DD n° 2036/2019;

DECRETA

1. di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa, la versione rev. 02 dell’indice “Amleto – Algoritmo per la valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento amianto e del contesto in cui sono ubicate”, di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto, differente dalla versione rev. 01 di cui all’Allegato A del DD n° 2036 del 14/02/2019 per le sole note esplicative a margine della scheda di compilazione, in sostituzione della versione rev. 01 approvata con il DD n° 2036 del 14/02/2019;

2. di dare atto che la versione rev. 01 dell’indice di valutazione dello stato di conservazione approvata con DD n° 2036 del 14/02/2019 non è più valida.


Amleto è un algoritmo basato su un modello bidimensionale che  ha lo scopo di fornire uno strumento operativo, di facile applicazione, per  ricavare indicazioni sul comportamento da tenere nei  confronti  di  materiali  in  cemento contenenti  amianto  “a  vista”,  valutandone  lo stato di conservazione ed il contesto in cui sono ubicati. Lo strumento si dimostra partico- larmente  utile  per  la  definizione  delle  azioni  che  devono essere  intraprese  (monitoraggio e/o  bonifica) dal proprietario e/o  dal responsabile dell’attività che  si svolge nei locali inte- ressati dalla presenza di questi materiali contenenti amianto (MCA).
 
Il metodo è applicabile principalmente alle coperture in cemento-amianto (CA). Gli indica- tori considerati fanno capo  a due distinte tipologie di parametri: questo perché per determi- nare  la presenza del rischio è necessario considerare, oltre lo stato di conservazione del materiale, il contesto in cui è inserito l’edificio.
 
A ciascun parametro viene attribuito un punteggio stabilito in modo  da limitare la variabilità dovuta  alla soggettività del  rilevatore. I parametri  relativi  alla descrizione e al  contesto in cui  è ubicata  la copertura vanno  valutati  complessivamente  per  l’intera superficie mentre per  quanto riguarda lo stato di conservazione della copertura, nel caso in cui non sia uni- forme, si deve  tener  conto della situazione che presenta maggiori criticità.
 
Va sempre prevista una  documentazione fotografica a corredo delle schede.
 
Ai fini della  valutazione  dello  stato di  conservazione  della  copertura in  cemento amianto per verificare se occorre effettuare la bonifica della copertura e con quale grado  di urgen- za,  si fa presente che  nel caso di evento di natura eccezionale (ad esempio evento atmo- sferico, caduta di alberi, ecc.)  la superficie danneggiata dall'evento (lastre divelte e/o spez- zate)  è esclusa dalla superficie complessiva valutata con l'algoritmo, fatti salvi gli obblighi riguardanti il  ripristino della superficie danneggiata derivanti dalla normativa vigente e  la facoltà  da  parte   del  proprietario  dell'immobile  di  procedere  in  ogni  caso alla  bonifica dell'intera copertura in cemento amianto.
 
Nell'ambito delle valutazioni periodiche del programma di controllo di cui al DM 6 settem- bre 1994,  nel caso in cui siano presenti lastre maggiormente danneggiate imputabili al de- grado  complessivo della copertura, tale superficie danneggiata deve  essere inclusa nell'insieme della superficie della copertura oggetto di valutazione con l'algoritmo.
 
Si evidenzia infine che  per quanto la normativa nazionale (DM 06/09/1994) preveda come tecnica di trattamento dei MCA anche l’incapsulamento, tale metodologia, seppur consen- tita, non è da ritenersi preferibile rispetto alla rimozione nell’ottica di una  definitiva soluzio- ne  alle problematiche concernenti l’amianto e  considerando la vetustà che  tali manufatti ormai hanno.
 


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Guida alla compilazione della valutazione

  • AGGIORNAMENTO 2024 REGIONE TOSCANA AMLETO AMIANTO

Guida alla  compilazione
La scheda n°1 descrive la localizzazione ed il contesto in cui si trova la copertura in CA ed evidenzia la vicinanza a finestre e balconi o luoghi con presenza di persone.
 
I parametri da valutare sono:
 
A) Rivestimenti o  trattamenti superficiali  –   Dopo  anni dall’installazione le coperture subiscono   un   deterioramento per azione   delle   piogge acide, degli   sbalzi termici, dell’erosione eolica   e di   organismi vegetali, che   determinano corrosioni superficiali con

affioramento delle fibre e conseguente liberazione di queste in aria. Quindi la presenza di rivestimenti o trattamenti superficiali, che  limitano il rilascio di fibre, abbassa il punteggio complessivo.
 
