ALLEGATO VIII- PIANIFICAZIONE DELLE PROCEDURE DA ATTUARE IN CASO DI INCENDIO
8.1 GENERALITA
In tutti i luoghi di lavoro dove ricorra l'obbligo di cui all'art.5 comma 2 del presente decreto, deve essere predisposto e tenuto aggiornato un piano di emergenza, che deve contenere nei dettagli:
a) le azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso di incendio;
b) le procedure per l'evacuazione del luogo di lavoro che devono essere attuate dai lavoratori e dalle altre persone presenti;
c) le disposizioni per chiedere l'intervento dei vigili d fuoco e per fornire le necessarie informazioni al loro arrivo;
d) le specifiche misure per assistere le persone disabili e con esigenze speciali.
Il piano di emergenza deve identificare un adeguato numero di persone incaricate di sovrintendere e attuare le procedure previste. Il numero complessivo di personale designato alla gestione delle emergenze deve essere congruo, in relazione alle turnazioni e alle assenze ordinariamente prevedibili.
Il piano di emergenza deve essere aggiornato ogni qualvolta intervenga una modifica che possa alterare le misure di prevenzione e protezione; l'aggiornamento deve prevedere l'informazione dei lavoratori ed il coinvolgimento degli addetti alla gestione dell'emergenza.
8.2 CONTENUTI DEL PIANO DI EMERGENZA
I fattori da tenere presenti nella compilazione del piano di emergenza e da includere nella stesura dello stesso sono:
• le caratteristiche dei luoghi con particolare riferimento alle vie di esodo;
• il sistema di rivelazione e di allarme incendio;
• il numero delle persone presenti e la loro ubicazione;
• i lavoratori esposti a rischi particolari;
• il numero di addetti all' attuazione ed al controllo del piano nonche all' assistenza per
l'evacuazione (addetti la gestione delle emergenze, evacuazione, lotta antincendio,
pronto soccorso);
• il livello di informazione e formazione fornito ai lavoratori.
II piano di emergenza deve essere basato su chiare istruzioni scritte e deve includere:
a) i doveri del personale di servizio incaricato di svolgere specifiche mansioni con riferimento alla sicurezza antincendio, quali per esempio: telefonisti, custodi, capi reparto, addetti alla manutenzione, personale di sorveglianza;
b) i doveri del personale a cui sono affidate particolari responsabilita in caso di incendio;
c) i provvedimenti necessari per assicurare che tutto it personale sia informato sulle procedure da attuare;
d) le specifiche misure da porre in atto nei confronti lavoratori esposti a rischi particolari;
e) le specifiche misure per le aree ad elevato rischio di incendio;
f) le procedure per la chiamata dei vigili del fuoco, per informarli al loro arrivo e per fornire la necessaria assistenza durante l'intervento.
II piano deve includere anche una planimetria nella quale siano riportati:
• le caratteristiche distributive del luogo, con particolare riferimento alla destinazione
delle varie aree, alle vie di esodo ed alle compartimentazioni antincendio;
• it tipo, numero ed ubicazione delle attrezzature e degli impianti di estinzione;
• l'ubicazione degli allarmi e della centrale di controllo;
• l'ubicazione dell'interruttore generale dell'alimentazione elettrica, delle valvole di
intercettazione delle adduzioni idriche, del gas e di altri fluidi combustibili;
• l'ubicazione dei locali a rischio specifico.
Per luoghi di lavoro, ubicati nello stesso edificio e ciascuno facente capo a titolari diversi, it piano deve essere elaborato in collaborazione tra i vari datori di lavoro.
In attuazione delle previsioni di specifiche regole tecniche o per attuare piu efficaci misure di gestione dell' emergenza in esito alla valutazione dei rischi, potra essere predisposto un apposito centro di gestione delle emergenze.
E' necessario evidenziare che gli ascensori non devono essere utilizzati per l'esodo, salvo che siano stati appositamente realizzati per tale scopo.
8.3 ASSISTENZA ALLE PERSONE DISABILI 0 CON ESIGENZE SPECIALI IN CASO DI INCENDIO
Il datore di lavoro deve individuare le necessita' particolari delle persone disabili e tenerne conto nella progettazione e realizzazione delle misure di sicurezza antincendio, nonche nella redazione delle procedure di evacuazione dal luogo di lavoro.
Occorre altresi considerare le altre persone con esigenze speciali che possono avere accesso nel luogo di lavoro, quali le persone anziane, le donne in stato di gravidanza, le persone con disabilita' temporanee ed i bambini.
Nel predisporre it piano di emergenza, il datore di lavoro deve prevedere una adeguata assistenza alle persone disabili o con esigenze speciali, indicando misure di supporto alle persone con ridotte capacita' sensoriali o motorie, tra le quali adeguate modalita' di diffusione dell' allarme.
Discaimer
ATTENZIONE!!! Il documento non è definitivo e pertanto non E' ancora in vigore,approvata in CCTS a luglio 2018. (aggiornamento importante!! Leggere sotto in merito alla nuova bozza di gennaio 2019 che supera di fatto quella di Luglio 2018)
ATTENZIONE!! E' STATA PUBBLICATA UNA NUOVA BOZZA DI GENNAIO 2018 CHE SUPERA QUELLA DI LUGLIO 2019
17/01/2019 Circolare - XIX sessione n. 339, CNI
ATTIVITA' DEL CCTS: APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI 'NUOVO DM 10/03/1998' - CRITERI GENERALI DI SICUREZZA ANTINCENDIO E PER LA GESTIONE DELL'EMERGENZA NEI LUOGHI DI LAVORO AI SENSI DELL'ART. 43, COMMA 3, DEL D. LGS. 81/2008
17/01/2019 CIRCOLARE - XIX SESSIONE
Nei mesi passati avevamo pubblicato la bozza di luglio 2018, ora aggiornata a Gennaio 2019 dove e’ presente uno snellimento e la semplificazione del decreto e al recepimento delle richieste del CNI
SCARICA LA NUOVA BOZZA AGGIORNATA A GENNAIO 2019
Tali informazioni sono derivate da documenti provvisori che, pur essendo stati presentati in CCTS (organo interno al CNVVF), devono ancora essere concertati con altri Ministeri.
Si ritiene pertanto doveroso informare con la presente, al fine di evitare false attese ed investimenti non fondati, che la versione definitiva del decreto potrebbe riportare variazioni anche consistenti di contenuti, rispetto al documento discusso.
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