B) Lastre appoggiate  su struttura di  sostegno –  Viene  attribuito  un  punteggio  0  nel caso  in   cui la copertura in cemento amianto sia montata direttamente su una  struttura calpestabile  continua, in quanto la presenza  di  tale struttura  rappresenta  una   barriera fisica  tra   la  copertura  e   l’ambiente  sottostante, impedendo su tutta   la  superficie  lo sfondamento accidentale. Viene   attribuito  il punteggio  3   se nella   copertura e/o   nella struttura calpestabile di appoggio alle lastre vi sono aperture, quindi possibilità di accesso o   possibilità   di  sfondamento.  Viceversa  la  mancanza di  una  struttura calpestabile  fa  si che  su tutta  la copertura vi sia il  rischio di sfondamento e  pertanto si assegna il  valore massimo di 6 punti.
 
C) Estensione superficie della copertura – Viene assegnato un punteggio superiore se la copertura in cemento amianto ha una superficie maggiore di 500 mq.
 
D) Accessibilità  – Deve   essere  valutata  l’accessibilità  del  materiale  per   stimare  la probabilità che gli occupanti dell’area danneggino accidentalmente o intenzionalmente, per vandalismo, il materiale. Una facile accessibilità aumenta inoltre la probabilità che  persone si rechino sulla copertura senza opere provvisionali di sicurezza.
 
E) Necessità  di  accesso – Se  vi è necessità  di  accedere alla  copertura o in  prossimità della stessa, ad esempio per attività di manutenzione, la probabilità di esposizione o che  il materiale venga danneggiato è maggiore.
 
F) Esistono nell’edificio o in quelli adiacenti aperture con affaccio sulla copertura – Viene attribuito un punteggio se sono presenti aperture tipo terrazzi, balconi e finestre ad una  distanza minore o uguale a 20 m alle lastre in posa perché possono essere elementi importanti nella definizione del rischio per coloro che  abitano e/o lavorano nelle vicinanze.
 
G) Adiacenza con aree scolastiche, luoghi di culto, aree sportive e zone residenziali
– La presenza o meno,  a  una   distanza  inferiore  o  uguale  a 100 m dal  manufatto  con copertura in cemento-amianto, di edifici abitati specialmente da  popolazione in età  molto giovane, come  gli  studenti, o  con  problemi di salute (luoghi di cura)  determina priorità d’intervento vista la presenza di una  popolazione più sensibile o un coinvolgimento di più soggetti data  un’alta densità abitativa.
 
H1) Edificio abbandonato  –  Se   l’edificio  è  abbandonato  implica  la  mancanza  di  un programma di manutenzione e di controllo da parte  del proprietario; questo può favorire il degrado del manufatto in CA e il danneggiamento causato da  eventuali atti vandalici (ad esempio edificio industriale abbandonato a seguito di fallimento, ecc.).
 
H2) Edificio in uso – Il punteggio   è   associato   al   tipo di attività che  si svolge nell’area. Si intende  edificio  inutilizzato  quel  manufatto  in  cui  non   vi  sono  attività  ma   non   si trova in stato di abbandono.
 
I) Presenza  rilevante di  materiale infiammabile sottostante  alla   copertura –  È un fattore  legato  alla  sicurezza, in quanto  si presume  siano strutture  a rischio di incendio elevato e  l’eventuale  verificarsi dell’evento dannoso  può  interessare  la  copertura, com- promettendone l’integrità e causando un elevato inquinamento ambientale.

Come  materiale infiammabile è da  intendersi il “materiale che  in caso di innesco può  dar luogo a una  combustione con sviluppo di fiamme” (UNI/PdR 152.1:2023).
Il calcolo del  rischio  aggiuntivo  i)  si  effettua solo nei casi di presenza di unità produttive con esclusione  delle  civili  abitazioni.
Nella  scheda  n° 1   viene  riservato  uno   spazio  per   inserire  eventuali  note   ed   uno spazio  per   una   semplice  rappresentazione    grafica    della    copertura,  in  modo   da evidenziarne  la  struttura  o  per  chiarire  situazioni  particolari.
 
L) Ubicazione  in   zona  sismica  – Tutti i materiali in CA presenti nelle strutture edilizie subiscono una  frantumazione in polvere in caso di crolli dovuti ad eventi sismici rilevanti.
Si ritiene pertanto di dover  incrementare il   punteggio  relativo a stato  della  copertura  e contesto  di  ubicazione  con   un  punteggio  crescente – da 0 a 6 –  proporzionalmente al grado  di pericolosità della zona  sismica in cui è situata la copertura oggetto di valutazione. Successivamente agli studi scientifici avviati nel 2004  dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e all’ Ordinanza del PCM n. 3519  del 28 aprile 2006,  con  la quale è stata  elaborata   la   mappa  di   pericolosità   sismica   nazionale   (Allegato   1b   dell’OPCM
3519/2006) e con  la  quale sono stati  stabiliti  i criteri per  la  definizione  e l’aggiornamento delle  zone   sismiche  regionali, sono state individuate le  zone  di  pericolosità  sismica del territorio  toscano  (DGRT n. 878/2012  aggiornata  dalla  DGRT  n. 421/2014)  e  redatto l’elenco dei Comuni della Toscana  con  assegnazione  della  relativa  zona   di pericolosità sismica.
La  classificazione  sismica  del  territorio  individua  le  seguenti  4  zone   a   pericolosità decrescente:
-     zona  1   punteggio associato in Amleto pari a 6
-     zona  2   punteggio associato in Amleto pari a 4
-     zona  3   punteggio associato in Amleto pari a 2
-     zona  4   punteggio associato in Amleto pari a 0
 
 
 
 
La scheda n°2 serve per valutare lo stato di conservazione della copertura attribuendo un punteggio ai vari parametri di seguito riportati:
 
M) Lastre  –  È  importante  quantificare  la  superficie  danneggiata  ed   i   motivi  di  tale danneggiamento  per   stabilire  le  azioni  da   intraprendere  e   se  è   utile  continuare  la valutazione o suggerire un intervento di bonifica. Il punteggio assegnato cresce in funzione
 
della superficie danneggiata. La superficie danneggiata viene misurata in numero di lastre danneggiate.
 
N) Compattezza del materiale – Nelle lastre piane o ondulate l’amianto è inglobato in una matrice non  friabile, che,  quando è in buono  stato di conservazione, impedisce il rilascio spontaneo  di  fibre.  Per  valutare la compattezza del materiale si assegna il valore 0 o 5 rispettivamente se con  una  pinza da  meccanici un  angolo si rompe  nettamente con  un suono secco o se la rottura  è facile, sfrangiata e con  un suono sordo. Se  non  è possibile raggiungere la copertura si assegna il valore 10 al punto P.
 
O) Affioramento di fibre  – Per  valutare se la matrice cementizia ingloba totalmente (punti
0) o parzialmente (punti  5) i fasci  di  fibre o se sono addirittura facilmente asportabili  con delle pinzette (punti 9). Tale considerazione deve  essere fatta osservando con una lente di ingrandimento la superficie esposta agli agenti atmosferici.
 
P) Se  non risulta possibile raggiungere la copertura o l’osservazione da  vicino – Si attribuisce il valore 10. In tal caso non è valutabile il punto N e O.
 
Q) Stato di conservazione  degli elementi di fissaggio   –   Questo parametro assegna un punteggio  maggiore  se diversi  elementi  di  fissaggio  delle  lastre risultano arrugginiti, facilmente disaccoppiati o addirittura assenti, in quanto facilitano la vibrazione delle lastre o  addirittura  il  movimento delle stesse in  caso di  vento   o  agenti  atmosferici di ingente rilevanza.
 
R) Stalattiti – Un indicatore della dispersione di fibre è dato  dalla presenza di materiale polverulento conglobato in stalattiti in corrispondenza dei punti di gocciolamento.
 
Procedura di calcolo
Sommare  i  punteggi  attribuiti  ai  parametri  che   descrivono  il contesto in cui  è  ubicata la copertura. Riportare il totale ottenuto sull’asse delle ascisse nel grafico.
Analogamente  sommare  i   punteggi  attribuiti  ai  parametri  che   descrivono  lo  stato di conservazione  della  copertura e  riportare  il  totale  sull’asse  delle  ordinate  nel  grafico  (si deve   tener   conto   del  punteggio  relativo  al  lato peggiore).
La coppia di valori così ottenuta individua un punto  sul piano cartesiano compreso in una delle quattro  aree in cui è suddiviso il  grafico stesso ed  a  cui corrispondono le differenti azioni da intraprendere.
 
Interpretazione dei risultati:
 
Punto  ricadente in:
 
           Zona A – Monitoraggio e controllo periodico (1 volta l’anno)
 
           Zona B – Rimozione da programmare (entro  3 anni). Le aree danneggiate dovrebbero essere sistemate con  interventi limitati e  controllate periodicamente al fine di evitare danni ulteriori (1 volta l’anno) 
 
           Zona C – Rimozione  in  tempi  brevi. La  rimozione  può  essere  rimandata alla prima occasione utile ma non protratta nel tempo  (entro 1 anno)
 
           Zona D – Rimozione immediata (entro 6 mesi)

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Interpretazione dei risultati:

Interpretazione dei risultati:

• Zona A – Monitoraggio e controllo periodico (1 volta l’anno)

• Zona B – Rimozione da programmare (entro 3 anni). Le aree danneggiate dovrebbero essere sistemate con interventi limitati, controllo periodico delle aree al fine di evitare danni ulteriori (1 volta l’anno)

• Zona C – Rimuovere prima possibile. La rimozione può essere rimandata alla prima occasione utile ma non protratta nel tempo (entro 1 anno)

• Zona D – Rimozione immediata (entro 6 mesi)


N.B. Nel caso in cui il punto ottenuto dalla coppia di valori (totali della scheda 1 e 2) si collochi nella linea di separazione delle aree del grafico, il risultato va considerato nell’area peggiore.

Foglio Excel Valutazione mediante Algoritmo Amianto Regione Toscana e Regione Lazio


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